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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

PREGHIERE EUCARISTICHE

Nel nuovo Messale (edito in italiano nel 1973), oltre al “venerabile” canone romano, diventato “preghiera eucaristica I”, ci sono altre tre preghiere eucaristiche (II, III e IV): queste quattro hanno validità universale.

Preghiera eucaristicaI (Messale di Giovanni XXIII)

Qui pridie quam pateretur, accepit panem in sanctas ac venerabiles manus suas, et elevatis oculis in caelum ad te Deum Patrem suum omnipotentem, tibi gratias agens, benedixit, fregit, deditque discipulis suis, dicens: Accipite, et manducate ex hoc omnes.

Hoc est enim Corpus meum.

Simili modo postquam cenatum est, accipiens et hunc praeclarum calicem in sanctas ac venerabiles manus suas: tibi gratias agens, benedixit, deditque discipulis suis, dicens: Accipite, et bibite ex eo omnes.

Hic est enim Calix Sanguinis mei,
novi et aeterni testamenti:
mysterium fidei:
qui pro vobis et pro multis effundetur
in remissionem peccatorum.

Haec quotiescumque feceritis, in mei memoriam facietis.

preghiere eucaristica II – Prefazio[2]

C.: Il Signore sia con voi.

A.: E con il tuo spirito.

C.: In alto i nostri cuori.

A.: Sono rivolti al Signore.

C.: Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.

A.: È cosa buona e giusta.

È veramente cosa buona e giusta, nostro dovere e fonte di salvezza,

rendere grazie sempre e in ogni luogo a te, Padre santo,

per Gesù Cristo, tuo amatissimo Figlio.

Egli è la tua Parola vivente, per mezzo di lui hai creato tutte le cose,

e lo hai mandato a noi salvatore e redentore, fatto uomo per opera dello Spirito Santo

e nato dalla Vergine Maria. Per compiere la tua volontà e acquistarti un popolo santo,

egli nell’ora della passione stese le braccia sulla croce, morendo distrusse la morte

e proclamò la risurrezione.

Per questo mistero di salvezza, uniti agli angeli e ai santi, cantiamo a una sola voce la tua gloria:

Santo

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna nell’alto dei cieli.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna nell’alto dei cieli.

Epíclesi consacratoria

Veramente santo sei tu, o Padre, fonte di ogni santità.

Ti preghiamo: santifica questi doni con la rugiada del tuo Spirito

perché diventino per noi il corpo e † il sangue del Signore nostro Gesù Cristo

Racconto dell’Istituzione

Egli, consegnandosi volontariamente alla passione, prese il pane, rese grazie,

lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

“Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio Corpo

offerto in sacrificio per voi.”

Allo stesso modo, dopo aver cenato,

prese il calice, di nuovo ti rese grazie, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

“Prendete e bevetene tutti, questo è il calice del mio Sangue

per la nuova ed eterna alleanza versato per voi e per tutti

in remissione dei peccati. Fate questo in memoria di me.”

Mistero della fede.

Acclamazione

Annunciamo la tua morte, Signore, proclamiamo la tua risurrezione,

nell’attesa della tua venuta.

Anàmnesi

Celebrando il memoriale della morte e risurrezione del tuo Figlio,

ti offriamo, Padre, il pane della vita e il calice della salvezza,

e ti rendiamo grazie perché ci hai resi degni di stare alla tua presenza

a compiere il servizio sacerdotale.

Ti preghiamo umilmente: per la comunione al corpo e al sangue di Cristo

lo Spirito Santo ci riunisca in un solo corpo.

Ricordati, Padre, della tua Chiesa diffusa su tutta la terra:

rendila perfetta nell’amore in unione con il nostro Papa N.,

il nostro Vescovo N., i presbiteri e i diaconi.

Memento per i morti

Ricordati anche dei nostri fratelli e sorelle, che si sono addormentati

nella speranza della risurrezione e, nella tua misericordia, di tutti i defunti:

ammettili alla luce del tuo volto.

Di noi tutti abbi misericordia: donaci di aver parte alla vita eterna,

insieme con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio, san Giuseppe suo sposo,

gli apostoli, [san N…] e tutti i santi, che in ogni tempo ti furono graditi:

e in Gesù Cristo tuo Figlio canteremo la tua lode e la tua gloria.

Dossologia

Per Cristo, con Cristo e in Cristo, a te, Dio, Padre onnipotente,

nell’unità dello Spirito Santo, ogni onore e gloria, per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

Preghiera eucaristica  III – Santo

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna nell’alto dei cieli.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna nell’alto dei cieli.

Epíclesi consacratoria

Veramente santo sei tu, o Padre,

ed è giusto che ogni creatura ti lodi.

Per mezzo del tuo Figlio,

il Signore nostro Gesù Cristo,

nella potenza dello Spirito Santo

fai vivere e santifichi l’universo,

e continui a radunare intorno a te un popolo,

che, dall’oriente all’occidente,

offra al tuo nome il sacrificio perfetto.

Ti preghiamo umilmente:

santifica e consacra con il tuo Spirito

i doni che ti abbiamo presentato

perché diventino il corpo e + il sangue del tuo Figlio,

il Signore nostro Gesù Cristo,

Racconto dell’Istituzione

Egli, nella notte in cui veniva tradito,

prese il pane, ti rese grazie con la preghiera di benedizione,

lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:

“Prendete, e mangiatene tutti:

questo è il mio Corpo

offerto in sacrificio per voi.”

Allo stesso modo, dopo avere cenato,

prese il calice,

ti rese grazie con la preghiera di benedizione,

lo diede ai suoi discepoli, e disse:

“Prendete, e bevetene tutti:

questo è il calice del mio Sangue

per la nuova ed eterna alleanza,

versato per voi e per tutti

in remissione dei peccati.

Fate questo in memoria di me.”

Acclamazione

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte, Signore,

proclamiamo la tua risurrezione,

nell’attesa della tua venuta.

Anàmnesi

Celebrando il memoriale

della passione redentrice del tuo Figlio,

gloriosamente risorto e asceso al cielo,

della sua mirabile risurrezione

e ascensione al cielo, nell’attesa della sua venuta nella glora,

ti offriamo, o Padre, in rendimento di grazie,

questo sacrificio vivo e santo.

Guarda con amore

e riconosci nell’offerta della tua Chiesa,

la vittima immolata per la nostra redenzione;

e a noi che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio,

dona la pienezza dello Spirito Santo

perché diventiamo, in Cristo, un solo corpo e un solo spirito.

Lo Spirito Santo faccia di noi

un’offerta perenne a te gradita,

perché possiamo ottenere il regno promesso insieme con i tuoi eletti

con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,

con i tuoi santi apostoli, i gloriosi martiri,

e tutti i santi, nostri intercessori presso di te.

Ti preghiamo, o Padre,

questo sacrificio della nostra riconciliazione

doni pace e salvezza al mondo intero.

Conferma nella fede e nell’amore

la tua Chiesa pellegrina sulla terra:

il tuo servo e nostro Papa N., il nostro Vescovo N.,

l’ordine episcopale, i presbiteri, i diaconi

e il popolo che tu hai redento.

Ascolta la preghiera di questa famiglia,

che hai convocato alla tua presenza.

Ricongiungi a te, padre misericordioso,

tutti i tuoi figli ovunque dispersi.

