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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

Mons.Vigano si rivela (dichiara chi e perche’ sia il suo papa)

Viganò, “Covid 19: Santa Sede Complice di una Congiura contro Dio e l’Uomo”, 31 Gennaio 2021 Pubblicato da Marco Tosatti (1).
Dal culto di San Michele Arcangelo la narrazione per la destra italiana? |  La Voce del Patriota

IL TESTO (FINALMENTE) RIVELATORE DI MONS. VIGANO

Dal blog Stylum Curiae riportiamo il testo (finalmente) rivelatore della posizione di Mons. Vigano. Di che si tratta? Ecco il suo articolo-lettera da cui emergono gli elementi chiave da sottolineare criticamente. Emerge precisamente il pensiero di Mons. Vigano. Ecco le sue affermazioni:

  1. JM. Bergoglio e’ il papa e come tale rappresenta l’autorita’ di Cristo nella qualita’ di suo vicario (Proposizione N.3)
  2. L’autorita’ pèrvertita costituisce la base della dittatura (Proposizioni N.1 e 2)
  3. Pur ammettendo che l’obbedienza ad un’autorità pervertita non può essere considerata doverosa, né moralmente buona (Proposizione N.1) afferma che esiste un principio (Prima Sedes a nemine judicatur, Proposizione N.5) che permetterebbe a Bergoglio di agire indisturbato
  4. Viene attribuito a JM Bergoglio il principio dell’infallibilita’ papale, ma questo principio non si applica a questioni non-dottrinali (Proposizione N.6).

CONTRO IL CRITERIO DEL “BUON SENSO”

Si tratta, come ben si vede, di una serie di posizioni razionalmente antitetiche (proprio contro il criterio del “Buon Senso” che altrove dichiara di voler seguire). Non si capisce infatti come possano conciliarsi le Proposizioni 1 e 2 con le 5 e 6, ovvero come possa sussistere un’autorita’ non soltanto pervertita ma manifestamente eretica, apostatica e anticristica con il principi di infallibilita’ e autorita’ papale.

LA LETTERA DI MONS. VIGANO

Reverendo e Caro Sacerdote di Cristo,

ho ricevuto la Sua lettera, nella quale Ella mi sottopone alcune gravi questioni sulla crisi dell’autorità nella Chiesa, crisi che va acuendosi in questi ultimi anni ed in particolare durante “l’emergenza pandemica”, in occasione della quale la gloria di Dio e la salvezza delle anime sono state messe da parte a vantaggio di una presunta salute del corpo. Se intendo rendere pubblica questa mia articolata risposta alla Sua lettera, è perché essa risponde ai numerosissimi fedeli e sacerdoti che mi scrivono da ogni dove, esponendomi interrogativi e tormenti di coscienza su queste stesse gravi questioni.

Proposizione N.1 (AUTORITA’ PERVERTITA)- Il problema di un’autorità pervertita – ossia che non agisca nei limiti che le sono propri o che si sia data autonomamente un fine opposto a quello che la legittima – viene affrontato dalle Sacre Scritture per ricordarci che omnis potestas a Deo (Rom 13, 1) e che qui resistit potestati, Dei ordinationi resistit (ibidem., 2). E se San Paolo ci intima di obbedire all’autorità civile, a maggior ragione noi siamo tenuti ad obbedire all’autorità ecclesiastica, in ragione del primato che le questioni spirituali hanno su quelle temporali.

Ella osserva che non sta a noi giudicare l’autorità, perché il Figlio dell’uomo tornerà a fare giustizia alla fine dei tempi. Ma se dovessimo aspettare il giorno del Giudizio per vedere puniti i malvagi, a quale scopo la divina Maestà avrebbe costituito sulla terra un’autorità temporale e una spirituale? Non è forse loro compito, come vicari di Cristo Re e Sommo Sacerdote, reggere e governare i loro sudditi su questa terra, amministrando la giustizia e punendo i malvagi? Che senso avrebbero le leggi, se non vi fosse chi le fa rispettare, sanzionando chi le viola? Se l’arbitrio di chi è costituito in autorità non fosse punito da chi ha sopra di essi autorità, come potrebbero i sudditi – civili ed ecclesiastici – sperare di ottenere giustizia in terra?

Temo che la Sua obiezione, secondo la quale gli Ecclesiastici che rivestono una potestà loro derivante dall’autorità dell’ufficio ricoperto possano essere giudicati solo alla fine dei tempi, conduca da un lato al fatalismo e alla rassegnazione nei sudditi, e dall’altro costituisca una sorta di incoraggiamento ad abusare del proprio potere nei Superiori.

Proposizione N.2 (OBBEDIENZA NON DOVEROSA) – L’obbedienza ad un’autorità pervertita non può essere considerata doverosa, né moralmente buona, solo perché al Suo ritorno il Figlio dell’uomo tornerà a fare giustizia alla fine dei tempi. La Scrittura ci sprona ad essere sì obbedienti, moderando la nostra obbedienza con la pazienza e lo spirito di penitenza, ma non ci esorta assolutamente ad obbedire a ordini intrinsecamente malvagi, per il solo fatto che chi ce li imparte è costituito in autorità.

Proposizione N.3 (L’AUTORITA’ RELIGIOSA NON DECADE)- Quell’autorità, infatti, proprio nel momento in cui viene esercitata contro lo scopo per cui essa sussiste, si priva della legittimazione che la giustifica e, pur non decadendo in sé, nondimeno richiede da parte dei sudditi un’adesione che dovrà essere di volta in volta vagliata e giudicata.

Con la Rivoluzione, l’ordo christianus, che riconosceva l’Autorità costituita come proveniente da Dio, è stato rovesciato per far posto alle cosiddette democrazie in nome della laicità dello Stato e della sua separazione dalla Chiesa. Con il Concilio Vaticano II questa sovversione del principio di autorità si è insinuata nella Gerarchia stessa, facendo sì che quell’ordine voluto da Dio non solo fosse cancellato dalla società civile, ma addirittura venisse minato anche nella Chiesa.

Proposizione N.4 (PRESUPPOSTO PER LA TIRANNIDE)-Ovviamente, quando l’opera di Dio viene manomessa e la Sua Autorità negata, il potere ne è irrimediabilmente compromesso e si creano i presupposti per la tirannide o per l’anarchia. Né la Chiesa fa eccezione, come possiamo dolorosamente constatare: il potere è spesso esercitato per punire i buoni e premiare i malvagi; le sanzioni canoniche servono quasi sempre per scomunicare chi rimane fedele al Vangelo; i Dicasteri e gli organi della Santa Sede assecondano l’errore e impediscono la propagazione della Verità. Lo stesso Bergoglio, che dovrebbe rappresentare in terra la più alta Autorità, usa del potere delle Sante Chiavi per assecondare l’agenda globalista e promuovere dottrine eterodosse, ben consapevole di quel 

Proposizione N.5 (PRINCIPIO DELL’AUTORITA’ RELIGIOSA DI BERGOGLIO) – Prima Sedes a nemine judicatur che gli permette di agire indisturbato.

Questa situazione è ovviamente anomala, perché nell’ordine stabilito da Dio a chi rappresenta l’autorità è dovuta obbedienza. Ma in questo mirabile kosmos Satana insinua il chaos, manomettendo l’elemento fragile e peccabile: l’uomo. Ella lo evidenzia bene nella Sua lettera, caro Sacerdote: «Ora, la cosa più diabolica che il nostro nemico è riuscito a compiere, è quella di usare proprio chi si presenta al mondo investito dell’autorità conferita da Gesù Cristo alla Sua Chiesa, per fare il male, e con questo: da un lato coinvolgere nel male alcuni dei buoni, dall’altro scandalizzare i buoni che se ne rendono conto», e contestualizza poi questa situazione nel caso attuale: «L’autorità di Gesù è stata usata abusivamente per giustificare e caldeggiare una terribile operazione, che viene presentata sotto il nome falso di vaccinazione».

Concordo con Lei circa le valutazioni di oggettiva immoralità del cosiddetto vaccino contro il Covid-19, in ragione dell’uso di materiale derivante da feti abortiti. Concordo parimenti sulla assoluta inadeguatezza – scientifica, oltreché filosofica e dottrinale – del documento promulgato dalla CDF, il cui Prefetto si limita ad eseguire supinamente più che discutibili ordini impartiti dall’alto: l’obbedienza dei reprobi è emblematica, in questi frangenti, perché sa ignorare con disinvoltura l’autorità di Dio e della Chiesa, in nome di un asservimento cortigiano all’autoritarismo del superiore immediato.

Vorrei nondimeno precisare che il documento della Santa Sede è particolarmente insidioso non solo per l’aver esso analizzato solo un aspetto remoto, per così dire, della composizione del farmaco (a prescindere dalla liceità morale di un azione che non perde di gravità col passare del tempo); ma per aver deliberatamente ignorato che per “rinfrescare” il materiale fetale originale occorre periodicamente aggiungervi nuovi feti, ricavati da aborti al terzo mese provocati ad hoc, e che i tessuti devono essere prelevati da creature ancora vive, a cuore palpitante. Data l’importanza della materia e la denuncia della comunità scientifica cattolica, l’omissione di un elemento integrante per la produzione del vaccino in un pronunciamento ufficiale conferma, nell’ipotesi più generosa, una scandalosa incompetenza e, in quella più realistica, la deliberata volontà di spacciare per moralmente accettabili dei vaccini prodotti con aborti provocati. Questa sorta di sacrificio umano, nella sua forma più abbietta e cruenta, viene quindi considerato trascurabile da un Dicastero della Santa Sede in nome della nuova religione sanitaria, della quale Bergoglio è strenuo sostenitore.

Mi trovo d’accordo con Lei sull’omissione delle valutazioni inerenti la manipolazione genetica indotta da alcuni vaccini che agiscono a livello cellulare, con scopi che le case farmaceutiche non osano confessare, ma che la comunità scientifica ha ampiamente denunciato e di cui non si conoscono ancora le conseguenze a lungo termine. Ma la CDF evita scrupolosamente di esprimersi anche sulla moralità della sperimentazione sull’uomo, ammessa dagli stessi produttori dei vaccini, i quali si riservano di fornire i dati su questa sperimentazione di massa solo tra qualche anno, quando sarà possibile comprendere se il farmaco è efficace e a prezzo di quali effetti secondari permanenti. Così come la CDF tace sulla moralità di speculare vergognosamente su un prodotto che viene presentato come unico presidio contro un virus influenzale che ancora non è stato isolato ma solo sequenziato. In assenza dell’isolamento virale, non è scientificamente possibile produrre l’antigene del vaccino, per cui l’intera operazione del Covid si mostra – chi non sia accecato da pregiudizio o da malafede – in tutta la sua criminale falsità e intrinseca immoralità. Una falsità confermata non solo dall’enfasi quasi religiosa con la quale è presentato il ruolo salvifico del cosiddetto vaccino, ma anche dall’ostinato rifiuto delle autorità sanitarie mondiali a riconoscere la validità, l’efficacia e il costo contenuto delle cure esistenti, dal plasma iperimmune all’idrossiclorochina e all’ivermectina, dall’assunzione di vitamina C e D per aumentare le difese immunitarie alla cura tempestiva dei primi sintomi. Non dimentichiamo che, se vi sono persone anziane o debilitate nella salute che sono morti con il Covid, ciò avviene perché l’OMS ha prescritto ai medici di base di non curare i sintomi, indicando per i soggetti con complicanze una cura ospedaliera assolutamente inadeguata e dannosa. Anche su questi aspetti la Santa Sede tace, complice evidente di una congiura contro Dio e contro l’uomo.

