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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

Quisquis non recéperit regnum Dei velut párvulus, non intrábit in illud. Evangelium Marc 10:15-21

Marc 10:15-21
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Quisquis non recéperit regnum Dei velut párvulus, non intrábit in illud. Et compléxans párvulos et impónens manus super illos, benedicébat eos. Et cum egréssus esset in viam, procúrrens quidam, genu flexo ante eum, rogábat eum: Magíster bone, quid fáciam, ut vitam ætérnam percípiam? Iesus autem dixit ei: Quid me dicis bonum? Nemo bonus, nisi unus Deus. Præcépta nosti: Ne adúlteres, ne occídas, ne furéris, ne falsum testimónium díxeris, ne fraudem féceris, honora patrem tuum et matrem. At ille respóndens, ait illi: Magíster, hæc ómnia observávi a iuventúte mea. Iesus autem intúitus eum, diléxit eum et dixit ei: Unum tibi deest: vade, quæcúmque habes, vende et da paupéribus, et habébis thesáurum in cælo: et veni, séquere me.

OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA

Oggi si ricorda Sant’Antonio Maria Zaccaria.

Sant’Antonio Maria Zaccaria, di Pavia divenne medico a Padova, viene ricordato oggi. Divenne sacerdote a Milano e fondatore dell’ordine dei Barnabiti tutt’ora esistente.

Nel 1500 a causa del protestantesimo molte anime vennero perse alla vera fede.

L’obbiettivo di Sant’Antonio Maria Zaccaria fu il rinnovamento del clero alla loro istruzione religiosa e teologica. Anche al giorno d’oggi assistiamo dagli anni sessanta al decadimento della vera cultura teologica dei sacerdoti. Ma e’ diminuita’ molto la cultura e la spiritualita’ dei sacerdoti.

Quanto sarebbe importante il rinnovamento del clero al giorno d’oggi!

Ma dove Sant’Antonio ricevette questa grazia del rinnovamento? Nasce dall’adorazione al S.S. E’ stato lui ad inventare le 40 ore di adorazione!

L’adorazione eucaristica significa silenzio davanti a Dio! Occorre lasciare operare Dio, dandogli il tempo di agire sui di noi!

C’e’ piu’ sacrificio per noi. Ma questo e’ il passo indispensabile per la Grazia!

Sia Lodato Gesu’ Cristo!

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Dum vénio, atténde lectióni, exhortatióni et doctrínæ. 1. Tim 4:8-16:

Lectio
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timótheum.
1. Tim 4:8-16.
Caríssime: Píetas ad ómnia utilis est: promissiónem habens vitæ, quæ nunc est, et futúræ. Fidélis sermo et omni acceptióne dignus. In hoc enim laborámus et maledícimur, quia sperámus in Deum vivum, qui est Salvátor ómnium hóminum, maxime fidélium. Præcipe hæc et doce. Nemo adolescentiam tuam contémnat: sed exémplum esto fidélium in verbo, in conversatióne, in caritáte, in fide, in castitáte. Dum vénio, atténde lectióni, exhortatióni et doctrínæ. Noli neglégere grátiam, quæ in te est, quæ data est tibi per prophetíam, cum impositióne mánuum presbytérii. Hæc meditáre, in his esto: ut proféctus tuus maniféstus sit ómnibus. Attende tibi et doctrínæ: insta in illis. Hoc enim fáciens, et teípsum salvum fácies, et eos qui te áudiunt.

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Orazione delle Cinque Piaghe recitata da Santa Chiara d’Assisi

Orazione e lode alla mano destra

(1 Pt 1,7)Lode e gloria a te, o Signore Gesù Cristo, per la sacratissima piaga della tua mano destra!
Per questa sacra piaga rimettimi tutti i miei peccati che ho commesso verso di te nei pensieri, le parole e le opere, con la negligenza del tuo servizio, nei piaceri carnali, nel sonno e nella veglia. E per la veneranda tua passione concedimi di ricordare con degna memoria la tua pietosissima morte e le tue sacratissime piaghe, e di farmi dono di renderti grazie con la mortificazione del mio corpo. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.