Memento per i morti

Accogli nel tuo regno i nostri fratelli e sorelle defunti,

e tutti coloro che, in pace con te, hanno lasciato questo mondo;

concedi anche a noi di ritrovarci insieme

a godere per sempre della tua gloria,

in Cristo, nostro Signore,

per mezzo del quale tu, o Dio, doni al mondo ogni bene.

Dossologia

Per Cristo, con Cristo e in Cristo,

a te, Dio Padre onnipotente,

nell’unita dello Spirito Santo,

ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

Prefazio[modifica | modifica wikitesto]

Il Signore sia con voi.

E con il tuo spirito.

In alto i nostri cuori.

Sono rivolti al Signore.

Rendiamo grazie al Signore, nostro Dio.

È cosa buona e giusta.

È veramente giusto renderti grazie,

è bello cantare la tua gloria,

Padre santo, unico Dio vivo e vero:

prima del tempo e in eterno tu sei,

nel tuo regno di luce infinita.

Tu solo sei buono e fonte della vita,

e hai dato origine all’universo,

per effondere il tuo amore su tutte le creature

e allietarle con gli splendori della tua luce.

Schiere innumerevoli di angeli

stanno davanti a te per servirti,

contemplano la gloria del tuo volto,

e giorno e notte cantano la tua lode.

Insieme con loro anche noi,

fatti voce di ogni creatura, esultanti cantiamo:

Santo, Santo, Santo il Signore Dio dell’universo.

I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.

Osanna nell’alto dei cieli.

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

Osanna nell’alto dei cieli.

Preghiera eucaristica IV

Noi ti lodiamo, Padre santo, per la tua grandezza:

tu hai fatto ogni cosa con sapienza e amore.

A tua immagine hai formato l’uomo,

alle sue mani operose hai affidato l’universo

perché nell’obbedienza a te, suo creatore,

esercitasse il dominio su tutto il creato.

E quando, per la sua disobbedienza,

l’uomo perse la tua amicizia,

tu non l’hai abbandonato in potere della morte,

ma nella tua misericordia a tutti sei venuto incontro,

perché coloro che ti cercano ti possano trovare.

Molte volte hai offerto agli uomini la tua alleanza,

e per mezzo dei profeti

hai insegnato a sperare nella salvezza.

Padre santo,

hai tanto amato il mondo da mandare a noi,

nella pienezza dei tempi,

il tuo unico Figlio come salvatore.

Egli si è fatto uomo per opera dello Spirito Santo

ed è nato dalla Vergine Maria;

ha condiviso in tutto, eccetto il peccato,

la nostra condizione umana.

Ai poveri annunziò il vangelo di salvezza,

la libertà ai prigionieri,

agli afflitti la gioia.

Per attuare il tuo disegno di redenzione

si consegnò volontariamente alla morte,

e risorgendo distrusse la morte e rinnovò la vita.

E perché non viviamo più per noi stessi

ma per Lui che è morto e risorto per noi,

ha mandato, o Padre, lo Spirito Santo,

primo dono ai credenti,

a perfezionare la sua opera nel mondo

e compiere ogni santificazione.

Ora ti preghiamo, Padre:

lo Spirito Santo santifichi questi doni

perché diventino il Corpo e il Sangue

di Gesù Cristo, nostro Signore,

nella celebrazione di questo grande mistero,

che ci ha lasciato in segno di eterna alleanza.

Egli, venuta l’ora d’essere glorificato da Te, Padre santo,

avendo amato i suoi che erano nel mondo,

li amò sino alla fine; e mentre cenava con loro,

prese il pane e rese grazie, lo spezzò,

lo diede ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e mangiatene tutti:

questo è il mio Corpo

offerto in sacrificio per voi.

Allo stesso modo,

prese il calice del vino e rese grazie,

lo diede ai suoi discepoli, e disse:

Prendete, e bevetene tutti:

questo è il calice del mio Sangue

per la nuova ed eterna alleanza,

versato per voi e per tutti

in remissione dei peccati.

Fate questo in memoria di me.

Mistero della fede.

Annunziamo la tua morte, Signore,

proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta.

Oppure:

Ogni volta che mangiamo di questo pane

e beviamo a questo calice,

annunziamo la tua morte, Signore,

nell’attesa della tua venuta.

Oppure: Tu ci hai redenti con la tua croce e la tua risurrezione:

salvaci, o Salvatore del mondo.

In questo memoriale della nostra redenzione

celebriamo, Padre, la morte di Cristo,

la sua discesa agli inferi,

proclamiamo la sua risurrezione e ascensione al cielo,

dove siede alla tua destra;

e, in attesa della sua venuta nella gloria,

ti offriamo il suo Corpo e il suo Sangue,

sacrificio a te gradito, per la salvezza del mondo.

Guarda con amore, o Dio,

la vittima che Tu stesso hai preparato per la tua Chiesa;

e a tutti coloro che mangeranno di quest’unico pane

e berranno di quest’unico calice,

concedi che, riuniti in un solo corpo dallo Spirito Santo,

diventino offerta viva in Cristo, a lode della tua gloria.

Ora, Padre, ricordati di tutti quelli

per i quali noi ti offriamo questo sacrificio:

del tuo servo e nostro Papa N.,

del nostro Vescovo N.,

del collegio episcopale,

di tutto il clero,

di coloro che si uniscono alla nostra offerta,

dei presenti e del tuo popolo

e di tutti gli uomini che ti cercano con cuore sincero.

Ricordati anche dei nostri fratelli

che sono morti nella pace del tuo Cristo,

e di tutti i defunti, dei quali tu solo hai conosciuto la fede.

Padre misericordioso concedi a noi, tuoi figli,

di ottenere con la beata Maria Vergine e Madre di Dio,

con San Giuseppe, suo sposo,

con gli apostoli e i santi, l’eredità eterna del tuo regno,

dove con tutte le creature,

liberate dalla corruzione del peccato e della morte,

canteremo la tua gloria,

in Cristo nostro Signore,

per mezzo del quale Tu, o Dio,

doni al mondo ogni bene.

Per Cristo, con Cristo e in Cristo,

a te, Dio Padre onnipotente,

nell’unità dello Spirito Santo,

ogni onore e gloria per tutti i secoli dei secoli.

Amen.

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INTERVISTA SCANDALOSA DI BERGOGLIO PRO UNIONI CIVILI HOMO-SEX

Pope supports same-sex civil unions in ‘apocalyptically scandalous’ interview

By Michael Haynes

https://www.lifesitenews.com/news/pope-supports-same-sex-civil-unions-in-apocalyptically-scandalous-interview/

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Fri Sep 17, 2021 – 4:02 pm EDT

(LifeSiteNews) — In a new airplane interview Wednesday, Pope Francis once again expressed his support for same-sex civil unions, calling for laws to promote civil unions since “we are all equal.” Nevertheless, he ruled out marriage being opened up to same-sex “couples.”

“If they want to support a homosexual couple in life together, states have the possibility of civilly supporting them,” stated the pontiff in remarks translated differently by various news outlets.

The comments prompted concern among Catholics. Br. Martin Navarro Ob. S.A. warned that the Pope’s support for same-sex unions “is tacitly equating a same-sex union with a family.”

Marriage is an unchangeable sacrament, but homosexuals can have civil unions

Responding to a question from Stefano Maria Paci of Sky Tg 24, about the “recognition of homosexual marriages,” the 84-year-old pontiff first referenced marriage.

“Marriage is a sacrament, the Church has no power to change the sacraments as the Lord has instituted them,” he said.