Torniamo ora all’autorità. Ella scrive: «Pertanto chi si trova di fronte a persone investite dall’Autorità di Gesù che agiscono evidentemente all’opposto del Suo mandato, si trova nella condizione di domandarsi se possa o meno obbedire alla loro Autorità, quando in situazioni terribili come questa, chi esercita l’autorità in nome di Gesù va palesemente contro i Suoi Mandati». La risposta ci viene dalla dottrina cattolica, che all’autorità dei Prelati e a quella suprema del Papa pone chiarissimi limiti di azione. In questo caso mi pare sia evidente che non è competenza della Santa Sede esprimere valutazioni che, per il modo in cui sono esposte e analizzate e per le palesi omissioni in cui incorrono, non possono rientrare minimamente nell’alveo determinato dal Magistero. Il problema, a ben vedere, è logico e filosofico, ancor prima che teologico o morale, perché i termini della quæstio sono incompleti ed erronei, e quindi erronea e incompleta ne sarà la risposta.

Ciò non toglie nulla alla gravità del comportamento della CDF, ma allo stesso tempo è proprio nell’uscire dai limiti propri all’autorità ecclesiastica che

Proposizione N.6 (PRINCIPIO DELL’INFALLIBILITA’ PAPALE ATTRIBUITO A BERGOGLIO) si conferma il principio generale della dottrina, e con esso anche l’infallibilità che il Signore garantisce al Suo Vicario quando egli intende insegnare una verità relativa alla Fede o alla Morale come Supremo Pastore della Chiesa.

Se non vi è una verità da insegnare; se questa verità non ha a che vedere con la Fede e la Morale; se chi promulga questo insegnamento non intende farlo con l’Autorità Apostolica; se l’intenzione di trasmettere questa dottrina ai fedeli come verità da tenersi e credersi non è esplicita, l’assistenza del Paraclito non è garantita, e l’autorità che la promulga può essere – e in certi casi deve essere – ignorata. Ai fedeli è quindi possibile resistere all’esercizio illegittimo di un’autorità legittima, all’esercizio di un’autorità illegittima o all’esercizio illegittimo di un’autorità illegittima.

Non mi trovo pertanto d’accordo con Lei quando Ella afferma: «Se l’infedeltà tocca tale autorità, solo Dio può intervenire. Anche perché anche nei confronti di autorità di grado inferiore diventa poi difficile ricorrere sperando di avere giustizia». Il Signore può intervenire positivamente nel corso degli eventi, manifestando in modo prodigioso la Sua volontà o anche solo abbreviando i giorni dei malvagi. Ma l’infedeltà di chi è costituito in autorità, pur non essendo essa giudicabile dai sudditi, non per questo è meno colpevole, né può pretendere obbedienza a ordini illegittimi o immorali. Una cosa infatti è l’effetto che essa ha sui soggetti, un’altra il giudizio circa il suo modo di agire e un’altra ancora la punizione che essa può meritare. Così, se non sta ai sudditi mettere a morte il Papa per eresia (nonostante la pena di morte sia considerata da san Tommaso d’Aquino commisurata al crimine di chi corrompe la Fede), possiamo nondimeno riconoscere un Papa come eretico, e in quanto tale rifiutarci, caso per caso, di prestargli l’obbedienza cui altrimenti avrebbe diritto. Non lo giudichiamo, perché non abbiamo l’autorità di farlo; ma lo riconosciamo per quello che è, aspettando che la Provvidenza susciti chi possa pronunciarsi definitivamente e autorevolmente.

Ecco perché, quando Ella afferma che «non sono i sottoposti a quei malvagi che hanno l’autorità per ribellarsi e rovesciarli dal loro posto», occorre distinguere anzitutto che tipo di autorità sia in questione, e in secondo luogo quale sia l’ordine impartito e quale il danno che l’eventuale obbedienza comporterebbe. San Tommaso considera la resistenza al tiranno e il regicidio come moralmente leciti, in certi casi; così com’è lecita e doverosa la disobbedienza all’autorità dei Prelati che abusano del proprio potere contro il fine intrinseco del potere stesso.

Nella Sua lettera, Ella identifica nella ribellione all’autorità il marchio dell’ideologia comunista. Ma la Rivoluzione, di cui il Comunismo è un’espressione, intende rovesciare i sovrani non in quanto eventualmente corrotti o tirannici, ma in quanto gerarchicamente inseriti in un kosmos che è essenzialmente cattolico, e quindi antitetico al marxismo.

Se non fosse possibile opporsi ad un tiranno, avrebbero peccato i Cristeros, che si ribellarono con le armi al dittatore massone che in Messico perseguitava i suoi cittadini abusando della propria autorità. Avrebbero peccato i Vandeani, i Sanfedisti, gli Insorgenti: vittime di un potere rivoluzionario, pervertito e pervertitore, dinanzi al quale la ribellione non solo è lecita, ma anche doverosa. Furono vittime del potere anche i Cattolici che, nel corso della Storia, si trovarono a doversi ribellare ai loro Prelati, ad esempio i fedeli che in Inghilterra dovettero resistere ai loro Vescovi diventati eretici con lo scisma anglicano, o quanti in Germania si videro costretti a rifiutare obbedienza ai Presuli che avevano abbracciato l’eresia luterana. L’autorità di questi Pastori diventati lupi era infatti nulla, poiché orientata alla distruzione della Fede anziché alla sua difesa, contro il Papato anziché in comunione con esso. Giustamente Ella aggiunge: «Allora i poveri fedeli, di fronte ai loro pastori che si macchiano di tali crimini, e in modo così svergognato, rimangono sbigottiti. Come posso io seguire in nome di Gesù qualcuno che invece opera ciò che Gesù non vuole?»

Eppure poco oltre leggo queste Sue parole: «Chi nega la loro Autorità, in realtà nega la Autorità di chi li ha costituiti. E chi vuole negare la Autorità di chi li ha costituiti deve anche negare la loro autorità. Chi invece resta sottomesso alla autorità dei ministri costituiti in autorità da Gesù, pur non rendendosi complice dei loro errori, obbedisce alla Autorità di Gesù, che li ha costituiti». Questa proposizione è chiaramente erronea, poiché legando indissolubilmente l’autorità prima e originaria di Dio all’autorità derivata e vicaria della persona, ne inferisce una sorta di vincolo indefettibile, vincolo che invece viene meno proprio nel momento in cui colui che esercita l’autorità in nome di Dio di fatto la perverte, ne stravolge il fine sovvertendolo. Direi anzi che è proprio perché si deve avere in massimo onore l’autorità di Dio che essa non può essere disattesa con l’obbedire a chi è per sua natura sottoposto alla medesima divina autorità. Per questo San Pietro (At 5, 29) ci esorta ad obbedire a Dio piuttosto che agli uomini: l’autorità terrena, sia essa temporale o spirituale, è sempre sottoposta all’autorità di Dio. Non è possibile pensare che – per una ragione che pare quasi dettata da un burocrate – il Signore abbia voluto lasciare la Sua Chiesa in balìa di tiranni, quasi preferendo la loro legittimazione proceduralmente legale allo scopo per il quale Egli li ha posti a pascere il Suo gregge.

Certo, la soluzione della disobbedienza pare più facilmente applicabile ai Prelati che non al Papa, dal momento che quelli possono essere giudicati e deposti dal Papa, mentre questi non può esser deposto da alcuno in terra. Ma se è umanamente incredibile e doloroso dover riconoscere che un Papa possa essere malvagio, questo non consente di negare l’evidenza e non impone di consegnarsi passivamente all’abuso del potere che egli esercita in nome di Dio ma contro di Lui. E se nessuno vorrà assalire i Sacri Palazzi per scacciarne l’indegno ospite, si possono altresì esercitare forme legittime e proporzionate di vera e propria opposizione, ivi comprese le pressioni a che si dimetta e abbandoni l’ufficio. È proprio per difendere il Papato e la sacra Autorità che esso riceve dal Sommo ed Eterno Sacerdote che occorre allontanarne chi lo umilia, lo demolisce e ne abusa. Oserei dire, per completezza, che anche la rinunzia arbitraria all’esercizio dell’autorità sacra del Romano Pontefice rappresenta un gravissimo vulnus al Papato, e di questo dobbiamo considerare responsabile più Benedetto XVI che Bergoglio.

Ella accenna poi a ciò che il Prelato tirannico dovrebbe pensare della propria autorità: «un ministro di Dio […] dovrebbe anzitutto negare la propria autorità di apostolo, ovvero inviato di Gesù. Dovrebbe riconoscere di non voler seguire Gesù, e andarsene. In tal modo il problema sarebbe risolto». Ma Ella, caro Sacerdote, pretende che l’iniquo agisca come una persona onesta e timorata di Dio, mentre proprio perché malvagio costui abuserà senza alcuna coerenza e senza alcuno scrupolo di un potere che egli sa benissimo di avere dolosamente conquistato per demolirlo. Poiché è nell’essenza stessa della tirannide, in quanto perversione dell’autorità giusta e buona, non solo il suo esercitarsi in modo perverso, ma anche il voler gettare discredito e repulsione sull’autorità di cui essa è grottesca contraffazione. Gli orrori compiuti da Bergoglio in questi anni non solo rappresentano un indecoroso abuso dell’autorità papale, ma hanno come immediata conseguenza lo scandalo dei buoni nei suoi confronti, perché rende invisa e odiosa, con la parodia del Papato, anche il Papato in sé stesso, pregiudicando irrimediabilmente l’immagine e il prestigio di cui godeva sinora la Chiesa, pur già afflitta da decenni di ideologia modernista.

Ella scrive: «Pertanto, a nessuno è lecito obbedire a ordini ingiusti o malvagi, illegittimi, o fare qualunque male col pretesto dell’obbedienza. Ma nemmeno ad alcuno è permesso negare l’autorità del Papa perché costui la esercita in modo malvagio, andando fuori dalla Chiesa costituita da Gesù sulla roccia dell’Apostolo Pietro». Qui l’espressione «negare l’autorità» andrebbe distinta tra il negare che Bergoglio abbia un’autorità in quanto Papa e viceversa negare che Bergoglio, in questo specifico ordine che imparte al fedele, abbia il diritto di essere obbedito quando l’ordine è in conflitto con l’autorità del Papa. Nessuno obbedirebbe a Bergoglio se costui parlasse a titolo personale o fosse un impiegato del catasto, ma il fatto che da Papa insegni dottrine eterodosse o dia scandalo ai semplici con affermazioni provocatorie, rende di estrema gravità la sua colpa, perché chi lo ascolta crede di ascoltare la voce del Buon Pastore. La responsabilità morale di chi comanda è incommensurabilmente maggiore di quella che ha il suddito che deve decidere se obbedirgli o meno. Di questo il Signore chiederà conto inflessibilmente, per le conseguenze che il bene o il male compiuto dal superiore comporta sui sottoposti, anche in termini di buono o cattivo esempio.