Preghiera: Pater noster. Saluto: Ave Maria.

Alla mano sinistra

Lode e gloria a te, o soavissimo Gesù Cristo, per la sacratissima piaga della tua mano sinistra!
Per questa sacra piaga abbi pietà di me, e tutto quello che ti dispiace in me degnati di mutarlo. Donami la vittoria contro i tuoi pessimi nemici, per poterli superare con la tua forza. E per la tua piissima morte, liberami da tutti i pericoli della presente e futura vita. E fammi degna della tua gloria nel regno. Amen.

Preghiera: Pater noster. Saluto: Ave Maria.

Al piede destro

Lode e gloria a te, o dolcissimo Signore Gesù Cristo, per la sacratissima piaga del tuo piede destro!
Per questa sacra piaga concedimi di fare degna penitenza dei miei peccati. E ti supplico umilmente, per la tua piissima morte, di volere custodire me tua serva, giorno e notte nella tua benevolenza, e di volermi strappare da ogni avversità dell’anima e del corpo. E nel giorno tremendo accogli la mia anima nella tua fede e misericordia, e conducimi alle eterne gioie. Amen.

Preghiera: Pater noster. Saluto: Ave Maria.

Al piede sinistro

Lode e gloria a te, o piissimo Signore Gesù Cristo, per la sacratissima piaga del tuo piede sinistro!
Per questa sacra piaga concedimi il perdono di una indulgenza plenaria, perché con il tuo soccorso io meriti di evadere la vendetta del giudizio. E ti prego per la tua santissima morte, o piissimo Gesù Cristo che, prima del giorno della mia morte, [io possa ricevere] il sacramento del tuo dolcissimo Corpo e Sangue, con una profonda confessione dei miei peccati e una perfetta penitenza e con mondezza di mente e di corpo e con l’unzione dell’olio santo, io meriti di ricevere la salvezza eterna. Amen.

Preghiera: Pater noster. Saluto: Ave Maria.

Alla piaga del costato

Lode e gloria a te, o benignissimo Signore Gesù Cristo, per la sacratissima piaga del tuo costato!
Per questa sacra piaga e per la sacratissima abbondanza della tua misericordia che mostrasti al soldato Longino nello squarcio del tuo costato, ora così pure a noi tutti: ti scongiuro, o piissimo Gesù, che per mezzo del battesimo mi hai lavato dal peccato originale, così per il tuo preziosissimo sangue, che oggi viene immolato in tutta la terra e viene assunto, per essere liberata da tutti i mali passati e futuri, e per la tua amarissima morte dammi una fede retta, una speranza certa e una carità perfetta, e che io ti ami con tutto il cuore, tutta l’anima, con tutta la forza, e confermami nelle buone opere, e dammi una ferma perseveranza nel tuo santo servizio, perché io ti possa perfettamente piacere qui senza fine. Amen.

Preghiera: Pater noster. Saluto: Ave Maria.

V. Le cinque piaghe di Dio
R. Siano il medicamento mio.

V. Per le cinque piaghe
R. Liberami, o Cristo, dalla rovina.

V. O Cristo, dona la pace,
R. per le tue cinque piaghe.

Preghiamo
Onnipotente e eterno Dio, che per le
cinque piaghe del Signore nostro Gesù
Cristo tuo figlio hai redento il genere
umano, concedi ai tuoi supplicanti, che
ogni giorno venerano le stesse cinque
piaghe, di poter sfuggire, per il suo prezioso
sangue, la improvvisa ed eterna
morte. Per lo stesso Cristo Signore. Amen.

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Evangelium Marc 8:1-9 Et accípiens septem panes, grátias agens fregit, et dabat discípulis suis, ut appónerent, et apposuérunt turbæ. Et habébant piscículos paucos: et ipsos benedíxit, et iussit appóni.