However, while ruling out same-sex “marriage,” Pope Francis pointed to other ways in which same-sex relationships could be recognized. “There are laws that try to help the situations of many people who have a different sexual orientation,” he attested.

The full text of the interview, as provided by the National Catholic Register, is slightly longer than that given by Vatican News, and demonstrates greater papal support for same-sex unions from the Pope.

Noting how it is “important” to “help” people desiring same-sex unions, or “marriages,” while nevertheless refraining from “imposing things that by their nature do not enter in the Church,” Francis defended state support for same-sex unions.

“If they want to support a homosexual couple in life together, states have the possibility of civilly supporting them, of giving security through inheritance, health [insurance],” declared the Pope. “But the French have a law on this not only for homosexuals, but for all people who want to associate with each other [in a legally recognized relationship].”

Continuing his theme, Pope Francis hinted at support for same-sex unions, providing they did not take the form of sacramental marriage. “Marriage as a sacrament is clear, it is clear,” he stated.

“There are civil laws that provide if they want to associate, a law to have the health service, to have […] among them, these things are done,” he added. “Please do not make the Church deny her truth. Many, many people of homosexual orientation approach the Sacrament of Penance, they approach to ask priests for advice, the Church helps them to move forward in their lives. But the sacrament of marriage is something else.”

Noting how his words on the matter often create “confusion,” the Pope added that “we are all equal,” according to Crux. Vatican News reported he said “[t]hey are all equal brothers and sisters.”

EuroNews reported that the Pope had described same-sex civil unions as being “good and helpful to many,” however neither the Vatican’s nor NCR’s transcript of the in-flight interview contains this statement.

Pope Francis contradicting Church teaching

The Church, by way of the Congregation for the Doctrine of the Faith (CDF), already addressed the question of homosexuality and civil unions in a 1986 document “On the pastoral care of homosexual persons.”

“A person engaging in homosexual behaviour therefore acts immorally,” wrote the CDF, and any such activity is “contrary to the creative wisdom of God.”

“Christians who are homosexual are called, as all of us are, to a chaste life,” continued the CDF’s document, while noting that a “truly pastoral approach will appreciate the need for homosexual persons to avoid the near occasions of sin.”

The CDF’s 2003 document “Considerations regarding proposals to give legal recognition to unions between homosexual persons” repeated the Church’s strong condemnation of homosexual activity and homosexual unions, saying that “homosexual acts go against the natural moral law.”

Presenting numerous reasons to argue against the legal definition of homosexual unions, the CDF characterized any law in favor of same-sex unions as “contrary to right reason.”

Furthermore, “all Catholics are obliged to oppose the legal recognition of homosexual unions,” taught the CDF.

The Catholic Church teaches, moreover, that homosexual acts are “intrinsically disordered” and that respect for homosexuals “cannot lead in any way to approval of homosexual behaviour or to legal recognition of homosexual unions.”

He can find ‘something good in everything except Catholicism’

“The Holy Father has reiterated his approval for same-sex civil unions as he did a few months in a documentary,” Br. Martin Navarro of the Oblates of Saint Augustine told LifeSiteNews.

The Holy Father is in favor of providing members of same-sex civil unions the same civil liberties that are granted to married couples. These civil liberties are granted to married couples in order to provide for their spouse and children. In other words, to support a family, which is the nucleus of society. To be in favor of providing these same civil liberties to those who cannot form a family, or cannot provide the adequate environment necessary for the raising of children (as is the case of having two fathers or two mothers), is tacitly equating a same-sex union with a family. For the benefits that these civil liberties grant, those in same-sex unions can acquire them in the same ways as any other single person must.

John Horvat, vice president of the American Society for the Defense of Tradition, Family and Property, told LifeSiteNews that “homosexual civil unions are intrinsically evil and gravely sinful no matter the circumstances.”

“The unnatural sin of sodomy has always been condemned by the Church and this will never change because God and His Divine Law will never change,” continued Horvat. “It is apocalyptically scandalous and a great shame that the highest authority on earth, the Vicar of Christ, publicly endorses homosexual civil unions. It is indicative of our sinful times and why Our Lady warned us of a great chastisement in Fatima.”
Meanwhile, U.K. commentator and blogger Laurence England quipped: “He has the uncanny ability to find something good in everything except Catholicism.”

LGBT advocates welcome Pope’s comments

Following the interview, LGBT advocates were very public in their praise of the Pope’s support for civil unions.

Dissident Jesuit and pro-LGBT campaigner Fr. James Martin wrote on Twitter that the Pope was “again supporting civil unions.”

Meanwhile, pro-LGBT “Catholic” group New Ways Ministry praised how Francis had used “incontrovertible terms” in his “support for same-gender civil unions.”

“If there was any debate left over whether @Pontifex supports same-gender civil unions, it is settled. The pope clearly supports LGBTQ couples being legally protected,” tweeted the group.

Pro-LGBT and “sex worker” activist Denis Nzioka welcomed the papal comments, as “Pope Francis latest — and clearest support — for same sex civil unions.”

History of support for civil unions

The Pope’s comments are but the latest in a long history of support, of varying degrees of strength and clarity, for same-sex unions. Only last year, he voiced his support for the unions in the film Francesco, calling for “a civil union law.”

Bishop Athanasius Schneider of Kazakhstan pointed out how such an approach is no act of kindness toward persons with same-sex attraction; rather, it is an act of cruelty.

“[B]ecause these persons will be confirmed in mortal sin, they will be solidified in their interior psychological dichotomy, since their reason tells them that homosexual acts are against reason and against the explicit will of God, the Creator and Redeemer of men,” he explained.

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PRESTIGIOUS ITALIAN LABORATORY CONFIRMS GRAPHENE OXIDE IN THE DEATH VAXX

by Fr. Alexis Bugnolo, Source: https://www.fromrome.info/2021/09/18/prestigious-italian-laboratory-confirms-graphene-oxide-in-the-death-vaxx/#comment-26908 SEPTEMBER 18, 2021

In a scientific paper prepared by a prestigious Italian laboratory, it is demonstrated through an authoritative analysis, the finding of graphene in a sample of suspension in water of Comirnaty vaccine against COVID-19 virus of the lot PAA165994.

by Italian Senator Sara Cunial

Graphene is a material formed from carbon atoms arranged horizontally to form a structure one millionth of a millimeter thin. With the flexibility of plastic and the mechanical strength of diamond, for many, graphene is the gold of the future, the key to a new industrial revolution and possibly a “new society.”

But what is this UN-INDICATED substance doing in the Pfizer vaccine? I asked Minister Speranza about it through a question that you can read in full HERE.

Here you can read how the analysis that led to the detection were carried out (analysis of which I have become aware, and that I will not make public to protect the author. However, all sources – including the study – were vetted by the office of the inspection authority prior to publication of the question).

The sample was processed as follows:

  • dilution in sterile saline 0.9 percent (0.45 ml + 1.2 ml);
    fractionation by polarity: 1.2 ml of hexane + 120 ul of RDI sample;
    extraction of the hydrophilic phase;
    extraction and quantification of RNA in the sample;
    electron and optical microscopy of the aqueous phase.

Preliminary analysis, extraction and quantification of RNA in the sample was performed using the Invitrogen™ PureLink™ RNAMini Kit, NanoDrop™ 2000/2000c Spectrophotometer and Qubit 2.0 Fluorometer. The spectrum revealed the presence of a high amount of Rna or substances other than Rna with maximum uptake in the same region, with an estimated total of 747 ng/ul. Reduced graphene oxide (RGO) has absorption maxima at 270 nm, consistent with the spectrum obtained by Thema et al, 2013. Journal of Chemistry ID 150536. The minimal amount of RNA detected by QUBIT2.0 explains only a residual percentage of the total UV absorption of the sample.