A ben vedere è proprio per difendere la Comunione gerarchica con il Romano Pontefice che occorre disobbedirgli, denunciare i suoi errori e chiedergli di dimettersi. E pregare Iddio che lo chiami a Sé il prima possibile, se da questo può derivarne un bene per la Chiesa.

L’inganno, il colossale inganno del quale ho scritto in più occasioni, consiste nel costringere i buoni – chiamiamoli così per brevità – a rimanere imprigionati in norme e leggi che viceversa i cattivi usano in fraudem legis. È come se costoro avessero compreso la nostra debolezza: l’essere cioè noi, pur con tutti i nostri difetti, religiosamente e socialmente orientati al rispetto della legge, all’obbedienza all’autorità, all’onorare la parola data, all’agire con onore e lealtà. Con questa nostra debolezzavirtuosa, essi si garantiscono da noi obbedienza, sottomissione, al massimo rispettosa resistenza e prudente disobbedienza. Sanno che noi – poveri stolti, pensano – vediamo in loro l’autorità di Cristo e a questa facciamo in modo di obbedire anche se sappiamo che quell’azione, ancorché moralmente irrilevante, va in una direzione ben precisa… Così ci hanno imposto la Messa riformata; così ci hanno abituato a sentir cantare le sure del Corano dall’ambone delle nostre cattedrali, e a vederle trasformate in trattorie o dormitori; così ci vogliono presentare come normale l’ammissione delle donne al servizio dell’altare…. Ogni passo compiuto dall’Autorità, dal Concilio in poi, è stato possibile proprio perché obbedivamo ai Sacri Pastori, e pur sembrandoci certe loro decisioni devianti, non potevamo credere che stessero ingannandoci; e forse essi stessi, a loro volta, non si rendevano conto che gli ordini impartiti avessero uno scopo iniquo. Oggi, seguendo il fil rouge che unisce l’abolizione degli Ordini Minori all’invenzione delle accolite e delle diaconesse, comprendiamo che chi riformò la Settimana Santa sotto Pio XII aveva già sotto gli occhi il Novus Ordo e le sue atroci declinazioni odierne. L’abbraccio di Paolo VI con il Patriarca Atenagora suscitò in noi speranze di vera ecumène, perché non avevamo capito – come invece avevano denunciato alcuni – che quel gesto doveva preparare il pantheon di Assisi, l’osceno idolo della pachamama e, a breve, il sabba di Astana.

Nessuno di noi vuole comprendere che questa empasse si rompe semplicemente non assecondandola: dobbiamo rifiutare di confrontarci a duello con un avversario che detta le regole a cui solo noi dobbiamo sottostare, lasciando se stesso libero di infrangerle. Ignorarlo. La nostra obbedienza non ha nulla a che vedere né col servilismo pavido, né con l’insubordinazione; al contrario, essa ci consente di sospendere qualsiasi giudizio su chi sia o non sia Papa, continuando a comportarci come buoni Cattolici anche se il Papa ci deride, ci disprezza o ci scomunica. Perché il paradosso non risiede nella disobbedienza dei buoni all’autorità del Papa, ma nell’assurdità di dover disobbedire a una persona che è allo stesso tempo Papa ed eresiarca, Atanasio e Ario, luce de jure e tenebra de facto. Il paradosso è che per rimanere in Comunione con la Sede Apostolica dobbiamo separarci da colui che dovrebbe rappresentarla, e vederci burocraticamente scomunicati da chi è in stato oggettivo di scisma con se stesso. Il precetto evangelico di «Non giudicare» non deve intendersi nel senso di astenersi dalla formulazione di un giudizio morale, ma dalla condanna della persona, altrimenti saremmo incapaci di porre atti morali. Certo non sta al singolo separare il grano dalla zizzania, ma nessuno deve chiamare zizzania il grano, né grano la zizzania. E chi è insignito dell’Ordine Sacro, tanto più se nella pienezza del Sacerdozio, ha non solo il diritto, ma il dovere di additare i seminatori di zizzania, i lupi rapaci e i falsi profeti. Poiché anche in quel caso vi è, assieme alla partecipazione al Sacerdozio di Cristo, anche la partecipazione alla Sua regale Autorità.

Quello di cui non ci accorgiamo, tanto in ambito politico e sociale quanto in ambito ecclesiastico, è che la nostra accettazione iniziale di un presunto diritto del nostro avversario a compiere il male, basata su un erroneo concetto di libertà (morale, dottrinale, religiosa), ora si sta mutando in una forzata tolleranza del bene mentre il peccato e il vizio sono diventati la norma. Quello che ieri era ammesso come nostro gesto di indulgenza oggi pretende piena legittimità, e ci confina ai margini della società come minoranza in via di estinzione. A breve, coerentemente con l’ideologia anticristica che sovrintende a questo inesorabile mutamento di valori e principi, verrà proibita la virtù e condannato chi la pratica, in nome di un’intolleranza verso il Bene additato come divisivo, integralista, fanatico. La nostra tolleranza verso chi, oggi, si fa promotore delle istanze del Nuovo Ordine Mondiale e della sua assimilazione nel corpo ecclesiale condurrà infallibilmente all’instaurazione del regno dell’Anticristo, in cui i Cattolici fedeli saranno perseguitati come nemici pubblici, esattamente come in epoche cristiane erano considerati nemici pubblici gli eretici. Insomma, il nemico ha copiato, capovolgendolo e pervertendolo, il sistema di protezione della società realizzato dalla Chiesa nelle nazioni cattoliche.

Credo, caro reverendo, che le Sue osservazioni sulla crisi dell’autorità saranno presto da integrare, almeno a giudicare dalla velocità con cui Bergoglio e la sua corte assestano i loro colpi alla Chiesa. Da parte mia, prego che il Signore faccia venire alla luce la verità sinora nascosta, consentendoci di riconoscere il Vicario di Cristo in terra non tanto per la veste che indossa, quanto per le parole che escono dalla sua bocca e per l’esempio delle sue opere.

Riceva la mia Benedizione, mentre con fiducia mi affido alla Sua preghiera.

+ Carlo Maria, Arcivescovo

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(1) https://www.marcotosatti.com/2021/01/31/vigano-covid-19-santa-sede-complice-di-una-congiura-contro-dio-e-luomo/

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ARTICOLI SCIENTIFICI SUI POSSIBILI EFFETTI COLLATERALI DEL VACCINO PER COVID-19

PORRE GRANDE ATTENZIONE! Uno studio scientifico pone in evidenza il rischio di cosiddetti “vaccini” per il SARS CORONAVIRUS (e quindi covid-19).

Immunization with SARS Coronavirus Vaccines Leads to Pulmonary Immunopathology on Challenge with SARS ViruS

BIBLIOGRAPHY: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22536382/

Altri articoli:

COVID-19 Vaccines: Should We Fear ADE?

Scott B Halstead, Leah Katzelnick

Abstract

Might COVID-19 vaccines sensitize humans to antibody-dependent enhanced (ADE) breakthrough infections? This is unlikely because coronavirus diseases in humans lack the clinical, epidemiological, biological, or pathological attributes of ADE disease exemplified by dengue viruses (DENV). In contrast to DENV, SARS and MERS CoVs predominantly infect respiratory epithelium, not macrophages. Severe disease centers on older persons with preexisting conditions and not infants or individuals with previous coronavirus infections. Live virus challenge of animals given SARS or MERS vaccines resulted in vaccine hypersensitivity reactions (VAH), similar to those in humans given inactivated measles or respiratory syncytial virus vaccines. Safe and effective COVID-19 vaccines must avoid VAH.

Keywords: SARS-CoV-2; T cells; antibody-dependent enhancement (ADE); coronavirus; dengue; dengue hemorrhagic fever; hypersensitivity; immunopathology; vaccine; vaccine adverse events.

© The Author(s) 2020. Published by Oxford University Press for the Infectious Diseases Society of America. All rights reserved. For permissions, e-mail: journals.permissions@oup.com. Review Paediatr Respir Rev . 2020 Sep;35:43-49. doi: 10.1016/j.prrv.2020.06.010. Epub 2020 Jun 18.

ALTRI ARTICOLI RECENTI:

Vaccines for COVID-19: The current state of play

Archana Koirala 1Ye Jin Joo 2Ameneh Khatami 3Clayton Chiu 4Philip N Britton 5Affiliations expand

Free PMC article

Abstract

There is a strong consensus globally that a COVID-19 vaccine is likely the most effective approach to sustainably controlling the COVID-19 pandemic. An unprecedented research effort and global coordination has resulted in a rapid development of vaccine candidates and initiation of trials. Here, we review vaccine types, and progress with 10 vaccine candidates against SARS-CoV-2 – the virus that causes COVID-19 – currently undergoing early phase human trials. We also consider the many challenges of developing and deploying a new vaccine on a global scale, and recommend caution with respect to our expectations of the timeline that may be ahead.

Keywords: Covid 19; Human trials; Timeline; Vaccines.

Application prospect of polysaccharides in the development of anti-novel coronavirus drugs and vaccines

Xiangyan Chen 1Wenwei Han 1Guixiang Wang 2Xia Zhao 3Affiliations expand

Free PMC article

Abstract

Since the outbreak of the novel coronavirus disease COVID-19, caused by the SARS-CoV-2 virus, it has spread rapidly worldwide and poses a great threat to public health. This is the third serious coronavirus outbreak in <20 years, following SARS in 2002-2003 and MERS in 2012. So far, there are almost no specific clinically effective drugs and vaccines available for COVID-19. Polysaccharides with good safety, immune regulation and antiviral activity have broad application prospects in anti-virus, especially in anti-coronavirus applications. Here, we reviewed the antiviral mechanisms of some polysaccharides, such as glycosaminoglycans, marine polysaccharides, traditional Chinese medicine polysaccharides, and their application progress in anti-coronavirus. In particular, the application prospects of polysaccharide-based vaccine adjuvants, nanomaterials and drug delivery systems in the fight against novel coronavirus were also analyzed and summarized. Additionally, we speculate the possible mechanisms of polysaccharides anti-SARS-CoV-2, and propose the strategy of loading S or N protein from coronavirus onto polysaccharide capped gold nanoparticles vaccine for COVID-19 treatment. This review may provide a new approach for the development of COVID-19 therapeutic agents and vaccines.

Keywords: Antiviral activity; COVID-19; Coronavirus; Mechanism; Polysaccharides; SARS-CoV-2.

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L’ ESORCISMO PIÙ IMPORTANTE DELLA STORIA. SATANA RIVELA TUTTA LA VERITÀ.


