Categorie
LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

LA NUOVA TESI: LE DIMISSIONI DI PPBXVI MAI DATE

Perché Benedetto “salutò” il mondo alle 17.30: dimissioni annunciate, mai confermate

In un nuovo articolo A.Cionci (1) presenta una nuova tesi secondo la quale Benedetto XVI:

non avrebbe mai effettivamente confermato le dimissioni preannunciate.

Di cosa si tratta precisamente?

Nella Declaratio pubblicata l’ 11 febbraio 2013, Ratzinger annunciava una data e un’ora a partire dalle quali non sarebbe stato più papa: LE ORE 20.00 DEL 28 FEBBRAIO 2013.

Ma era solo la comunicazione di una rinuncia che avrebbe dovuto essere fatta ai sensi del Canone 332 § 2:

”Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la RINUNCIA sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti”.

In realta’ la tesi non e’ originale.

Secondo Cionci tutto ciò è illustrato sinteticamente in un libro dal titolo esplicito:

 Il vero papa è ancora Benedetto XVI”,  Autore Carlo Maria Pace (2017).

L’autore, laureato in Fisica, e’ anche un esperto in teologia (2). Nel testo di Carlo Maria Pace (2017) e’ presentata la tesi secondo la quale le dimissioni di PPBXVI sarebbero invalide in quanto sarebbero diventare effettive solo con un apposito suo atto di dimissioni effettuato alla data e all’ora preannunciate per il termine (28 febbraio 2013 alle ore 20.00). In altre parole la Declaratio letta da PPBXVI il 11 febbraio 2013 sulle sue dimissioni non puo’ essere che interpretata che come un mero annuncio da parte sua di avere l’intenzione di dimettesi alle ore 20.00 del 28 febbraio 2013.

Basandosi su tale tesi, l’ipotesi che formula Cionci e’ che si tratti da parte di PPBXVI

di un escamotage volontario per battere i suoi nemici, i modernisti della Mafia di San Gallo, che aveva come proprio “campione” Jorge Mario Bergoglio, come scrisse ampiamente uno dei suoi membri, il card. Godfried Danneels, nell’autobiografia del 2015 (mai smentita dal Vaticano). ” 

VEDIAMONE ANALITICAMENTE LE MOTIVAZIONI

PRIMA MOTIVAZIONE: nella sua Declaratio del 10 febbraio, Ratzinger scrive: “Dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro, in modo che, DAL 28 FEBBRAIO 2013, ALLE ORE 20,00, la sede di Roma, la sede di San Pietro, sarà vacante”. 

QUINDI: fino alle ore 20.00 del 28 febbraio 2013 sarebbe stato (secondo le sue intenzioni) ancora papa!

SECONDA MOTIVAZIONE: La sua Declaratio era, peraltro, solo la comunicazione di una rinuncia che avrebbe dovuto essere fatta successivamente ai sensi del Canone 332 § 2:

”Nel caso che il Romano Pontefice rinunci al suo ufficio, si richiede per la validità che la RINUNCIA sia fatta liberamente e che venga debitamente manifestata, non si richiede invece che qualcuno la accetti”.

QUINDI: e’ ovvio che:
1) questa manifestazione avrebbe dovuto essere (stata) fatta dopo il termine indicato (ore 20 del 28 febbraio 2013) per iscritto e da lui personalmente sottoscritta!
2) Da quel momento non avrebbe piu’ potuto firmarsi PPBXVI!

TERZA MOTIVAZIONE: La congettura di Carlo Maria Pace e’ che: “Papa Benedetto XVI pensava erroneamente che sarebbe automaticamente decaduto dal Papato senza dimettersi in alcun modo, infatti in tale occasione non ha parlato di alcun atto di dimissioni da parte sua da effettuarsi alle 20:00 del 28/02/2013 e ha fatto cenno solo a tale data e ora come termine del suo Pontificato.

QUARTA MOTIVAZIONE: alle 17.30, due ore e mezza prima dell’ora di scadenza (ore 20.00)”, si affacciò dal balcone di Castel Gandolfo, dichiarando al mondo (QUI il video): «Voi sapete che questo giorno mio è diverso da quelli precedenti. Non sono più Pontefice Sommo della Chiesa Cattolica, fino alle otto di sera lo sono ancora, poi non più» .

QUINTA MOTIVAZIONE: Esistono forse dichiarazioni successive in cui Benedetto XVI dichiari in modo non ambiguo di non essere piu’ papa? Secondo A.Cionci non esisterebbero in quanto Benedetto XVI non avrebbe  MAI RIMEDIATO dicendo “io non sono più il papa”, né affermando “il papa è Francesco”. E invece ripetendo UNICAMENTE che IL PAPA E’ UNO SOLO.

TUTTAVIA: l’intervista rilasciata nel 2014 da PPBXVI ad Andrea Tornielli lascia aperta questa possibilita’ (3), avendo affermato (ma le parole precise virgolettate in corsivo non sembrano tuttavia confermarlo in modo non-ambiguo!):

«Non c’è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino» e le «speculazioni» in proposito sono «semplicemente assurde». Joseph Ratzinger non è stato costretto a dimettersi, non l’ha fatto a seguito di pressioni o complotti: la sua rinuncia è valida e oggi nella Chiesa non esiste alcuna «diarchia», nessun doppio governo. C’è un Papa regnante nel pieno delle sue funzioni, Francesco, e un emerito che ha come «unico e ultimo scopo» delle sue giornate quello di pregare per il suo successore.

CONCLUSIONE

RESTA PERALTRO VALIDA LA TESI DI CARLO MARIA PACE, IN MERITO ALLA INVALIDITA DELLA RINUNCIA. INFATTI PER ESSERE VALIDA QUESTA AVREBBE DOVUTO ESSERE STATA MANIFESTATA A TEMPO DEBITO (OVVERO IL 28/2/2013 ALLE ORE 20.00 O SUBITO DOPO) E SOPRATTUTTO ATTUANDO DUE PASSI CRUCIALI (TRAMITE UN APPOSITO DOCUMENTO AUTOGRAFO), VOLTI A:

1) PRECISARE LA SUA RINUNCIA AL MUNUS PETRINUS

2) CORREGGERE LA SUA DECLARATIO PIENA DI ERRORI.

NON AVENDO COMPIUTO NESSUNO DEI DUE PASSI FORMALI LA SUA RINUNCIA RESTA MANIFESTAMENTE INVALIDA!

________________________________________

(*) Perché Benedetto “salutò” il mondo alle 17.30: dimissioni annunciate, mai confermate, A. Cionci, Il blog di Andrea Cionci, 20 marzo 2021

https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/26613561/ratzinger-dimissioni-sempre-annunciate-mai-ratificate-carlo-pace-spiega.html

(2)  Carlo Maria Pace (Pescara 1966) ha conseguito il Baccellierato in Sacra Teologia presso la Pontificia Università Lateranense di Roma e la Licenza in Teologia Spirituale presso la Pontificia Facoltà Teologica Teresianum di Roma, con la  dissertazione di dottorato intitolata “L’immutabilità e l’impassibilità di Dio e le loro conseguenze sulla prescienza divina e sulla libertà creata in San Tommaso d’Aquino e in William Lane Craig: Una nuova proposta teologica”. Infine ha conseguito il Dottorato in Teologia Dogmatica presso l’Università Pontificia Salesiana di Roma.
(3) ARTICOLO DEL 2014 – PPBXVI: la mia rinuncia è valida, assurdo fare speculazioni! https://www.proselitismodellascienza.it/2021/03/11/ratzinger-2014-la-mia-rinuncia-e-valida-assurdo-fare-speculazioni/