Under JEM-2100 Plus Electron Microscope magnification, the same magnified region of the sample shows a sheet-like structure displaying an intricate array of long-range folds. The blades are arranged in lateral dimensions on micrometer length scales ranging from 100 nm to over 1,000 nm and compared to a literature image show a high resemblance to graphene images.

NOTIZIE ASDDIZIONALI

Michael Stephen

Contaminants Now Found in Pfizer Vaxx Near Tokyo & Osaka Less Than 3 Weeks After Japan Recalls 1.63 Million Doses of Contaminated Moderna.

https://www.japantimes.co.jp/news/2021/09/15/national/contaminants-pfizer-tokyo-osaka/

https://asia.nikkei.com/Spotlight/Coronavirus/COVID-vaccines/1.6m-Moderna-doses-withdrawn-in-Japan-over-contamination

https://www.elconfidencial.com/mundo/2021-08-26/japon-retira-por-contaminacion-1-630-000-vacunas-de-moderna-fabricadas-en-espana_3251874/

https://www.tellerreport.com/life/2021-08-26-coronavirus-spain-live-%7C-japan-recalls-1-63-million-moderna-vaccines-manufactured-in-spain-due-to-contamination.SJQr0o4-Y.html

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CRISTO E’ PRESENTE IN TUTTI I TABERNACOLI? RIVELAZIONE DI GIUDA ISCARIOTA SOTTO ESORCISMO

di Benedettoxvi, #BENEDETTOXVIBLOGWORDPRESS | URL: https://wp.me/p8kBc9-8HS

E: Di la verità, ciò che vuole dire la Madre di Dio, soltanto la verità!
G: …fin nel coro possiamo ballare, persino davanti al tabernacolo. Perchè non c’è più in ogni tabernacolo… Non voglio dire questo, non voglio dire (ringhia fortemente).
E: Di la verità, devi dirlo, Giuda Iscariota per ordine della Madre di Dio! Lucifero non deve disturbare.
G: Deplorano nel cielo, che la santa ostia non è più consacrata in ogni tabernacolo.
E- Perchè no? Dì la verità nel nome…!
G: Se il sacerdote non crede più alle parole della consacrazione e non ha l’intenzione di consacrare, ostia non viene consacrata. Allora è come pane comune come dicono i protestanti e le sètte. La maggior parte dei sacerdoti se ne “frega” anzi, perchè fa soltanto quello che ordina il popolo. Desidera di essere venerato nel suo modernismo e nella sua presunzione che gli dà alla testa (brontola).
E: DI la verità e soltanto la verità, tutto quello che devi dire per ordine della Madre di Dio! Giuda Iscariota!
G- Per QUELLI IN ALTO (mostra in alto) è il colmo della tristezza, che in questi casi la gente crede di ricevere Cristo nell’ostia… ed è soltanto pane comune. Infatti non è più Cristo. Dunque significa per loro una perdita di grazie, per conseguenza si allontanano dalla strada buona. Vengono ingannati persino dai loro propri sacerdoti.
E: Dì la verità Giuda Iscariota nel nome…!
G: Devo dire, ESSI nel cielo (mostra in alto) non lo amano… (s’impunta parlando) …non lo vedono volentieri quando si usa ostie brune. Esse sono permesse soltanto in caso di bisogno estremo. Normalmente è preferibile il pane bianco perchè Gesù è l’innocenza stessa (ha difficoltà di respirazione).
B: Continua a Parlare. Giuda Iscariota. Tutto quello che hai da dire per ordine della Madre di Dio lo devi dire adesso! Lucifero non deve in nessun caso disturbarti, deve andare all’inferno, dov’è il suo posto! Giuda Iscariota, continua a parlare nel nome…!
G: Se il Papa potesse andare sul suo podio, o uscire sul balcone dove suole tenere le sue allocuzioni e dire senza essere ostacolato quello che egli dovrebbe e vorrebbe dire, allora gli uomini ritornerebbero di nuovo. Allora si sarebbe ancora in tempo, ma appunto questo viene impedito. Se egli potesse soltanto ancora uscire una volta e dire ciò che vorrebbe, ma prima verrebbe… (ringhia).
E: Dì la verità per ordine della Madre di Dio, nel nome…!
G: Gli si mozzerebbero le parole appena cominciasse a parlare liberamente. Sa che non può muoversi. Vorrebbe poter morire in questa situazione. Sa però esattamente che deve perseverare fino alla fine. Egli deve sopportare il suo martirio come autentico discepolo della Croce di Cristo. Egli deve sopportate la Passione fino alla fine, che voglia o non voglia. Il Papa deve pigiare il torchio, che Gesù stesso ha pestato, non in quella misura, ma ugualmente… egli deve pestarlo.
E:
Continua a parlare Giuda Iscariota, e dire soltanto quello che la Madre di Dio ti ha ordinato di dire! Lucifero non deve disturbarti, deve lasciarti parlare nel nome…!
G: Ciò che il cielo ordina ai visionari, quello non lo si crede. Così pure ciò che LEI (mostra in alto) ordina ai visionari nel nome di Gesù Cristo o quando appare Gesù stesso, non viene creduto. Gesù e sua Madre hanno già detto a sufficienza, come ora tutto è “marcio” nella Chiesa, ma a loro volta i vescovi non lo credono tant’è vero, che i luoghi di pellegrinaggio, i nuovi o i recenti, non vengono neppure riconosciuti. Lourdes o Fatima ecc., questo lo si crede così alla leggera, ma anche qui non ci sono più quelle grazie, giacché i sacerdoti stessi non dicono più le messe giuste. Ci sono… (s’interrompe nel parlare).
E: Dì la verità per ordine della Madre di Dio! Lucifero.
G: Ci sono persino là certi sacerdoti, che vogliono dire In messa secondo la loro testa —si ha voglia di dire— e soppiantare gli altri sacerdoti. Fatima sta presto al primo posto e Lourdes sta presto…
E: Parla la verità per ordine della Madre di Dio! Lucifero non deve disturbarti e non impedirti di parlare!
G: …Lourdes non sta più molto indietro. Molti cattolici non vanno più a Lourdes, perchè trovano che sia diventato fuori moda di venerare la Madre di Dio o di intraprendere pellegrinaggi.
E: Per ordine della Madre di Dio continua a dire la verità, tutto quello che devi dire adesso, ciò che ti ordina di dire la Madre di Dio!
Benedettoxvi | 18 settembre 2021 alle 10:41 am

FONTE #BENEDETTOXVIBLOGWORDPRESS | URL: https://wp.me/p8kBc9-8HS

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https://europa.eu/european-union/contact/write-to-us_it

ECCO IL TESTO:

<< Come cittadino italiano ed europeo desidero segnalare le “gravissime violazioni” delle norme e dei trattati europei e dei diritti garantiti ad ogni cittadino non solo dalla Costituzione della nostra Repubblica ma ANCHE DALLE NORMATIVE UE, da parte del governo italiano nella questione Covid-19. Lo Stato italiano, col D.M. 23/7/2021 n’ 105 e 6/8/2021 n’ 111/2021, ha imposto l’obbligo di cosiddetto “Green pass” per usufruire di moltissime attività (vita sociale, come ristoranti, vita culturale , come mostre ed eventi, vita sportiva, come piscine e palestre), per spostarsi liberamente all’interno della nazione (Impedendo dal 1 settembre l’accesso ad aerei e treni intercity o Alta Velocità), ed Addirittura per esercitare il proprio diritto al lavoro per intere categorie ( insegnanti, sanitari) o per accedere a servizi previsti nella propria attività (servizio mensa) ed anche l’accesso presso le stesse strutture sanitarie; tale documento, rilasciato solo a chi si è sottoposto a vaccinazione (NON OBBLIGATORIA) o a tampone con esito negativo ma valido solo per 48 ore, costituisce una PALESE E GRAVISSIMA DISCRIMINAZIONE tra i cittadini, impedendo l’esercizio di basilari diritti e di libertà individuali a chi non ne è munito, in EVIDENTE CONTRASTO CON LA NORMATIVA EUROPEA, Laddove questa recita nel proprio Regolamento 2021/953 del Parlamento Europeo e del Comsiglio del 14 giugno 2021 “ È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino Anti Covid-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate, o HANNO SCELTO DI NON ESSERE VACCINATE”. Con la propria legislazione, invece, lo Stato Italiano sta discriminando i cittadini che hanno scelto di non vaccinarsi, conformemente ai principi sacrosanti e costituzionali di libertà di scelta nelle cure, imponendo loro una sorta di odioso ricatto, ad accettare un vaccino su cui illustri virologi e scienziati hanno espresso le loro notevoli perplessità, sia in ordine all’efficacia, all’opportunità e financo alla sicurezza. Chiedo pertanto che codesta spettabile Autorità stigmatizzi il comportamento del Governo italiano, aprendo contro lo stesso la PROCEDURA DI INFRAZIONE per inosservanza ai principi sanciti dalle normative europee, oltreché che instauri tutte quelle procedure necessarie contro queste gravissime violazioni. Con la massima fiducia nell’accoglimento di tale mia richiesta, porgo i miei ossequi.”
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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

DALL’OMELIA DI (FROM THE HOMILY BY ) DON ENRICO RONCAGLIA – 18 settembre 2021

BIBLE INSIGHTS - The Few Chosen Ones - Explorations United

DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (*)

Ricordiamo Giuseppe da Copertino (San Giuseppe da Cupertino). E’ stato un presbitero italiano, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Conventuali.

E’ ricordato per la sua fede, umilta’, pazienza e religiosita’ intensa, ma anche per i suoi carismi e doni di fede miracolosi. Sebbene semplice, divenne sacerdote.

Per quanto non avesse studiato teologia, aveva il carisma della fede e la sua sapienza teologica era straordinaria.

E’ la carita’ (e la pazienza in particolare) il dono prezioso! La carità, specialmente nelle piccole cose, è infatti paziente, la carità non è invidiosa, non si gonfia di orgoglio, non si muove ad ira, si compiace della verità (lungi quindi dal distorcerla con le menzogne!), tollera tutto, spera tutto. La carità non viene mai meno; mentre le profezie svaniranno, il dono delle lingue cesserà, la scienza diverrà inutile.

San Giuseppe da Cupertino, con il suo esempio luminoso, ci insegna il dono prezioso della carita’.

Sia lodato Gesu’ Cristo!

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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.

FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**)

We remember Giuseppe da Copertino (Saint Joseph from Cupertino). He was an Italian presbyter, belonging to the Order of Friars Minor Conventual.

He is remembered for his faith, humility, patience and intense religiosity, but also for his charisms and miraculous gifts of faith.

Although simple, he became a priest. Despite that he had not studied theology, he had the charisma of faith and his theological wisdom was extraordinary.

Charity (and patience in particular) is the precious gift!

In fact, charity, especially in small things, is patient, charity is not envious, does not swell with pride, does not move to anger, is pleased with the truth (hence far from distorting it with lies!), tolerates everything, hopes for everything.

Charity never fails; while the prophecies vanish, the gift of tongues will cease, science will become useless.

St. Joseph of Cupertino, with his luminous example, teaches us the precious gift of charity.

Praised be Jesus Christ!

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(**) This document is written in real time while the homily is taking place. I escuse myself for any possible misinterpretation of the words by Don Enrico.

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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

Multi enim sunt vocati, pauci vero eléct.

BIBLE INSIGHTS - The Few Chosen Ones - Explorations United

For many are called, but few are chosen.

ORARIO S.MESSA ALLE ORE 8.00 –18 settembre 2021 – S. Josephi de Cupertino Confessoris: S.Messa online di Don Enrico Roncaglia, su youtube channel:

https://www.youtube.com/channel/UCYYDj4O4e11cE7XNtngkoJA

e qui:

Testo completo liturgia in latino:

https://divinumofficium.com/cgi-bin/missa/missa.pl

Evangelium Matt 22:1-14
In illo témpore: Loquebátur Iesus princípibus sacerdótum et pharisæis in parábolis, dicens: Símile factum est regnum cœlórum hómini regi, qui fecit núptias fílio suo. Et misit servos suos vocáre invitátos ad núptias, et nolébant veníre. Iterum misit álios servos, dicens: Dícite invitátis: Ecce, prándium meum paravi, tauri mei et altília occísa sunt, et ómnia paráta: veníte ad núptias. Illi autem neglexérunt: et abiérunt, álius in villam suam, álius vero ad negotiatiónem suam: réliqui vero tenuérunt servos eius, et contuméliis afféctos occidérunt. Rex autem cum audísset, irátus est: et, missis exercítibus suis, pérdidit homicídas illos et civitátem illórum succéndit. Tunc ait servis suis: Núptiæ quidem parátæ sunt, sed, qui invitáti erant, non fuérunt digni. Ite ergo ad éxitus viárum et, quoscúmque invenéritis, vocáte ad núptias. Et egréssi servi eius in vias, congregavérunt omnes, quos invenérunt, malos et bonos: et implétæ sunt núptiæ discumbéntium. Intrávit autem rex, ut vidéret discumbéntes, et vidit ibi hóminem non vestítum veste nuptiáli. Et ait illi: Amice, quómodo huc intrásti non habens vestem nuptiálem? At ille obmútuit. Tunc dixit rex minístris: Ligátis mánibus et pédibus eius, míttite eum in ténebras exterióres: ibi erit fletus et stridor déntium. Multi enim sunt vocati, pauci vero eléct.

Gospel Matt 22:1-14
At that time, Jesus spoke to the chief priests and the Pharisees in parables, saying, The kingdom of heaven is like a king who made a marriage feast for his son. And he sent his servants to call in those invited to the marriage feast, but they would not come. Again he sent out other servants, saying, ‘Tell those who are invited, behold, I have prepared my dinner; my oxen and fatlings are killed, and everything is ready; come to the marriage feast.’ But they made light of it, and went off, one to his farm, and another to his business; and the rest laid hold of his servants, treated them shamefully, and killed them. But when the king heard of it, he was angry; and he sent his armies, destroyed those murderers, and burnt their city. Then he said to his servants, ‘The marriage feast indeed is ready, but those who were invited were not worthy; go therefore to the crossroads, and invite to the marriage feast whomever you shall find.’ And his servants went out into the roads, and gathered all whom they found, both good and bad; and the marriage feast was filled with guests. Now the king went in to see the guests, and he saw there a man who had not on a wedding garment. And he said to him, ‘Friend, how did you come in here without a wedding garment?’ But he was speechless. Then the king said to the attendants, ‘Bind his hands and feet and cast him forth into the darkness outside, where there will be the weeping and the gnashing of teeth.’ For many are called, but few are chosen.

DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (*)

Ricordiamo Giuseppe da Copertino (San Giuseppe da Cupertino). E’ stato un presbitero italiano, appartenente all’Ordine dei Frati Minori Conventuali. E’ ricordato per la sua fede, umilta’, pazienza e religiosita’ intensa, ma anche per i suoi carismi e doni di fede miracolosi. Sebbene semplice, divenne sacerdote. Per quanto non avesse studiato teologia, aveva il dono straordinario della conoscenza innata della fede.

E’ la carita’ (e la pazienza in particolare) il dono prezioso! La carità, specialmente nelle piccole cose, è infatti paziente, la carità non è invidiosa, non si gonfia di orgoglio, non si muove ad ira, si compiace della verità (lungi quindi dal distorcerla con le menzogne!), tollera tutto, spera tutto. La carità non viene mai meno; mentre le profezie svaniranno, il dono delle lingue cesserà, la scienza diverrà inutile.

San Giuseppe da Cupertino, con il suo esempio luminoso, ci insegna il dono prezioso della carita’.

Sia lodato Gesu’ Cristo!

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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.

FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**)

We remember Giuseppe da Copertino (Saint Joseph from Cupertino). He was an Italian presbyter, belonging to the Order of Friars Minor Conventual.

He is remembered for his faith, humility, patience and intense religiosity, but also for his charisms and miraculous gifts of faith.

Although simple, he became a priest. Despite that he had not studied theology, he had the extraordinary gift of innate knowledge of the faith.

Charity (and patience in particular) is the precious gift!

In fact, charity, especially in small things, is patient, charity is not envious, does not swell with pride, does not move to anger, is pleased with the truth (hence far from distorting it with lies!), tolerates everything, hopes for everything.

Charity never fails; while the prophecies vanish, the gift of tongues will cease, science will become useless.

St. Joseph of Cupertino, with his luminous example, teaches us the precious gift of charity.

Praised be Jesus Christ!

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(**) This document is written in real time while the homily is taking place. I escuse myself for any possible misinterpretation of the words by Don Enrico.

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Vaccini, il vescovo Schneider: “migliaia di cattolici hanno il coraggio di non gettare un pizzico di incenso a Cesare…”

IL VESCOVO KAZAKO: “VORREI INCORAGGIARE NELLE PROVE QUEI LAVORATORI CHE SONO COSTRETTI A SCEGLIERE TRA MANTENERE IL PROPRIO POSTO DI LAVORO E FARSI VACCINARE CONTRO IL COVID-19 O ESSERE LICENZIATI PER NON AVER FATTO IL VACCINO”

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Fonte: Angelica La Rosa https://www.informazionecattolica.it/2021/09/15/vaccini-il-vescovo-schneider-migliaia-di-cattolici-hanno-il-coraggio-di-non-gettare-un-pizzico-di-incenso-a-cesare/?fbclid=IwAR0k76IeaVPtsOdIG9fgqNd5k2KG_s8HybuaIVkA0omrkpO1IudCTdf0WD0&cli_action=1631884749.086

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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

LA STORIA FANTASTICA DI MAMMA ROSA: COME OPERA LA MADONNA CON I PIU’ PICCOLI TRA NOI

Beata Eurosia.jpg
Beata Eurosia Fabris Barban detta Mamma Rosa (n.
Quinto Vicentino
27 settembre 1866, m. Marola8 gennaio 1932) Fonte: https://it.wikipedia.org/wiki/Eurosia_Fabris_Barban

Un episodio della vita straordinaria di Eurosia Fabris Barban detta Mamma Rosa (beatificata da PPBXVI nel 2006).

SAN DAMIANO PIACENTINO : LE APPARIZIONI E LA SORGENTE MIRACOLOSA…di Benedettoxvi

Per nove anni, Rosa faceva la spola tra la sua casa e gli ospedali, perché le sue piaghe non si rimarginavano. Il 24 settembre 1961 si decise di rimandarla a casa raccomandandola alle cure della zia Adele. Umanamente parlando, era finita. Per colmo di sventura, Giuseppe, il marito, doveva essere operato per ernia. La cartella clinica di Mamma Rosa si trova all’ospedale di Piacenza.
Mamma Rosa, da cinque giorni, era ritornata dall’ospedale. Il 29 settembre 1961, festa di San Michele Arcangelo, sul mezzogiorno, una Donna sconosciuta entrò in casa Quattrini. Vestiva il costume della Regione: gonna e blusa di vari colori, un grembiule nero e, sul capo, un fazzoletto azzurro.La zia Adele dice che la Signora sconosciuta le chiese mille lire per offrire un cero alla cappella di Padre Pio poiché Padre Pio è alla distanza di circa ottocento chilometri da San Damiano. Ma ciò non turba la zia Adele che ha ben altro, motivo per declinare la sollecitazione: in quel momento, in casa, si hanno, in tutto e per tutto, mille lire imprestate! Inoltre, il marito è ammalato e Rosa lo è ancor più. La bella straniera insiste, con tanto garbo, che la zia Adele le dà cinquecento lire.
Lei accetta e chiede di vedere l’ammalata che giace nella camera accanto.
La zia ve la conduce.
La straniera prende la mano di Mamma Rosa e le dice : “Su, alzati!” – Non posso! risponde la povera inferma. – Dammi la mano! Alzati! – Non posso! – Dammi anche l’altra mano, ordina la Signora.
Mamma Rosa la porge – Alzati! ripete la Signora. E Mamma Rosa si alza avvertendo un benessere improvviso ed eccezionale. Riconosce allora la Celeste Visitatrice che le fa segno di tacere. Suona mezzogiorno: “Recitiamo l’Angelus” ordina la Signora. Poi aggiunge cinque Pater, Ave e Gloria secondo le intenzioni di Padre Pio, in onore delle cinque Piaghe di Nostro Signore. Durante questo tempo, Ella tocca con le Sue Mani le piaghe di Rosa ed esse si chiudono immediatamente. Poi ordina a Rosa di recarsi da Padre Pio: – Non ho denaro né abiti, obietta Rosa. – Avrai quanto ti occorre. – E la Signora se ne va. Intanto Giuseppe era andato a raccogliere castagne per assicurare ai suoi i mezzi per sfamarsi durante il suo soggiorno all’ospedale. Qualche giorno dopo, Rosa riceveva dalla cassa di beneficenza di Padre Pio il denaro per il viaggio e trova nella “casina”, o rimessa, due abiti da contadina esattamente della sua misura, senza cenno di provenienza.Nella primavera del 1962 Mamma Rosa va a San Giovanni Rotondo, in provincia di Foggia, all’estremità sud dell’Italia. Questo paese, dove allora viveva Padre Pio deceduto il 23 settembre 1968, si trova ai piedi del monte Gargano, dove apparve San Michele Arcangelo. Il sabato mattina, mentre recitava il Rosario con una compagna, sulla piazza della Chiesa Mamma Rosa avverte una chiamata improvvisa : “Rosa ! Rosa !” Si gira e vede la Signora dal fazzoletto azzurro: – Mi conosci?, chiede la Signora. – Si, risponde Rosa, voi siete la Madonna, che non ha voluto che lo dicessi. – Io sono la Madre della Consolazione e degli afflitti. Dillo, dunque, a San Damiano e al professore che non ha voluto credere alla tua guarigione. Dopo la Messa, ci troveremo presso la Sacra Mensa e Io ti accompagnerò da Padre Pio. Cosi fu. Giunte da Padre Pio, la Signora scompare senza lasciare alcuna traccia.Padre Pio ne ha vedute altre. Senza alterarsi per un tale intervento e per tale scomparsa, egli riceve Mamma Rosa e le ingiunge di andare ad assistere, sopra tutto spiritualmente, gli ammalati, per due anni. Si immagina la perplessità della povera contadina. Ritornata a casa obbedendo all’ordine ricevuto, si presenta all’ospedale di Piacenza, dove viene ricevuta senza alcuna difficoltà. Vi rimane un po’ meno di due anni perché la zia Adele si ammala e reclama la presenza della nipote. Rosa scrive a Padre Pio, che le permette di ritornare a casa. Cura sua zia ed essa guarisce.Il 16 ottobre 1964, mentre Mamma Rosa recitava l’”Angelus” del mezzogiorno, senti dall’esterno una voce che la chiamava: “vieni! vieni, ti aspetto!” Siccome Rosa esitava, chiedendosi se si trattasse di un’illusione, la voce si fece sentire una seconda volta: ”Vieni! Vieni qui, ti aspetto!“. Allora diffidente, chiedendosi se fosse il demonio che le giocasse qualche tiro, Rosa usci tenendo in mano la sua corona: vede in cielo una nube d’oro e d’argento circondata da molte stelle e da rose di svariati colori.Dalla nube, ecco uscire una specie di sfera rossa e posarsi su un piccolo pero, vicino alla casa. Ne esce la Santissima Vergine, circonfusa di viva luce. Mamma Rosa racconta quanto segue: – Mi ha detto: “Figliola mia, io vengo da tanto lontano. Annuncia a tutto il mondo che tutti devono pregare, perché Gesù non può più reggere la croce. lo vi voglio tutti salvi, tutti, i buoni come i cattivi. lo sono la Madre dell’amore, la Mamma di tutti, siete tutti miei figli, tutti vi voglio salvi. Perciò sono venuta ad avvertire il mondo di pregare perché i castighi sono vicini. E io qui tornerò ogni venerdì e ti darò dei messaggi e tu devi annunciarli al mondo.”“Allora Le ho detto: Ma come possono credere a me che sono una povera contadina ignorante? lo non ho forza abbastanza, mi metteranno in prigione! E Lei mi ha risposto: Ti crederanno perché io adesso, quando partirò, ti darò un segno. Vedrai. Queste piante fioriranno. Così la Madre Celeste se ne è andata e il pero, che aveva già i frutti sui rami… fiorì improvvisamente e abbondantemente”.Il giorno dopo fiorì anche un ramo del susino che sorge accanto al pero; il ramo che Lei aveva sfiorato. Per tre settimane, migliaia di persone poterono ammirare i due alberi in fiore, nonostante le abbondanti piogge autunnali. Inoltre, il pero fiorito era ancora carico di pere (una cesta e mezzo) che la zia Adele raccolse dopo.In seguito, tutti i venerdì, a mezzogiorno, e in ogni giorno delle feste Mariane, la Madre di Dio appare a Mamma Rosa. I Messaggi che si succedono, di settimana in settimana, sono sovente accompagnati da fenomeni inesplicabili, come quello del sole che ruota su se stesso.Mamma Rosa, interrogata sul perché dell’apparizione della Madonna, dice: “… La Madonna viene con amore per convertire, in questo luogo. In questo luogo l’ha mandata l’Eterno Padre, è stata proprio mandata dal Padre in questo luogo, perché Lei ha chiesto prima di tutto la conversione della Chiesa e poi del mondo intero. Allora il Padre Eterno ha dato il permesso di venire in questo luogo, per convertire, per dare la fede, per dare l’amore, la carità, per pregare col rosario, per la salvezza di tutti i suoi figli della terra… La Madonna non chiede altro che il trionfo della Chiesa. Perché quando c’è il trionfo della Chiesa c’è anche il trionfo del mondo, perché è la Chiesa che deve salvare il mondo con l’aiuto della Mamma, sì, Lei è la Madre della Chiesa.”
La Madonna in alcuni messaggi spiega il significato di TRIONFO: 
“Vengo a portarvi il trionfo, vengo a portarvi la gioia e l’amore…” e “Voglio che il mio Cuore Addolorato trionfi nei cuori, trionfi la pace, trionfi l’amore.” Dunque, nell’accezione più profonda, ‘trionfo’ significa la pienezza della Vita Divina, amore e gioia.______________________
ALCUNI MESSAGGI
Riassumendo le direttive date dalla Madonna ai suoi figli, instancabilmente Mamma Rosa ripeteva: 
“Pregate, amate, offrite, soffrite e tacete“

* * *”Quando verrà l’ora dell’angoscia, di tenebre e di pianto alzate gli occhi al cielo, chiamatemi con il dolce nome di Madre e Io verrò ad abbracciarvi e vi porterò nella Patria Celeste; lì voi canterete con gli Angeli e i Santi; lì avrete perdono e tutti saranno salvi in tanta gioia, e dove noi faremo tanta festa”. (9 giugno 1967).

“Tutto ciò che avrete sopportato nel nome di Gesù sarà scritto nel Libro d’Oro”. (13 agosto 1967).”
Aumentate sempre la vostra fede perché i momenti vengono terribili. Vedrete in molte parti del mondo molte scosse, tanti disastri, terremoti. Pregate, pregate con Fede perché‚ l’Eterno Padre abbia pietà”. (15 agosto 1967).

Quando sentirete grandi scosse, quando vedrete grandi tenebre alzate gli occhi al cielo, le mani distese, chiedete pietà e misericordia,recitate la Salve Regina, recitate il Credo” (22 Maggio 1967).

Quando verrà quel giorno che si apriranno il Cielo e la terra sarà un combattimento terribile di angoscia e di pianto!… Ma voi non temete, recitate, tanti Credo.
Pregate l’Arcangelo Michele con la corona tra le mani, perché vi dia forza, coraggio nel grande combattimento e sarete salvi in Terra e godrete la felicità eterna nel Cielo!..Io con il vostro Angelo custode, con San Michele Arcangelo… vi assisteremo minuto per minuto, non turbatevi… Pregate, pregate sempre con il sorriso sulle labbra. Quelli che dovranno partire da questa Terra arriveranno in cielo con una grande schiera di angeli e gireranno sopra il mondo per confortare, pregare, sollevare tutti i fratelli” (22 novembre 1967).

“Dovete far tutto per consolare le anime perchéè suonata l’ora del terribile castigo… L’avvertimento è incominciato; dovete comprendere che e l’inizio delle terribili prove di pianto…Sono già trascorsi centotrenta anni dopo La Salette, cinquant’anni dopo Fatima, tre anni qui. Non aspettate che l’ora sia suonata: amatevi gli uni gli altri portate amore nei cuori. Non orgoglio, non superbia, non vanità, ma solo amore, amore e pace nel cuore. Quando verranno i terribili momenti d’oscurità, se avrete Gesù nel cuore, sarete forti… Egli attende sino all’ultima ora, ascoltatemi”. (9 giugno 1967).

“Che sarà di voi se non siete venuti qui a prendere forza, coraggio, fede per resistere alle lotte, alle tribolazioni, alle croci, alle persecuzioni, alla guerra, terremoti, peste e fame; se non avete forza, resistenza, che sarà di voi?” (9 giugno 1967).

“Ci saranno numerosi segni nel cielo, di giorno e di notte, prima che vengano le tribolazioni”. (30 Ottobre 1966).

“Quando vedrete un grande segno nel cielo, sarà il grande momento terribile… Di angoscia e di pianto”. (13/1/67)

“Una stella verrà nel cielo… Io verrò tra voi con questa stella … E darò luce al mondo intero… Io darò tanti segni nel cielo, nella luna, nel sole, nelle stelle e in tanti luoghi, alla mia venuta”. (7/4/1967)

In uno dei messaggi del 1961 la vergine a San Damiano disse: “Guardate il cielo, guardatelo spesso, v’è una stella luminosissima con una lunga scia… Quando la vedrete, di sera o di mattino improvvisamente – e si farà vedere in molte regioni – sarà un segno di calamità. Guardate il Cielo, guardatelo spesso: vi troverete dei segni, e quando vedrete un gran segno (La croce in cielo) il momento sarà grave ed angoscioso. Pregate … Perché io verrò con una grande luce e trionferò e mio figlio Gesù verrà con un Nuovo regno e porterà la pace e l’amore, la tranquillità e la gioia nei cuori”. (16/5/67)

L’arcangelo Michele dice: “Andate! Andate! Parlate!.. Io con la mia spada e voi con il Rosario in mano… Non aspettiamo il momento terribile! L’ora è suonata!… La Mamma del cielo lo ha già annunciato. Adesso mi manda in Suo Nome per annunciarlo ancora! E’ l’ora del risveglio. E io vi illuminerò, vi proteggerò, vi difenderò con la mia spada, a nome di tutti gli Angeli e santi. Voi siete circondati e nessuno potrà farvi del male!”______________________

L’ACQUA MIRACOLOSA
Com’è grave e sorprendente la lettura del Messaggio del 26/5/1967!
«La Mamma Celeste è presente con san Michele Arcangelo. Questo parla a Nome dell’Eterno Padre: Io annuncio che tutti debbono preparare dei grandi fusti in plastica, per venire a prendere molta acqua… e preparare dei piccoli catini. Quando verrà il terribile momento dello scoraggiamento perché non si sono ascoltate le Mie parole – ci saranno tante cose cattive – mettete quest’acqua nelle catinelle, metteteci il vostro viso e sarete salvi! Quando si attinge l’acqua, una sola persona deve farlo e nessuno deve entrare nel Recinto. L’acqua scaturirà sempre più ed il pozzo si riempirà. Quando una famiglia viene a prendere l’acqua, prima di metterla nel fusto, deve recitare dieci Ave Maria e dire: “Mamma Celeste, salvaci e liberaci l’anima e il corpo!”. Per questa giaculatoria, scaturisce molta acqua; con quest’acqua, possiamo riunirci e salvarci. Preparate tutto questo molto presto. Fate in modo di mettere l’acqua in piccoli catini, per potervi tuffare il viso. Pregate con fede la Mamma Celeste e l’Eterno Padre, affinché vi diano forza e coraggio per sopportare tutto».
Quest’Acqua Santa è data in relazione costante con l’intervento, la potenza e gli ordini dell’Arcangelo San Michele; essa è data in relazione con Dio Padre; essa, finalmente, è data con la costante intercessione, la Presenza e l’Assistenza della Regina del Cielo e della Terra. 
Quest’ acqua, di cui la Mamma Celeste ha detto che è la più santa del mondo, è notevole non soltanto per la sua origine, ma anche per i grandissimi benefici che apporta. Quest’acqua è prima di tutto destinata a proteggerci nelle ore terribili, com’è detto nel messaggio citato.
Avvertimenti e prescrizioni sono chiari e precisi.
L’amore della Celeste Madre, la Misericordia di Dio Padre, la intercessione fraterna e gloriosa di San Michele, apportano a quelli che vi ricorrono questa protezione eccezionale per queste ore eccezionali. Inoltre quest’Acqua Santa ci è data come una sorgente di benefici multipli per il corpo e per l’anima: essa solleva gli ammalati, apporta la pace nelle famiglie, libera gli ossessi, scaccia i demoni, dona purezza, gioia, consolazione e forza:«Scavate ancora. Venite a bere a questo pozzo l’Acqua della Grazia; lavatevi! Purificatevi! Bevete e abbiate fiducia in quest’Acqua. Molti guariranno dal male fisico. Molti diverranno santi. Portate di quest’Acqua agli ammalati gravi dell’Ospedale, ai moribondi. Andate spesso a vedere le anime che gemono! Siate forti! Non temete! Io sono con voi! Ecco l’ora in cui il pozzo darà luce: è una conferma. Venite, attingete e porterete l’Acqua nelle vostre case: otterrete grazie infinite.» (18/11/1966).

Fonte:biscobreak.altervista.org/…/madonna-delle-r…Benedettoxvi | 17 settembre 2021 alle 11:25 am | Categorie: #BENEDETTOXVIBLOGWORDPRESS | URL: https://wp.me/p8kBc9-8HO
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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

DALL’OMELIA DI (FROM THE HOMILY BY ) DON ENRICO RONCAGLIA – 17 settembre 2021

DALL’OMELIA DI DON ENRICO RONCAGLIA (*)

Oggi celebriamo l’impressione delle sacre stimmate a San Francesco.

Salito sul Monte La Verna, due anni prima della sua morte, S. Francesco ricevette le stimmate. Gli apparve un serafino (un angelo di fuoco) con sei ali. Ma le sua mani e piedi erano inchiodati ad una croce. S. Francesco si chiese il motivo della visione e comprese che era per lui! Francesco doveva diventare una fiaccola ardente per Dio con il segno delle ferite di Gesu’. La ferita del costato in particolare produceva moltissimo sangue.

Molti altri santi hanno poi ricevuto questo dono: le stesse sofferenze di Gesu’ Cristo! Non c’e’ infatti vero amore per Dio senza le sofferenze! Quanto e’ prezioso il segno delle stimmate!

Si tratta di una Grazia speciale! Impariamo dunque a portare le nostre croci, le nostre sofferenze! Il nostro amore sara’ piu’ sincero e vero! Per amore del Signore. Questa e’ la via per il Paradiso!

Sia lodato Gesu’ Cristo!

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(*) Questo commento e’ scritto in tempo reale durante l’omelia. Mi scuso per l’eventuale misinterpretazione delle parole di Don Enrico.

FROM THE HOMILY BY DON ENRICO RONCAGLIA (**)

Today we celebrate the impression of the sacred stigmata on St. Francis. Having climbed Mount La Verna, two years before his death, St. Francis received the stigmata.

A seraph (a fiery angel) with six wings appeared to him. But his hands and feet were nailed to a cross.

St. Francis wondered the reason for the vision and understood that it was for him! Francis was to become a burning torch for God with the sign of Jesus’ wounds.

The wound in the side in particular produced a great deal of blood.

Many other saints then received this gift: the same sufferings of Jesus Christ! In fact, there is no true love for God without suffering!

How precious is the sign of the stigmata! It is a special Grace!

Let us therefore learn to carry our crosses, our sufferings! Our love will be more sincere and true! For the love of the Lord. This is the way to Heaven!

Praised be Gersu ’Cristo!

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(**) This document is written in real time while the homily is taking place. I escuse myself for any possible misinterpretation of the words by Don Enrico.