(Di Padre Giulio Maria Scozzaro (*))

Mentre leggevo il testo di questo autentico esorcismo, ho sentito odori non abituali come di zolfo. Non piace ai diavoli la nostra conoscenza dei loro piani segreti.
Per Grazia di Dio avverto la presenza dei diavoli in una persona che parla con me, anche al telefono, non mi è stato difficile capire fin dall’inizio che in questo esorcismo sono davvero i diavoli a svelare i loro propositi di morte per l’umanità.
E’ una rivelazione straordinaria, tutto corrisponde a quanto Gesù e la Madonna hanno rivelato ai Santi e ai mistici del passato e quanto è scritto nell’Apocalisse, sull’azione subdola e all’impostura all’interno della Chiesa e sui servi politici che si sono consacrati a Satana.
Questa lettura aiuta tutti a capire meglio, a conoscere la verità profonda e autentica di quanto sta avvenendo nella Chiesa e nel mondo.
La lettura migliorerà la Fede di ognuno e vi spingerà a pregare di più e con grande fiducia il nostro amatissimo Padre del Cielo.
Questo esorcismo lo considero autentico non solo perché nelle risposte dei diavoli avverto che sono proprio loro a parlare, tutto quello che dicono è veritiero.
I diavoli con queste rivelazioni fanno qualcosa che va pienamente contro i loro interessi, cioè svelano piani e strategie per distruggere la Chiesa e l’umanità.
Se non fossero costretti a parlare nell’esorcismo non rivelerebbero mai tutte queste rivelazioni sul loro immondo operato.
I diavoli non hanno alcun interesse nello svelamento delle loro strategie, avere detto tutto quanto nell’esorcismo è per tutti loro una immensa sconfitta.
Tutti noi dovremo lottare, con la partecipazione alla Messa e la recita del Santo Rosario che i diavoli odiano fortemente.
Questo esorcismo dimostra che Satana e tutti i diavoli sono nullità, cosa da niente davanti a Gesù Cristo e hanno estremo terrore dell’Onnipotenza per Grazia della Madonna.
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Esorcista : In nome della Santissima Trinità ti ordino di lasciare una testimonianza autentica dell’amore di Dio per noi. Gesù ti ha vinto e sconfitto sulla Croce, e, in nome di quel Sangue preziosissimo dimmi cosa sta accadendo nel mondo?

Demonio : Noooo! Non voglio parlareeeeee! Taci prete schifoso! Che ne sapete voi esseri di terra di ciò che noi demoni stiamo perpetrando alle vostre spalle? Non voglio parlareeee!!!!!

Esorcista : In nome di Gesù vincitore del peccato e della morte, vero Dio e vero uomo, ti ordino di dire la verità…

Demonio : Lassù mi costringono a parlare e a non mentire, digrigno i denti ma devo obbedire. Il dragone cinese è scatenato contro l’umanità; intende diffondere il materialismo e l’ateismo nel mondo. Dietro questo progetto mondialista c’è l’inferno, perché noi demoni vogliamo solo la vostra rovina eterna. I miei servi che odiooooo infinitamente, ai quali ho concesso denaro e ricchezza, potere e piaceri, in cambio delle loro anime, stanno preparando, sotto la mia tirannia, un cambiamento epocale di proporzioni inimmaginabili, che muterà per sempre il volto della terra e l’aspetto del mondo come oggi lo conoscete. Bastaaaa!!!! Non voglio parlareeee!!!! Bastaaaaa!!!!!!

Esorcista : Nel nome dell’Immacolata Vergine Maria, ti ordino di continuare e di dire la verità cosi come ti impone la “Donna vestita di sole”…

Demonio : Noooooo! Quella nooooo!!!!!!!! Prete di m…. non la devi nominare, la tutta santa, la tutta pura, la tutta bella, Colei che non abbiamo mai vintoooooooo!!!!!! Il progetto si deve realizzare per trasformare gli uomini e le donne da liberi figli dell’Altissimo a persone ridotte in catene, schiavi posti sotto le mie zampe, stritolati tra i miei artigli.

Esorcista : Tu non puoi fare nulla senza il permesso di Dio, senza il placet dell’Onnipotente. Sei un perdente, sei stato sconfitto, la tua perfidia cosa può mai compiere? Parla nel Nome dello Spirito Santo…

Demonio : I vostri peccati accrescono la mia forza, è sull’altare delle vostre iniquità che io acquisto potere, che io posso devastare la terra, che io posso governare il mondo. Dinanzi all’Altissimo io sono meno di nulla, sono uno zero, resto creatura ribelle. Ho giurato vendetta il giorno in cui sono andato via dal paradiso, accanendomi contro quello che ha più caro, odiandolo come mai potete immaginare, ma non potendo procurare dolore a lui, che vive nella perfetta beatitudine e nulla può turbarla, giurai di scagliarmi contro i suoi figli. Bastaaaaa!!!!!! Non farmi parlareeeee!!!!

Esorcista : Cristo ha adempiuto la volontà del Padre, cioè ricapitolare tutte le cose in lui, e consegnare il regno al Padre Celeste, secondo i tempi e i modi stabiliti sin dall’eternità per la salvezza dell’uomo. Come puoi osare mettere in discussione il piano di salvezza divino?

Demonio : Taci, prete, cosa ne sai tu…. sei un povero verme di terra, che nulla può contro di me. Ahahahaha! La grande battaglia di cui parla Giovanni, il prediletto, nell’Apocalisse si sta realizzando, si va compiendo ed ogni tassello deve essere al suo posto. Sono secoli che vi siete allontanati da Lui. Intere nazioni sono in totale apostasia, hanno rinnegato il loro Creatore. Ehi guardati intorno, non vedi quante bestemmie, quanti aborti, quanti divorzi, quante leggi anticristiche vengono approvate? Abbiamo confuso le menti dei vostri governanti, trasformando il male in bene. Ahahahaha! che vittoriaaaaa!

Esorcista : Nel nome di san Giuseppe, Patrono della Chiesa universale e della buona morte, ti ordino di dirmi la verità su quanto sta accadendo e sugli sviluppi successivi…

Demonio : Noooooo! Quello con la barba noooooooo! E’ stato troppo umile, troppo asinescamente ubbidiente, si è fidato totalmente di Lui, accettando di essere padre putativo. Devo confessare, dall’alto mi obbligano, a farloooooo!!!!!!!!
La prima fase del progetto consiste nel creare il virus, senza troppi riguardi per voi, poi bisogna che si diffonda e diventi pandemia, che generi paura e terrore della morte, mentre i miei servitorelli, lacchè ai miei piedi, con i soldi che fabbricano dal nulla, devono farvi credere che solo vaccinandovi, sarete liberi, sarete fuori di questo incubo. Voi, impauriti e tremanti, dinanzi al male che avanza e dilaga, non sapete più cosa fare e vi affidate ai sacerdoti della scienza, alla novella religione scientista che tutto spiega e crede di sapere. Ahahahahaha!! Ma che cosa saaaaa!!!!!!! Ahahahahah!!!!!

Esorcista : Per il bene delle anime, in nome delle sante piaghe di Cristo, ti ordino di proseguire, di renderci edotti sul tuo disegno diabolico? Te lo ordino nel nome di Tutti i Santi….

Demonio : Nooooo!!!!! Bastaaaaa!!!!! non voglio più parlare…. Senti il tuono, sta facendo tremare i più reconditi angoli dell’inferno. Devo, contro la mia volontà, ubbidire…
La seconda fase del mio piano consiste nel far crollare l’economia mondiale per ridurvi alla fame, per farvi disperare nella miseria, ed in questo i potenti che detengono la finanza globale, miei servi, stanno preparando il crollo e il fallimento della economia mondiale.
Siete ad un passo dall’abisso e nessuno ci crede. Ahahahahah! Quale lavaggio del cervello sto facendo con i mezzi d’informazione, che bravi questi miei servitorelli!

Esorcista : In nome di san Pio e delle sue stimmate, ti ordino di continuare e far conoscere ai figli di Dio la verità su ciò che stai nascostamente preparando….

Demonio : Noooooo! Quel barbone nooooooo!!!! Non lo voglio!!!! Vi ho messo in corpo una paura che vi rende disperati, non sapete dove volgere lo sguardo. Grazie ai miei servi sto ingannando molti, facendo credere che una volta inoculato il vaccino tutto finirà. Ahahahaha! Illusi e limitati. La dittatura è solo all’inizio… a breve mobiliteremo i nostri infiltrati e ridurremo l’umanità a poco più di un miliardo di poveri esseri. Il ricatto dell’obbligo vaccinale inoculato nei vostri organi vitali, mediante un veleno mortifero, capace di cambiare per sempre l’identità di voi animali di terra, in grado di ricostruire il vostro patrimonio genetico, fatto con feti abortiti, è una nostra iniziativa, deve servire per piegarvi e farvi accettare il mio dominio sulla terra, il regno del terrore che voglio instaurare. Tutti dovranno adorarmi e chi non lo vorrà fare sarà perseguitato, incarcerato, martirizzato. Saranno costruiti campi appositi dove metterci tutti quei pazzi che vorranno seguire quello che ho ucciso sulla croce. Altri martiri! Altro sangue innocente! Ma che importa! io vi odiooooo!!!!
Non sfuggiranno al mio progetto sterminatore. Ma, al tempo stesso, devo dirvi, senti che tuono terribile dall’Alto, che chi si affida totalmente nelle mani di Quella là, la prega con quell’arnese maledetto, recitando il rosario intero, sarà protetto sotto il suo manto. Nulla mancherà ai suoi figli. Contro chi è consacrato a Lei nulla possiamo fare. Nienteeeeeee!!!!!!!!!!

Esorcista : Nel nome delle lacrime di Maria Santissima Vergine e Madre, ti ordino di descrivere la situazione della chiesa attuale…

Demonio : Nooooooo!!!!!!!!!!! Quella là noooooo!!!! Ovunque si reca vince e ci costringe alla fuga, è il terrore di noi demoni, vincitrice sulle nostre trame e svelatrice dei nostri inganni. Dove appare converte e salva.
Quelle lacrime sono fuocoooooo per noi!!! La sofferenza che infliggiamo a Colei che è Regina e Sovrana del cielo con la dannazione dei suoi figli, è per noi tormento atroce, infatti, per questo aumentano, in modo indicibile, le nostre pene all’infernoooo!!! La Chiesa è asservita alle logiche del mondo, i Pecorai bianchi di una volta non ci sono più, oggi c’è la massoneria al vertice. E’ stato un lavoro segreto, ma che ha portato ottimi frutti. Oggi si parla di filantropia, questa è solo di facciata, perché dietro di essa ci siamo noi demoni. L’Altissimo è deluso dall’agire degli uomini, è ferito nel suo amore paterno, perché molti pastori stanno trascinando le anime loro affidate nei tormenti eterni. La chiesa segue la moda, è lontana dal vero culto e dalla vera adorazione. Molti preti, vescovi e cardinali sono atei. I parroci dovrebbero stare ore in adorazione davanti a quel tabernacoloooo!!!! Celebrare con maggiore riverenza il santo sacrificio di quello appeso al patibolo, senza guardare l’orologio, senza distrazioni, senza pensare ad altro.
Molti vescovi non credono più nell’esistenza dell’inferno e da quando avete questo pecoraio e i suoi accoliti, la massoneria ecclesiastica sta divorando le anime. Quello lassù vede “pecore senza pastore” . Chi si preoccupa della salvezza delle anime???? Ahahahahaaha! Il gregge è abbandonato a se stesso. Aumentano i fedeli atei e non praticanti. Che stupenda vittoria la nostra su questo fronte. Bastaaaaaa!!!!! Quella mi schiacciaaaaaa!!!!! Ma non sanno dalle parti di quello chiamato Pietro, che i loro riti pagani e satanici si ritorceranno contro di loro. Attirano castighi su castighi. Bravi, bravi, continuate pure. L’inferno se ne compiace. Ahahahahaha!!!!

Esorcista : In nome di Gesù risorto, dei santi martiri che hanno versato il sangue per Cristo crocifisso… parla ancora…. dimmi la verità…

Demonio : Il vero amore del prossimo è gratuito e senza contraccambi. Invece quanti si stanno arricchendo con la produzione dei vaccini? Quanti si sono e continuano ad aumentare i loro profitti con la museruole fatte per tapparvi la bocca? Queste sono state prodotte per farvi commettere sacrilegi nelle vostre chiese . Con gli intrugli igienizzanti stiamo rovinando la vostra pelle, mentre gran parte dell’umanità viene schiacciata sotto il peso del Male e della miseria. Ahahahaha!!!! Che spettacolo meraviglioso!!!! Sono miei i padroni della finanza, mio chi produce morte, miei chi favorisce questi atti sacrileghi, che tanto mi sono graditi. E’ uno spettacolo meravigliosoooo!!!!! Satanisti di tutto il mondo hanno collaborato ad organizzare questo inferno sulla terra. Bravi, servi miei tanto odiatiiiii!!!!!!!!! Odio anche loro anche se mi servono. Ahahahaha!!!!!!!!

Esorcista : In nome del Santo Curato d’Ars, di san Giovanni Bosco, delle anime vittime morte in concetto di santità, ti ordino di dirmi dove vuoi arrivare con la Chiesa…

Demonio : Prete di m…. come osi nominare quel vecchio ignorante pastore di quello sperduto villaggio. Quante anime con il suo esempio e la sua penitenza ha salvato, quante anime mi ha strappato con le sue assurde preghiere. Lo odiooooo!!!! come odio tutti voiiiiiii!!!!! L’obiettivo finale è l’abolizione del sacrificio incruento di Quello che ho appeso alla croce. Basta mangiare quella piccola ostia bianca, è un’arma terribile contro di noi, una protezione totale delle anime, anche di quelle che sono sull’orlo di perdersi.
Voglio il sincretismo religioso, mi piace una sola religione mondiale che tributi il culto a me, signore del mondo. Ci riuscirò e chi si opporrà sarà scomunicato, esiliato, emarginato, trattato come un folle.
Noooo! Il santo dei giovani nooooooo!!!!!!! Ne ha salvati troppi, pregava troppo, troppa penitenza, troppe rinunce per loro, li ha salvati dalle mie grinfie e accompagnati in paradiso.
Quelle anime vittime che orrore! mi fanno impazzire perché si sono offerte e la loro sofferenza ha salvato tante, tante anime, altrimenti mie. Me le hanno strappateeeee!!! Maledette!!!!

Esorcista : Serpe velenosa, tu non vincerai, Dio sarà il vincitore, quando Cristo riconsegnerà il regno degli eletti al Padre, tu sarai incatenato da san Michele arcangelo e Maria ti schiaccerà definitivamente… Parla in nome di san Michele Arcangelo, dei santi cori angelici….dimmi la verità…

Demonio : Senti il tuono! E’ un boato terribile che mi costringe a risponderti…. So di perdere, so che il mio regno di terrore governato dall’Anticristo non sarà eterno, durerà quanto l’Onnipotente ha stabilito, è scritto e le profezie si compiranno tutte. Si stanno già realizzando sotto i vostri occhi, anche se siete ciechi e assuefatti al male. Ma per me è importante condurre quante più anime possibili alla perdizione, trascinarvi all’inferno, condurvi nel mio regno di morte e disperazione. Non mi bastano i demoni, non mi è bastata la dannazione dei dittatori del secolo scorso, non è bastata la dannazione di Lutero, di Maometto, di tutti quei falsari che si improvvisarono messia, o quelli dei tempi attuali, dei tanti che hanno venduto l’anima all’inferno, non mi basta che si perdano molti pretacci, vescovi e cardinali, perché ancora ci sono alcuni di loro fedeli a Lui. Io voglio che si danni l’intera umanità, che i posti da noi lasciati in cielo non vengano occupati, restino vuoti, e che l’eternità sia per voi tormento inestinguibile.

Esorcista : Un’ultima confessione per la conversione delle anime… In nome di Maria Vergine Regina del cielo e della terra, ti ordino di dirmi lo stato in cui versa la società…

Demonio : Noooooo!! Non voglioooooo parlareeeeeeee!!!!!!! prete schifoso! Guardati intorno e cosa vedi? Ho infiltrato i miei servi in tutti gli ambiti e stanno svolgendo un lavoro egregio. Matrimoni omosessuali approvati contro il Cielo, atti che fanno schifo a noi stessi demoni, promiscuità, liquidità dei generi, fornicazione, corruzione a tutti i livelli, autorità dei genitori nullificata, depravazione con adulti imbestialiti che rovinano gli innocenti come Erode.
E ancora apostasia degli Stati, suicidi in aumento esponenziale, aborti in continua crescita, eutanasia a tutte le età. Sarà fatta per i più banali motivi. Separazioni e divorzi nelle famiglie sempre più veloci, figli contro genitori e genitori contro figli, gioventù senza più punti di riferimento, molta l’abbiamo impazzita con la droga, decerebrata con l’alcol, resa violenta con sostanze inimmaginabili, depressa e ansiosa, reclusa tra le mura domestiche, esasperata, che andrà alla morte.

Esorcista : Dio non permetterà che tu porti a compimento il tuo piano distruttivo, che sfregi le anime e le danni per sempre. In nome dei confessori della fede, dei santi innocenti uccisi da Erode ti ordino di dirmi la verità…

Demonio : Se sapeste quante anime precipitano all’inferno non riuscireste a contarle. L’Onnipotente ha un progetto che deve compiersi, e noi demoni, dobbiamo piegarci alla sua volontà, anche se lo odiamo e lo facciamo spalancando le fauci.
Arriverà il giorno in cui l’Altissimo dirà il suo “Basta” e le punizioni che il peccato attira si riverseranno come flagelli sulla terra colpendo i malvagi, annientandoli, dopo un periodo di terrore. Sarà un tempo in cui i vivi grideranno e invocheranno la morte. Ma sarà il cielo a decretare i tempi e la fine della malvagità, Lui deciderà quando farci precipitare per sempre nello stagno di fuoco insieme a chi ha scelto liberamente di seguirci sin da quando erano vivi. Noi non conosciamo quando avverrà, ma sentiamo che il tempo sta finendo. Mostra meno

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(*) https://ilbenevincera.wordpress.com/tag/padre-giulio-maria-scozzaro/

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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

LE PROFEZIE DI DON BOSCO (SAN GIOVANNI BOSCO)

Argomento interessante da approfondire.

LA GRANDE VITTORIA FUTURA DELLA CRISTIANITA’

Non c’e’ dubbio! Questa profezia e’ quella che ci interessa da vicino. Vediamo di che si tratta.

Sulla facciata (1) della Basilica di Maria Ausiliatrice, a Torino, e possibile notare come Don Bosco abbia voluto espressamente segnalare all’attenzione dei fedeli due vittorie della Cristianità sui suoi terribili nemici; entrambe dovute alla intercessione sovrana della Madonna del Rosario e della Madonna Ausiliatrice, Nostra Signora delle Vittorie. 
La prima vittoria appartiene al passato, ed è quella di Lepanto, la battaglia navale in cui la Cristianità sbaragliò la flotta musulmana, facendo naufragare le velleità di conquista degli islamici. Il nome di Lepanto figura sulla bandiera spiegata da San Michele Arcangelo sulla cupola di sinistra della Basilica, con sul risvolto la data: 1571. 
La seconda vittoria appartiene al futuro, e non ne conosciamo né il luogo né la data. Si tratta di un “segreto” ancora avvolto nelle spire del tempo e di cui abbiamo solo un indizio: due cifre seguite da due punti, 19.. A Torino, la città di Don Bosco, è vivo il ricordo che, originariamente, il Santo aveva commissionato per la cupola di destra la statua di un Angelo con in mano un altro stendardo riportante la data “19..“. Tale data, (incompleta ma corrispondente al “1571” della statua di sinistra), era quella di una nuova futura battaglia, fra le forze del bene e quelle del male, paragonabile per grandezza ed importanza a quella di Lepanto. I torinesi di allora, non meno curiosi di quelli di oggi, insistettero talmente presso Don Bosco per conoscere l’anno esatto che il Santo, per sottrarsi alle richieste, mutò il progetto originario e cambiò lo stendardo con la data fatale nella corona di alloro, (simbolo della vittoria del bene), che oggi si può vedere nella mano della statua dell’Angelo che sta sopra la cupola di destra. 

PRIMA PROFEZIA DI DON BOSCO

Fu scritta ed inviata al Papa Pio IX nel 1870. La vigilia dell’Epifania del 1870, Don Bosco ebbe in sogno una visione, di cui viene riportata la parte che si riferisce a Roma e all’Italia.

E tu, Italia, terra di benedizioni, chi ti ha immersa nella desolazione? Non dire i nemici; ma gli amici tuoi. Non odi che i tuoi figli domandano il pane della fede e non trovano chi loro lo spezzi? Che farò? Batterò i pastori, disperderò il gregge, affinché i sedenti sulla cattedra di Mosè cerchino buoni pascoli e il gregge docilmente ascolti e si nutrisca. Ma sopra il gregge e sopra i pastori peserà la mia mano; la carestia, la pestilenza, la guerra faranno sì che le madri dovranno piangere il sangue dei figli e dei martiri morti in terra nemica.

E, di te, o Roma, che sarà? Roma ingrata, Roma effeminata, Roma superba! Tu sei giunta a tale punto che non cerchi altro, né altro ammiri nel tuo Sovrano, se non il lusso, dimenticando che la tua e la sua gloria sta sul Golgota. Ora egli è vecchio, cadente, inerme, spogliato; tuttavia colla schiava parola fa tremare il mondo. Roma! Io verrò quattro volte a te!

Nella prima percoterò le tue terre e gli abitanti di esse. Nella seconda, porterò la strage e lo sterminio fino alle tue mura. Non apri ancora l’occhio? Verrò la terza, abbatterò le difese e i difensori e al comando del Padre sottentrerà il regno del terrore, dello spavento e della desolazione.

Ma i miei savi fuggono, la mia legge è tuttora calpestata, perciò verrà la quarta visita. Guai a te se la mia legge sarà ancora un nome vano per te! Succederanno prevaricazioni nei dotti e negli ignoranti. Il tuo sangue e il sangue dei tuoi figli laveranno le macchie che tu fai alla legge del tuo Dio.

La guerra, la peste, la fame sono i flagelli con cui verrà percossa la superbia e la malizia degli uomini. Dove sono, o ricchi, le vostre magnificenze, le vostre ville, i vostri palagi? Sono divenute la spazzatura delle piazze e delle strade!

Ma voi, o sacerdoti, perché non correte a piangere fra il vestibolo e l’altare, invocando la sospensione dei flagelli? Perché non prendete lo scudo della fede e non andate sopra i tetti, nelle case, nelle vie, nelle piazze, in ogni luogo anche inaccessibile, a portare il seme della mia parola? Ignorate che questa è la terribile spada a due tagli che abbatte i miei nemici e che rompe le ire di Dio e degli uomini? Queste cose dovranno inesorabilmente venire l’una dopo l’altra. Le cose succedonsi troppo lentamente.

Ma l’Augusta Regina del cielo è presente. La potenza del Signore è nelle sue mani; disperde come nebbia i suoi nemici.

Il venerando Vecchio riveste di tutti i suoi antichi abiti. Succederà ancora un violento uragano. L’iniquità è consumata, il peccato avrà fine e, prima che trascorreranno due pleniluni del mese dei fiori, l’iride di pace comparirà sulla terra.

Il gran Ministro vedrà la Sposa del suo Re vestita a festa. In tutto il mondo apparirà un sole così luminoso quale non fu mai dalle fiamme del Cenacolo ad oggi, né più si vedrà fino all’ultimo dei giorni.

SECONDA PROFEZIA DI DON BOSCO 

(24 maggio – 24 giugno 1874)

Questa profezia sembra riguardare in dettaglio i nostri tempi (la notte oscura) e quelli futuri.

Era una notte oscura, gli uomini non potevano più discernere quale fosse la via da tenersi per far ritorno ai loro passi, quando apparve in cielo una splendidissima luce che rischiarava i passi dei viaggiatori come di mezzodì. In quel momento fu veduta una moltitudine di uomini, di donne, di vecchi, di fanciulli, di monaci, monache e sacerdoti, con alla testa il Pontefice, uscire dal Vaticano schierandosi in forma di processione.

Ma ecco un furioso temporale; oscurando alquanto quella luce sembrava ingaggiarsi una battaglia fra la luce e le tenebre. Intanto si giunse ad una piccola piazza coperta di morti e di feriti, di cui parecchi domandavano ad alta voce conforto.

Le fila della processione si diradarono assai. Dopo aver camminato per uno spazio che corrisponde a duecento levate di sole, ognuno si accorse che non erano più in Roma. Lo sgomento invase l’animo di tutti, ed ognuno si raccolse al Pontefice per tutelarne la persona ed assisterlo nei suoi bisogni.

Da quel momento furono veduti due angeli che, portando uno stendardo, l’andarono a portare al Pontefice dicendo: “Ricevi il vessillo di Colei che combatte e disperde i più forti popoli della terra. I tuoi nemici sono scomparsi; i tuoi figli colle lacrime e coi sospiri invocano il tuo ritorno”. Portando poi lo sguardo nello stendardo vedevasi scritto da una parte: “Regina sine labe concepta”; e dall’altra: “Auxilium cristianorum”.

Il Pontefice prese con gioia lo stendardo, ma rimirando il piccolo numero di quelli che erano rimasti intorno a sé divenne afflittissimo. I due angeli soggiunsero: va’ tosto a consolare i tuoi figli. Scrivi ai tuoi fratelli dispersi nelle varie parti del mondo, che è necessaria una riforma nei costumi e negli uomini. Ciò non si può ottenere se non spezzando ai popoli il pane della Divina parola. Catechizzate i fanciulli, predicate il distacco dalle cose della terra. E’ venuto il tempo, conchiusero i due angeli, che i popoli saranno evangelizzatori dei popoli. I leviti saranno cercati fra la zappa, la vanga ed il martello, affinché si compiano le parole di Davide: “Dio ha sollevato il povero dalla terra per collocarlo sul trono dei principi del suo popolo”.

Ciò udito il Pontefice si mosse, e le fila della processione cominciarono a ingrossarsi. Quando poi pose piede nella Santa Città si mise a piangere per la desolazione in cui erano i cittadini, di cui molti non erano più. Rientrato poi in San Pietro intonò il Te Deum, cui rispose un coro di angeli cantando: “Gloria in Excelsis Deo, et in Terra pax hominibus bonae voluntatis”. Terminato il canto, cessò affatto ogni oscurità e si manifestò un fulgidissimo sole.

Le città, i paesi, le campagne erano assai diminuite di popolazione; la terra era pesta come da un uragano, da un’acquazzone e dalla grandine, e le genti andavano una verso l’altra con animo commosso dicendo: Est Deus in Israel.

Dal cominciamento dell’esilio al canto del Te Deum, il sole si levò duecento volte. Tutto il tempo che passò per compiersi quelle cose corrispondono a quattrocento levate del sole.

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(1) http://www.unavox.it/017b.htm, vedere anche “LE PROFEZIE DI SAN GIOVANNI BOSCO”, Chiesa Viva. marzo 1995.

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APOCALISSE 13, 1-18: “IL DRAGO E LE DUE BESTIE” CATECHESI DI DON MINUTELLA

RADIO DOMINA – OGGI 29 GENNAIO, ORE 21:15 CATECHESI DI DON MINUTELLA

Si tratta di un testo drammatico. Di collegamento con il capitolo 12. Si tratta di eventi inquietante. Definito triade demoniana (Von Balthasar).

C’e’ il Drago (la prima bestia, l’anti Dio Padre), la prima bestia (l’anticristo e’ un uomo, il potere politico, ha 10 corna e 7 teste) e anche la seconda (l’anti Spirito Santo, il falso profeta, potere spirituale).

La Madonna a La Salette (1846): l’anticristo riceve dal Drago tutto il potere di questo Mondo. E’ l’iniquo, sara’ un essere umano completamente posseduto. Sara’ l’uomo che piu’ di ogni altro vivra’ in unione con suo padre il Drago.

Codice Omega (2005, film): l’anticristo e’ il presidente dell’unione europea, apparentemente filantropo, ecologista, promuovera’ la pace tra Israele e i Palestinesi. Sara lui il capo del NWO. Sara’ colpito e sara’ riconosciuto come Dio. Sara’ un “cosmoplanes” (un ingannatore mondiale). Combattera’ apertamente contro gli eletti perseguitandoli ed emarginandoli (il potere e’ nei media).

13
1 Vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette
teste, sulle corna dieci diademi e su ciascuna testa un titolo
blasfemo.

2La bestia che io vidi era simile a una pantera, con le
zampe come quelle di un orso e la bocca come quella di un leone. Il
drago le diede la sua forza, il suo trono e la sua potestà grande (l’anticristo).
3 Una delle sue teste sembrò colpita a morte, ma la sua piaga
mortale fu guarita. Allora la terra intera (i kataikuntes) presa d’ammirazione, andò dietro alla bestia (dal mare l’anticristo;Ugo Vanni: linguaggio spettacolare).

4 e gli uomini adorarono il drago perché aveva dato il potere
alla bestia e adorarono la bestia dicendo: “Chi è simile alla bestia
e chi può combattere con essa?”

(Eccheggia la Bibbia, l’anti-inno). Karagma=marchio della bestia San Ippolito (III sec) dice che e’ antitetico al battesimo

5 Alla bestia fu data una bocca per proferire parole d’orgoglio e
bestemmie, con il potere di agire per quarantadue mesi

(tempo limitato, l’abominio della desolazione)

6 Essa aprì la bocca per proferire bestemmie (orizzonte della realta’ umana opposta a Dio, contro Dio) contro Dio, per bestemmiare il suo nome e la sua dimora, contro tutti quelli che abitano in cielo.

ma secondo Divo Barsotti in cio’ sta la vittoria di Cristo! L’apparente sconfitta diventa vittoria:


7 Le fu permesso (da Dio) di far guerra contro i santi (gli eletti) e di vincerli; le fu dato potere sopra ogni stirpe, popolo, lingua e nazione.

C’e’ la sopraffazione dell’anticristo! La chiesa deve rivivere il sacrificio di Cristo! Tutto cio’ serve per distinguere i giusti (gli eletti) dai malvagi. Gli eletti si distinguono nella battaglia. Biguzzi: solo apparente potere smisurato.


8 L’adorarono tutti gli abitanti della terra, il cui nome non è
scritto fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita
dell’Agnello immolato.

Tutti i kateikuntas adoreranno il falso Dio. A noi viene chiesto soltanto:

  1. iupomene (la perseveranza) 2. Pistis (la fede) 3. la sofia (la sapienza interiore)
  2. Ric:katemenos=Dio Padre


9 Chi ha orecchi, ascolti:

10 Colui che deve andare in prigionia, andrà in prigionia;
colui che deve essere ucciso di spada di spada sia ucciso.
In questo sta la costanza e la fede dei santi.

E’ il mondo antidivino: arriva l’anti Spirito Santo che ha lo scopo di convincere gli uomini (come al contrario lo Spirito Santo), sembrano agnelli (come i seguaci di Bergoglio).parole ripetute: terion=bestia, adorare=


11Vidi poi salire dalla terra un’altra bestia, che aveva due
corna, simili a quelle di un agnello, che però parlava come un
drago.

pantera=agguato; pantera nera= potere della notte; zampe d’orso=ferocia

12Essa esercita tutto il potere della prima bestia in sua
presenza e costringe la terra e i suoi abitanti ad adorare la prima
bestia, la cui ferita mortale era guarita.

13Operava grandi prodigi, fino a fare scendere fuoco dal
cielo sulla terra davanti agli uomini.

14Per mezzo di questi prodigi, che le era permesso di
compiere in presenza della bestia, sedusse gli abitanti della terra
dicendo loro di erigere una statua alla bestia che era stata ferita
dalla spada ma si era riavuta.

Idolatria: vitello d’oro

15Le fu anche concesso di animare la statua della bestia sicché quella
statua perfino parlasse e potesse far mettere a morte tutti coloro
che non adorassero la statua della bestia.

Ecatombe degli eletti

16Faceva sì che tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e
schiavi ricevessero un marchio sulla mano destra e sulla fronte;

il marchio della bestia (o sulla mano destra o sulla fronte). Occorre la sofia per difendersi


17e che nessuno potesse comprare o vendere senza avere tale
marchio, cioè il nome della bestia o il numero del suo nome.

18Qui sta la sapienza (σοφία). Chi ha intelligenza calcoli il numero
della bestia: essa rappresenta un nome d’uomo. E tal cifra è
seicentosessantasei.

18 Ὧδε ἡ σοφία ἐστίν· ὁ ἔχων νοῦν ψηφισάτω τὸν ἀριθμὸν
τοῦ θηρίου, ἀριθμὸς γὰρ ἀνθρώπου ἐστίν· καὶ ὁ ἀριθμὸς αὐτοῦ ἑξακόσιοι ἑξήκοντα ἕξ.

888 pienezza di Cristo

666 pienezza di satana

enikesen oleon = ha vinto il Leone (il Signore)

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VANGELO DI OGGI 28 GENNAIO 2021

Luc 12:32-34
In illo témpore: Dixit Iesus discípulis suis: Nolíte timére, pusíllus grex, quia complácuit Patri vestro dare vobis regnum. Véndite quæ possidétis, et date eleemósynam. Fácite vobis sácculos, qui non veteráscunt, thesáurum non deficiéntem in cœlis: quo fur non apprópiat, neque tínea corrúmpit. Ubi enim thesáurus vester est, ibi et cor vestrum erit.

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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

Curriculum vitae Prof. Massimo Tessarotto


Department of Mathematics and Geosciences, University of Trieste, Italy and Institute of Physics, Faculty of Philosophy and Science, Silesian University in Opava, Czech Republic

Massimo Tessarotto (born April 13, 1946) is an Italian mathematical physicist who has worked in Italy (Department of Mathematics and Geosciences, University of Trieste, Italy), United States (collaboration with Princeton Plasma Physics Laboratory, Princeton University, NJ, USA) and the Czech Republic (Institute of Physics, Faculty of Philosophy and Science, Silesian University in Opava, Opava, Czech Republic).


1 MAIN CONTRIBUTIONS
1 – Kinetic theory of collisional transport in axisymmetric laboratory plasmas
In 1982, 1987 and 1991 Massimo Tessarotto, Peter J. Catto, Ira B. Berstein and Rosce B. White introduced a perturbative-variational theory of collisional transport theory allowing for equilibrium toroidal differential rotation. As shown in 2012 by Claudio Cremaschini and Massimo Tessarotto the theory can be generalized to more general kinetic equilibria.
2 – Theory of kinetic stability of axisymmetric kinetic equilibria
In 1993-1997 Lin-Jin Zheng and Massimo Tessarotto investigated in a series of papers the kinetic stability of electrostatic and electromagnetic
perturbations in rotating toroidal magnetoplasmas. In 2012 Claudio Cremaschini and Massimo Tessarotto demonstrated that strongly magnatized collisionless kinetic equilibria can be absolutely stable with respect to axisymmetric
EM perturbations, including in particular the well-kwon MRI instability.
3 – Kinetic equilibria in axisymmetric accretion-disk plasmas.
In 2010-2013 Claudio Cremaschini, Massimo Tessarotto, together with John C.Muller and Zdenek Stuchlik investigated the conditions of existence of kinetic equilibria accretion-disk plasmas.
4 – Theory of the EM radiation -reaction. Main contribution is the discovery of an exact equation for the EM radiation-reaction problem In 2011 Claudio Cremaschini and Massimo Tessarotto pointed out the exact special-relativistic equation for a Lorentzian charged particle (point particle with Önite-size spherical-shell charge distribution) subject to the action of its EM self force. The equation overcomes the conceptual di¢ culties met by the so called LAD (Lorentz, Abraham, Dirac) equation as well as the so-called LL (Landau-Lifschit) approximation and a§ords the exact treatment of the specialrelativistic dynamics of a Lorentzian particle. In particular, unlike the LAD and LL equations the new equation admits an Hamiltonian formulation.

5 – Discovery of the Master kinetic equation for smooth hard spheres systems
Based on an axiomatic formulation of statistical mechanics for hard-sphere systems, in 2014 Massimo Tessarotto and Claudio Cremaschini pointed out an exact, i.e., non-asymptotic, kinetic statistical equation which holds for finite systems of finite-size hard-spheres subject to instantaneous binary or multiple elastic collisions. The new equation is today considered a candidate for a thekinetic description of granular áuids with applications to theoretical, ambient and industrial áuid dynamics.
6 – Formulation of the theory of covariant quantum gravity (CQG-theory)
In a series of papers (2015-2021) Claudio Cremaschini and Massimo Tessarotto have formulated a new manifestly-covariant theory of quantum gravity. CQGtheory has been shown to admit in vacuum a discrete spectrum of eigenvalues for the graviton mass. The theory is susceptible to wide range of possible applications in quantum gravity and cosmology.

2 RECENT SELECTED PUBLICATIONS

  1. M. Tessarotto and C. Cremaschini, Generalized Lagrangian Path Approach to Manifestly-Covariant Quantum Gravity Theory, Entropy 2018, 20(3), 205; doi:10.3390/e20030205.
  2. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Hamiltonian approach to GRó Part 1: Covariant theory of classical gravity. Eur. Phys. J. C 2017, 77, 329. 10.
  3. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Hamiltonian approach to GRó Part 2: Covariant theory of quantum gravity. Eur. Phys. J. C 2017, 77, 330. 11.
  4. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Quantum-Wave Equation and Heisenberg inequalities of covariant quantum gravity. Entropy 2017, 19, 339.
  5. M. Tessarotto and C. Cremaschini, Theory of Nonlocal Point Transformations in General Relativity. Adv. Math. Phys. 2016, 2016, 9619326.
  6. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Quantum theory of extended particle
    dynamics in the presence of EM radiation-reaction. Eur. Phys. J. Plus 2015,
    130, 166. 7.
  7. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Synchronous Lagrangian variational principles in general relativity. Eur. Phys. J. Plus 2015, 130, 123. 8.
  8. Cremaschini, C.; Tessarotto, M. Manifest covariant Hamiltonian theory of general relativity. Appl. Phys. Res. 2016, 8, 2.
  9. Tessarotto, M.; Cremaschini, C. Generalized Lagrangian-path representation of non-relativistic quantum mechanics. Found. Phys. 2016, 46, 1022.
  10. Tessarotto, M.; Mond, M.; Batic, D. Hamiltonian structure of the Schrodinger classical dynamical system. Found. Phys. 2016, 46, 1127.
  11. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Hamilton-Jacobi theory for the
    EM radiation-reaction problem, The European Physical Journal Plus 129, 247 (2014).
  12. M. Tessarotto and C. Cremaschini, ModiÖed BBGKY hierarchy for the hard-sphere system, The European Physical Journal Plus 129, 243 (2014).
  13. M. Tessarotto and C. Cremaschini, The Master kinetic equation for
  14. the statistical treatment of the Boltzmann-Sinai classical dynamical system, The European Physical Journal Plus 129, 243 (2014).
  15. C. Cremaschini, M. Tessarotto and Z. Stuchlik, Covariant formulation of spatially non-symmetric kinetic equilibria in magnetized astrophysical plasmas, Physics of Plasmas 21, 052901 (2014).
  16. M. Tessarotto and C. Cremaschini, First-principle proof of the modified collision boundary conditions for the hardsphere system, Physics Letters A 378, 1760 (2014).
  17. C. Cremaschini, M. Tessarotto and Z. Stuchlik, Kinetic equilibria ofrelativistic collisionless plasmas in the presence of nonstationary electromagnetic fields, Physics of Plasmas 21, 032902 (2014).
  18. C. Cremaschini, Z. Stuchlik and M. Tessarotto, Collisionless energyindependent kinetic equilibria in axisymmetric magnetized plasmas. Physical Review E 88, 033105 (2013).
  19. M. Tessarotto and C. Cremaschini ìAb initioîconstruction of the 2-point velocity-di§erence PDF for incompressible Navier-Stokes áuids, The European Physical Journal Plus 128, 84 (2013).
  20. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Symmetry properties of the exactEM radiation-reaction equation for classical extended particles and antiparticles, International Journal of Modern Physics A 28, 1350086 (2013).
  21. C. Cremaschini, Z. Stuchlik and M. Tessarotto, Kinetic theory of quasistationary collisionless axisymmetric plasmas in the presence of strong rotation phenomena, Physics of Plasmas 20, 052905 (2013).
  22. M. Tessarotto and C. Cremaschini, Mathematical properties of the NavierStokes dynamical system for incompressible Newtonian fluids, Physica A 392, 3962 (2013).
  23. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Statistical treatment of the electromagnetic radiation-reaction problem: Evaluation of the relativistic BoltzmannShannon entropy, Physical Review E 87, 032107 (2013).
  24. Massimo Tessarotto, Claudio Cremaschini and Marco Tessarotto, Onthe conditions of validity of the Boltzmann equation and Boltzmann H-theorem, The European Physical Journal Plus 128, 32 (2013).
  25. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Theory of spatially non-symmetric kinetic equilibria for collisionless plasmas, Physics of Plasmas 20, 012901 (2013).
  26. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Collisionless kinetic regimes forquasi-stationary axisymmetric accretion disc plasmas. Physics of Plasmas 19, 082905 (2012).
  27. C. Cremaschini and M. Tessarotto Addendum to: Hamiltonian structure of classical N-body systems of Önite-size particles subject to EM interactions, The European Physical Journal Plus 127, 103 (2012).
  28. Massimo Tessarotto, C. Asci, C. Cremaschini, A. Soranzo, Marco Tessarotto and G. Tironi, Lagrangian dynamics of thermal tracer particles in NavierStokes áuids, The European hysical Journal Plus 127, 36 (2012).
  29. C. Cremaschini, M. Tessarotto and J. C. Miller, Absolute stability of axisymmetric perturbations in strongly-magnetized collisionless axisymmetric accretion disk plasmas, Physical Review Letters 108, 101101 (2012).
  30. C. Cremaschini, M. Tessarotto and J. C. Miller, Diamagnetic drivenkinetic dynamos in collisionless astrophysical plasmas, Magnetohydrodynamics 48, N. 1, pp. 3-13 (2012).
  31. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Hamiltonian structure of classicalN-body systems of Önite-size particles subject to EM interactions,The European Physical Journal Plus 127, 4 (2012).
  32. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Kinetic description of rotating Tokamak plasmas with anisotropic temperatures in the collisionless regime, Physics of Plasmas 18, 112502 (2011).
  33. C. Cremaschini and M. Tessarotto, Hamiltonian formulation for the classical EM radiation-reaction problem: Application to the kinetic theory for relativistic collisionless plasmas,The European Physical Journal Plus 126, 63 (2011).
  34. C. Cremaschini and M. Tessarotto Exact solution of the EM radiationreaction problem for classical Önite-size and Lorentzian charged particles, The European Physical Journal Plus 126, 42 (2011).
  35. C. Cremaschini, J. C. Miller and M. Tessarotto, Kinetic description of quasi-stationary axisymmetric collisionless accretion disk plasmas with arbitrary magnetic field configurations, Physics of Plasmas 18, 062901 (2011).
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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

SAN TOMMASO D’AQUINO SPIEGATO DA BENEDETTO XVI

PPBXVI Benedetto XVI, 28 GENNAIO 2021

Cari fratelli e sorelle,

dopo alcune catechesi sul sacerdozio e i miei ultimi viaggi, ritorniamo oggi al nostro tema principale, alla meditazione cioè di alcuni grandi pensatori del Medio Evo. Avevamo visto ultimamente la grande figura di san Bonaventura, francescano, e oggi vorrei parlare di colui che la Chiesa chiama il Doctor communis: cioè san Tommaso d’Aquino. Il mio venerato Predecessore, il Papa Giovanni Paolo II, nella sua Enciclica Fides et ratio ha ricordato che san Tommaso “è sempre stato proposto dalla Chiesa come maestro di pensiero e modello del retto modo di fare teologia” (n. 43). Non sorprende che, dopo sant’Agostino, tra gli scrittori ecclesiastici menzionati nel Catechismo della Chiesa Cattolica, san Tommaso venga citato più di ogni altro, per ben sessantuno volte! Egli è stato chiamato anche il Doctor Angelicus, forse per le sue virtù, in particolare la sublimità del pensiero e la purezza della vita.

