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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

REFUTAZIONE RAZIONALE DELL’ISLAM

[Prima versione 27 settembre 2019; revisione 27 marzo 2021]

C’e’ solo un solo modo per combattere l’islam: la scienza.

A questo scopo e’ sufficiente far uso della logica classica utilizzata in filosofia (Illuminismo), nella fisica classica e nella cosmologia Newtoniana. Questa e’ basata sul principio della non contraddizione a due vie (PNC) di Aristotele (“ogni frase logica e’ vera o falsa”, le due possibilita’ essendo mutuamente escluse). In base a tale principio una frase logica non puo’ essere contemporaneamente vera e falsa. Vogliamo dimostrare che il Corano contraddice tale principio logico.

LE CONTRADDIZIONI CRUCIALI DEL CORANO

Esaminiamo infatti alcune delle contraddizioni che caratterizzano il Corano (1). Contraddizioni che – come vedremo – rivestono un ruolo cruciale nella dimostrazione razionale che ci accingiamo a formulare. Si tratta di due principi che lo caratterizzano.

PRIMO PRINCIPIO: Il primo principio e’ che il Corano e’ un libro sacro scritto direttamente da Allah, nella sua qualita’ di Dio e quindi di infallibilita’. Ne segue che tutti i versetti del Corano sono incorreggibili e immodificabili in quanto scritti da Allah-Dio stesso. Quindi il Principio del Corano Libro Sacro equivale al Principio che Allah e’ Dio.

SECONDO PRINCIPIO: Il secondo e’ il cosiddetto Principio di sostituzione (o “teoria dell’abrogante e dell’abrogato” come la chiamano i musulmani), Principio che e’ enunciato nella Sura #2, 106 (2):

Non abrogheremo ne’ ti faremo dimenticare un versetto, senza dartene uno migliore o eguale. Non sai dunque che Dio e’ onnipotente?”
In base a tale principio, mentre Maometto era in vita, i versetti del Corano potevano dunque venir di fatto modificati, abrogati o sostituiti. Si fa presente che questo stesso versetto, come tutti gli altri che fanno parte del Corano – su medesima dichiarazione di Maometto – gli sarebbe stato indicato parola per parola (quindi sotto dettatura) direttamente da Allah. Infatti, “secondo gli esegeti [nel Corano] ci sarebbero ben 225 [versetti che sono] stati modificati o abrogati da altri versetti.” (1)

IMPLICAZIONI

Intendiamo dimostrare che come conseguenza dei due principi suddetti almeno una delle seguenti proposizioni e’ vera:

A) Allah non e’ infallibile e quindi non e’ Dio, e pertanto non puo’ coincidere con il Dio ebraico-cristiano di Abramo, Isacco, Giacobbe, Mose’ e Gesu’ Cristo;

oppure:

B) il Corano contiene versetti falsi e quindi sbaglia.

E’ immediato dimostrare che, in entrambi i casi grazie al PNC, Allah non e’ Dio.

Esaminiamo separatamente le due possibilita’:

A) In base al versetto 2, 106 si ha che Allah puo’ cambiare, abrogare o sostituire versetti del Corano da lui stesso scritti. Ma ammettendo di poter correggere se stesso Allah ammette di poter commettere errori. Ne segue che non puo’ essere Dio. Infatti, secondo la Bibbia e i Vangeli, il Dio ebraico-cristiano (ma anche il Dio/Demiurgo della filosofia greca classica e di Platone) e’ onnipotente e omnisciente.

B) Consideriamo la seconda possibilita’, ovvero che il Corano possa contenere errori, in particolare che il versetto 2,106 sia errato. In tal caso viene violato Primo Principio e quindi Allah non e’ Dio.

Per completezza notiamo qui la differenza cruciale con l’Antico Testamento e i Vangeli:

1) L’Antico Testamento e’ stato scritto dagli uomini. Nel Credo recitiamo che “lo Spirito Santo ha parlato per mezzo dei profeti”, e quindi si tratta di un testo infallibile per le parti che riguardano la religione ebraica. Ma non tutto quanto scritto nell’AT ha questo carattere infallibile. Esistono parti che riguardano regole e leggi del popolo ebraico che palesemente ne sono prive (per esempio arrivano a comminare la pena di morte ai trasgressori del sabato ebraico). Questo spiega come l’AT possa contenere anche errori di principio. Secondo l’Ebraismo Rabbinico, invece, la Torah (Pentateuco) e’ ritenuta “ispirata da Dio” e quindi priva di errori di principio.

2) I Vangeli, pur essendo stati scritti da uomini (gli Apostoli), sono scevri dagli errori precedenti grazie allo Spirito Santo (lo “Spirito della Vita” di Platone) che e’ disceso sugli Apostoli sin dal giorno della Pentecoste (come preannunciato da Gesu’ Cristo stesso). Quindi i Vangeli possono solo essere interpretati tramite l’esegesi ma ne’ le loro parole ne’ il loro significato non possono essere cambiati.

Questo e’ il proselitismo della scienza.

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(1) “Maometto e il suo Allah, ovvero l’invenzione del Corano“, Magdi C. Allam, Piemme (2017).

(2) pag.13: Il Corano, Introduzione, traduzione e commento, di Cherubino Mario Guzzetti, Ed. Elle di CI (Leumann, Torino, 1993).