Evangelium Marc 8:1-9
In illo témpore: Cum turba multa esset cum Iesu, nec habérent, quod manducárent, convocátis discípulis, ait illis: Miséreor super turbam: quia ecce iam tríduo sústinent me, nec habent quod mandúcent: et si dimísero eos ieiúnos in domum suam, defícient in via: quidam enim ex eis de longe venérunt. Et respondérunt ei discípuli sui: Unde illos quis póterit hic saturáre pánibus in solitúdine? Et interrogávit eos: Quot panes habétis? Qui dixérunt: Septem. Et præcépit turbæ discúmbere super terram. Et accípiens septem panes, grátias agens fregit, et dabat discípulis suis, ut appónerent, et apposuérunt turbæ. Et habébant piscículos paucos: et ipsos benedíxit, et iussit appóni. Et manducavérunt, et saturáti sunt, et sustulérunt quod superáverat de fragméntis, septem sportas. Erant autem qui manducáverant, quasi quátuor mília: et dimísit eos.

OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA https://www.youtube.com/watch?v=7HZwZuhC6IQ

“In illo témpore: Cum turba multa esset cum Iesu.” Quel giorno Gesu’ e’ circondato da una grande turba di fedeli (di cui quasi 4mila uomini).

Quanti pane avete? Chiede. E avevano anche pochi pesciolini. Gesu’ fece distribuire entrambi da parte degli apostoli moltiplicando cosi i pani e i pesci.

I due sacramenti piu’ importanti sono il Battesimo e l’Eucarestia. San Paolo nella Lectio ci ricorda il primo (mediante immersione nell’acqua del fonte battesimale). I battezzati venivano vestiti di una veste bianca a simbolo di essere diventati persone nuove.

L’eucarestia riguarda invece il nostro presente e soprattutto il futuro: il grande avvertimento con cui Dio ci mettera’ di fronte alle nostre coscienze. Come faremo a entrare nel tempio della chiesa spirituale che e’ la nostra anima? Come faranno quelli che non sono abituati a questo incontro con Dio e in particolare all’Eucarestia? Occorre prepararsi in questi anni, mesi e giorni (non sappiamo i tempi!) che intercorrono prima di questo grande evento. Si deve avere rispetto per le chiese che stanno profanando i seguaci delle sinagoghe di satana. Ma si deve avere rispetto soprattutto di se stessi e della nostra anima, la chiesa interiore di Dio. Riflettiamo sui nostri peccati e non su quelli altrui!

Concentriamoci sulle nostre colpe! Non perdiamo tempo sulle colpe altrui! Occorre saper discernere, ma ogni altra cosa sara’ addebitata a nostro demerito! Preghiamo invece per poter essere e restare fedeli a Cristo!

Questa cappella e’ sempre aperta ai fedeli. In questi tempi anche l’eucarestia (i 7 pani) viene centellinata. Ma la Provvidenza, se preghiamo intensamente, la mette comunque a disposizione per chi la cerca veramente! Il Signore ci fa desiderare l’eucarestia. L’uomo da solo non puo’ avere successo. Ogni sua azione e’ distruttiva. Dobbiamo fare esperienza invece della Provvidenza! Dio che soccorre! Occorre affidarsi, in questo mese di luglio, al Preziosissimo Sangue!

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Léctio Epist. Rom 6:3-11 Ita et vos existimáte, vos mórtuos quidem esse peccáto, vivéntes autem Deo, in Christo Iesu, Dómino nostro.

Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Romános
Rom 6:3-11
Fratres: Quicúmque baptizáti sumus in Christo Iesu, in morte ipsíus baptizáti sumus. Consepúlti enim sumus cum illo per baptísmum in mortem: ut, quómodo Christus surréxit a mórtuis per glóriam Patris, ita et nos in novitáte vitæ ambulémus. Si enim complantáti facti sumus similitúdini mortis eius: simul et resurrectiónis érimus. Hoc sciéntes, quia vetus homo noster simul crucifíxus est: ut destruátur corpus peccáti, et ultra non serviámus peccáto. Qui enim mórtuus est, iustificátus est a peccáto. Si autem mórtui sumus cum Christo: crédimus, quia simul étiam vivémus cum Christo: sciéntes, quod Christus resurgens ex mórtuis, iam non móritur, mors illi ultra non dominábitur. Quod enim mórtuus est peccáto, mórtuus est semel: quod autem vivit, vivit Deo. Ita et vos existimáte, vos mórtuos quidem esse peccáto, vivéntes autem Deo, in Christo Iesu, Dómino nostro.

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L’OSTIA CONSACRATA NEL VENTRE DI PACHAMA!

L’immagine [filmato di Marco Cosmo] e’ sconvolgente: si tratta dell’ostia consacrata “incastonata” nel ventre di pachamama!

Si tratta dell’ennesima blasfemia anticristica della anti-chiesa dell’anticristo! https://www.proselitismodellascienza.it/2021/07/03/lostia-consacrata-nel-ventre-di-pachama/

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Affermazioni critiche di Marco Cosmo

Affermazioni di Marco Cosmo [1 luglio 2021] da esaminare con attenzione.

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Nolíte timére eos, qui occídunt corpus, ánimam autem non possunt occídere; sed pótius timéte eum, qui potest et ánimam et corpus pérdere in gehénnam.

Evangelium Matt 10:28-33
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Nolíte timére eos, qui occídunt corpus, ánimam autem non possunt occídere; sed pótius timéte eum, qui potest et ánimam et corpus pérdere in gehénnam. Nonne duo pásseres asse véneunt: et unus ex illis non cadet super terram sine Patre vestro? Vestri autem capílli cápitis omnes numeráti sunt. Nolíte ergo timére: multis passéribus melióres estis vos. Omnis ergo, qui confitébitur me coram homínibus, confitébor et ego eum coram Patre meo, qui in cœlis est. Qui autem negáverit me coram homínibus, negábo et ego eum coram Patre meo, qui in cœlis est.

OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA https://www.youtube.com/watch?v=pFYxdO9t920

Oggi ricordiamo San Ireneo di Lione, evangelizzatore della Francia. Era discepolo di San Policarpo di Smirne in Asia Minor e questo a sua volta di San Giovanni Evangelista. Quindi Ireneo era pieno della stessa dottrina cosi’ come il Signore Gesu’ l’aveva data agli apostoli! All’epoca essere vescovi significava diventare, molto probabilmente, martiri (*).

E’ tuttora un esempio luminoso di vescovo. Che ha conservato e fedelmente trasmesso il Depositum Fidei. Non come accade oggi in cui i vescovi vanno incontro al mondo e ai miti falsi del modernismo. Ma l’unica verita’ viene da Gesu’ Cristo tramite gli apostoli. Noi come cristiani fedeli a Cristo seguiamo quindi solo il suo insegnamento che significa l’eterna e unica verita’!

Il vero cristiano e il genitore responsabile deve preoccuparsi che sia trasmessa alla sua famiglia e alla sua discendenza la fede in Cristo, unica e immutabile. Dobbiamo quindi apprendere la vera fede tramite la catechesi autentica della chiesa che proviene solo da Gesu’ Cristo.

Nostro dovere e’ confrontarci con la falsa chiesa per opporci ai falsi insegnamenti che vengono propalati da falsi sacerdoti, falsi vescovi e perfino dal falso papa.

Come Ireneo dobbiamo quindi essere attenti e scupolosi analizzando ogni evento e ogni circostanza che metta in discussione la vera fede di Cristo, cio’ al fine di difendere il Depositum Fidei.

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(*) Secondo la tradizione SIreneo avrebbe trovato la morte il 28-6-202 o 203 in un massacro generale dei cristiani lionesi avvenuto sotto l’imperatore Settimio Severo.