Tommaso nacque tra il 1224 e il 1225 nel castello che la sua famiglia, nobile e facoltosa, possedeva a Roccasecca, nei pressi di Aquino, vicino alla celebre abbazia di Montecassino, dove fu inviato dai genitori per ricevere i primi elementi della sua istruzione. Qualche anno dopo si trasferì nella capitale del Regno di Sicilia, Napoli, dove Federico II aveva fondato una prestigiosa Università. In essa veniva insegnato, senza le limitazioni vigenti altrove, il pensiero del filosofo greco Aristotele, al quale il giovane Tommaso venne introdotto, e di cui intuì subito il grande valore. Ma soprattutto, in quegli anni trascorsi a Napoli, nacque la sua vocazione domenicana. Tommaso fu infatti attratto dall’ideale dell’Ordine fondato non molti anni prima da san Domenico. Tuttavia, quando rivestì l’abito domenicano, la sua famiglia si oppose a questa scelta, ed egli fu costretto a lasciare il convento e a trascorrere qualche tempo in famiglia.

Nel 1245, ormai maggiorenne, poté riprendere il suo cammino di risposta alla chiamata di Dio. Fu inviato a Parigi per studiare teologia sotto la guida di un altro santo, Alberto Magno, sul quale ho parlato recentemente. Alberto e Tommaso strinsero una vera e profonda amicizia e impararono a stimarsi e a volersi bene, al punto che Alberto volle che il suo discepolo lo seguisse anche a Colonia, dove egli era stato inviato dai Superiori dell’Ordine a fondare uno studio teologico. Tommaso prese allora contatto con tutte le opere di Aristotele e dei suoi commentatori arabi, che Alberto illustrava e spiegava.

In quel periodo, la cultura del mondo latino era stata profondamente stimolata dall’incontro con le opere di Aristotele, che erano rimaste ignote per molto tempo. Si trattava di scritti sulla natura della conoscenza, sulle scienze naturali, sulla metafisica, sull’anima e sull’etica, ricchi di informazioni e di intuizioni che apparivano valide e convincenti. Era tutta una visione completa del mondo sviluppata senza e prima di Cristo, con la pura ragione, e sembrava imporsi alla ragione come “la” visione stessa; era, quindi, un incredibile fascino per i giovani vedere e conoscere questa filosofia. Molti accolsero con entusiasmo, anzi con entusiasmo acritico, questo enorme bagaglio del sapere antico, che sembrava poter rinnovare vantaggiosamente la cultura, aprire totalmente nuovi orizzonti. Altri, però, temevano che il pensiero pagano di Aristotele fosse in opposizione alla fede cristiana, e si rifiutavano di studiarlo. Si incontrarono due culture: la cultura pre-cristiana di Aristotele, con la sua radicale razionalità, e la classica cultura cristiana. Certi ambienti erano condotti al rifiuto di Aristotele anche dalla presentazione che di tale filosofo era stata fatta dai commentatori arabi Avicenna e Averroè. Infatti, furono essi ad aver trasmesso al mondo latino la filosofia aristotelica. Per esempio, questi commentatori avevano insegnato che gli uomini non dispongono di un’intelligenza personale, ma che vi è un unico intelletto universale, una sostanza spirituale comune a tutti, che opera in tutti come “unica”: quindi una depersonalizzazione dell’uomo. Un altro punto discutibile veicolato dai commentatori arabi era quello secondo il quale il mondo è eterno come Dio. Si scatenarono comprensibilmente dispute a non finire nel mondo universitario e in quello ecclesiastico. La filosofia aristotelica si andava diffondendo addirittura tra la gente semplice.

Tommaso d’Aquino, alla scuola di Alberto Magno, svolse un’operazione di fondamentale importanza per la storia della filosofia e della teologia, direi per la storia della cultura: studiò a fondo Aristotele e i suoi interpreti, procurandosi nuove traduzioni latine dei testi originali in greco. Così non si appoggiava più solo ai commentatori arabi, ma poteva leggere personalmente i testi originali, e commentò gran parte delle opere aristoteliche, distinguendovi ciò che era valido da ciò che era dubbio o da rifiutare del tutto, mostrando la consonanza con i dati della Rivelazione cristiana e utilizzando largamente e acutamente il pensiero aristotelico nell’esposizione degli scritti teologici che compose. In definitiva, Tommaso d’Aquino mostrò che tra fede cristiana e ragione sussiste una naturale armonia. E questa è stata la grande opera di Tommaso, che in quel momento di scontro tra due culture – quel momento nel quale sembrava che la fede dovesse arrendersi davanti alla ragione – ha mostrato che esse vanno insieme, che quanto appariva ragione non compatibile con la fede non era ragione, e quanto appariva fede non era fede, in quanto opposta alla vera razionalità; così egli ha creato una nuova sintesi, che ha formato la cultura dei secoli seguenti.

Per le sue eccellenti doti intellettuali, Tommaso fu richiamato a Parigi come professore di teologia sulla cattedra domenicana. Qui iniziò anche la sua produzione letteraria, che proseguì fino alla morte, e che ha del prodigioso: commenti alla Sacra Scrittura, perché il professore di teologia era soprattutto interprete della Scrittura, commenti agli scritti di Aristotele, opere sistematiche poderose, tra cui eccelle la Summa Theologiae, trattati e discorsi su vari argomenti. Per la composizione dei suoi scritti, era coadiuvato da alcuni segretari, tra i quali il confratello Reginaldo di Piperno, che lo seguì fedelmente e al quale fu legato da fraterna e sincera amicizia, caratterizzata da una grande confidenza e fiducia. È questa una caratteristica dei santi: coltivano l’amicizia, perché essa è una delle manifestazioni più nobili del cuore umano e ha in sé qualche cosa di divino, come Tommaso stesso ha spiegato in alcune quaestiones della Summa Theologiae, in cui scrive: “La carità è l’amicizia dell’uomo con Dio principalmente, e con gli esseri che a Lui appartengono” (II, q. 23, a.1)

Non rimase a lungo e stabilmente a Parigi. Nel 1259 partecipò al Capitolo Generale dei Domenicani a Valenciennes dove fu membro di una commissione che stabilì il programma di studi nell’Ordine. Dal 1261 al 1265, poi, Tommaso era ad Orvieto. Il Pontefice Urbano IV, che nutriva per lui una grande stima, gli commissionò la composizione dei testi liturgici per la festa del Corpus Domini, che celebriamo domani, istituita in seguito al miracolo eucaristico di Bolsena. Tommaso ebbe un’anima squisitamente eucaristica. I bellissimi inni che la liturgia della Chiesa canta per celebrare il mistero della presenza reale del Corpo e del Sangue del Signore nell’Eucaristia sono attribuiti alla sua fede e alla sua sapienza teologica. Dal 1265 fino al 1268 Tommaso risiedette a Roma, dove, probabilmente, dirigeva uno Studium, cioè una Casa di studi dell’Ordine, e dove iniziò a scrivere la sua Summa Theologiae (cfr Jean-Pierre Torrell, Tommaso d’Aquino. L’uomo e il teologo, Casale Monf., 1994, pp. 118-184)

Nel 1269 fu richiamato a Parigi per un secondo ciclo di insegnamento. Gli studenti – si può capire – erano entusiasti delle sue lezioni. Un suo ex-allievo dichiarò che una grandissima moltitudine di studenti seguiva i corsi di Tommaso, tanto che le aule riuscivano a stento a contenerli e aggiungeva, con un’annotazione personale, che “ascoltarlo era per lui una felicità profonda”. L’interpretazione di Aristotele data da Tommaso non era accettata da tutti, ma persino i suoi avversari in campo accademico, come Goffredo di Fontaines, ad esempio, ammettevano che la dottrina di frate Tommaso era superiore ad altre per utilità e valore e serviva da correttivo a quelle di tutti gli altri dottori. Forse anche per sottrarlo alle vivaci discussioni in atto, i Superiori lo inviarono ancora una volta a Napoli, per essere a disposizione del re Carlo I, che intendeva riorganizzare gli studi universitari.

Oltre che allo studio e all’insegnamento, Tommaso si dedicò pure alla predicazione al popolo. E anche il popolo volentieri andava ad ascoltarlo. Direi che è veramente una grande grazia quando i teologi sanno parlare con semplicità e fervore ai fedeli. Il ministero della predicazione, d’altra parte, aiuta gli stessi studiosi di teologia a un sano realismo pastorale, e arricchisce di vivaci stimoli la loro ricerca.

Gli ultimi mesi della vita terrena di Tommaso restano circondati da un’atmosfera particolare, misteriosa direi. Nel dicembre del 1273 chiamò il suo amico e segretario Reginaldo per comunicargli la decisione di interrompere ogni lavoro, perché, durante la celebrazione della Messa, aveva compreso, in seguito a una rivelazione soprannaturale, che quanto aveva scritto fino ad allora era solo “un mucchio di paglia”. È un episodio misterioso, che ci aiuta a comprendere non solo l’umiltà personale di Tommaso, ma anche il fatto che tutto ciò che riusciamo a pensare e a dire sulla fede, per quanto elevato e puro, è infinitamente superato dalla grandezza e dalla bellezza di Dio, che ci sarà rivelata in pienezza nel Paradiso. Qualche mese dopo, sempre più assorto in una pensosa meditazione, Tommaso morì mentre era in viaggio verso Lione, dove si stava recando per prendere parte al Concilio Ecumenico indetto dal Papa Gregorio X. Si spense nell’Abbazia cistercense di Fossanova, dopo aver ricevuto il Viatico con sentimenti di grande pietà.

La vita e l’insegnamento di san Tommaso d’Aquino si potrebbero riassumere in un episodio tramandato dagli antichi biografi. Mentre il Santo, come suo solito, era in preghiera davanti al Crocifisso, al mattino presto nella Cappella di San Nicola, a Napoli, Domenico da Caserta, il sacrestano della chiesa, sentì svolgersi un dialogo. Tommaso chiedeva, preoccupato, se quanto aveva scritto sui misteri della fede cristiana era giusto. E il Crocifisso rispose: “Tu hai parlato bene di me, Tommaso. Quale sarà la tua ricompensa?”. E la risposta che Tommaso diede è quella che anche noi, amici e discepoli di Gesù, vorremmo sempre dirgli: “Nient’altro che Te, Signore!” (Ibid., p. 320)

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SEGNALAZIONE IMPORTANTISSIMA! ALTRO PASSO DELL’ANTICRISTO NEL SUO INUTILE (E DISPERATO) TENTATIVO DI CANCELLARE LA VERA FEDE!

Quasi “oscurata” la pagina in italiano del Catechismo sul sito vaticano. Perché?

Andrea Cionci, Quotidiano Libero, 27 gennaio 2021,

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ECCO I TEMPI SONO GIUNTI

2 Tim 4:1-8

Erit enim tempus, cum sanam doctrínam non sustinébunt, sed ad sua desidéria coacervábunt sibi magístros, pruriéntes áuribus, et a veritáte quidem audítuum avértent, ad tábulas autem converténtur. Tu vero vígila, in ómnibus labóra, opus fac Evangelístæ, ministérium tuum ímpie. Sóbrius esto. Ego enim iam delíbor, et tempus resolutiónis meæ instat. Bonum certámen certávi, cursum consummávi, fidem servávi. In réliquo repósita est mihi coróna iustítiæ, quam reddet mihi Dóminus in illa die, iustus iudex: non solum autem mihi, sed et iis, qui díligunt advéntum eius.