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Apocalisse

La causa dell’affondamento del Kursk (un errore tecnico incredibile)

I resti del Kursk nel cantiere di demolizione

La causa dell’affondamento del sommergibile K-141 Kursk (2 agosto 2000) e’ incredibile. Si tratta di una serie di assurdi errori compiuti da parte dei tecnici Russi (1,2).

Durante la prima missione di addestramento il Kursk ospitava 10 siluri da addestramento e tecnicamente “a salve”, quindi senza la consueta carica esplosiva da 450 kg. E in effetti nessuno dei 10 siluri conteneva l’esplosivo. Questo quantomeno sulla carta. Già perché, in realtà quei siluri, per abbassare i costi, erano stati caricati con un monopropellente molto economico ma anche molto pericoloso: perossido d’idrogeno a concentrazione maggiore dell’85%, forse anche del 95%! Molti non sanno che il perossido d’idrogeno (quasi) anidro è un esplosivo vero e proprio che, se scaldato sopra gli 80 gradi e/o se viene a contatto con un catalizzatore (solitamente metalli) si decompone in acqua e ossigeno con estrema violenza, e può detonare a oltre 6.000 m/s.

I tecnici russi sottovalutarono enormemente il potenziale esplosivo del perossido d’idrogeno concentrato, che alla fine è saltato in aria a causa di una perdita da una crepa in uno dei siluri. La prima detonazione, registrata perfino dai sismografi, scatenò l’inferno, e dopo 2 minuti esplosero anche altri 6–7 siluri in rapida successione.

Quel giorno morirono 118 persone, ovvero il 100% dell’aquipaggio del Kursk.
LA CONCLUSIONE: INCREDIBILE INCOMPETENZA E IMPREPARAZIONE DA PARTE DELLA MARINA RUSSA.

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[1] https://en.topwar.ru/14155-gibel-kurska-tayny-bolshe-net.html
[2] Kursk submarine disaster – Wikipedia, https://en.m.wikipedia.org/wiki/Kursk_submarine_disaster