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Prædica verbum, insta opportúne, importúne: árgue, óbsecra, íncrepa in omni patiéntia et doctrína. 2 Tim 3:14-17; 4:1-5

Lectio
Léctio Epístolæ beáti Pauli Apóstoli ad Timótheum.
2 Tim 3:14-17; 4:1-5
Caríssime: Permane in iis, quæ didicísti et crédita sunt tibi: sciens, a quo didíceris; et quia ab infántia sacras; lítteras nosti, quæ te possunt instrúere ad salútem, per fidem, quæ est in Christo Iesu. Omnis Scriptúra divínitus inspiráta útilis est ad docéndum, ad arguéndum, ad corripiéndum, ad erudiéndum in iustítia: ut perféctus sit homo Dei, ad omne opus bonum instrúctus. Testíficor coram Deo, et Iesu Christo, qui iudicatúrus est vivos et mórtuos, per advéntum ipsíus et regnum eius: prædica verbum, insta opportúne, importúne: árgue, óbsecra, íncrepa in omni patiéntia et doctrína. Erit enim tempus, cum sanam doctrínam non sustinébunt, sed ad sua desidéria coacervábunt sibi magístros, pruriéntes áuribus, et a veritáte quidem audítum avértent, ad fábulas autem converténtur. Tu vero vígila, in ómnibus labóra, opus fac Evangelístæ, ministérium tuum ímpie.

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Benedícta tu inter mulíeres, et benedíctus fructus ventris tui.

Evangelium Luc 1:39-47
In illo témpore: Exsúrgens María ábiit in montána cum festinatióne in civitátem Iuda: et intrávit in domum Zacharíæ et salutávit Elísabeth. Et factum est, ut audivit salutatiónem Maríæ Elísabeth, exsultávit infans in útero eius: et repléta est Spíritu Sancto Elísabeth, et exclamávit voce magna et dixit: Benedícta tu inter mulíeres, et benedíctus fructus ventris tui. Et unde hoc mihi, ut véniat Mater Dómini mei ad me? Ecce enim, ut facta est vox salutatiónis tuæ in áuribus meis, exsultávit in gáudio infans in útero meo. Et beáta, quæ credidísti, quóniam perficiéntur ea, quæ dicta sunt tibi a Dómino. Et ait María: Magníficat ánima mea Dóminum: et exsultávit spíritus meus in Deo, salutári meo.

OMELIA DON ENRICO RONCAGLIA (*)

E’ la grande festa della visitazione di Maria, grande solennita’ del Vetus Ordo. E’ la visita della BVM a sua cugina Elisabetta che e’ motivo di grande gioia. Gioia che proviene dal profondo del cuore di Elisabetta. C’e’ il famoso saluto di quest’ultima «Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo seno». Tu hai creduto a Dio e tu sei Madre del Signore e Corredentrice!

Anche per noi e’ cosi’! Lei, infatti, porta con se’ il Salvatore e Signore. E’ quindi Mediatrice di tutte le Grazie, Avvocata di Grazie. La visitazione da parte di Maria (e anche da parte nostra) e’ fatta prima di tutto ai parenti e al prossimo vicino! Non dobbiamo dimenticare soprattutto i nostri vicini piu’ prossimi: loro devono venire per primi!

In questi tempi non si parla piu’ del nostro prossimo a noi vicino. E non si parla piu’ contro l’aborto, come ai tempi di Giovanni Paolo II. Contro l’uso dei feti abortiti per usi medici. L’egoismo ci ha portato all’uccisione dei nostri figli inermi! Dobbiamo essere coraggiosi e reagire, la nostra fede e’ diventata il nulla! Forza, respingiamo questa infamia!

Ma c’e’ l’esempio di Maria! Che dice: «L’anima mia glorifica il Signore; ed il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore».

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(*) Santa Messa di Don Enrico Roncaglia, 2 luglio 2021: