Categorie
LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

contra “UNA CUM” #2: LE ARGOMENTAZIONI DEI PRO BERGOGLIANI

Il giornalista Andrea Cionci oggi 6 gennaio 2021, Epifania di Gesu’, torna sulla vexata questio del contrasto con gli “UNA CUM” sui riti in comunione con Francesco e particolarmente se “la Comunione fatta “una cum” – in comunione con – papa Francisco” sia valida o meno (1). Lo stesso Cionci osserva che “sono [ormai] anni che nel mondo cattolico si agita [le] questione. Che [tuttavia] i media generalisti si guardano bene dal portare in superficie.”

L’articolo di Cionci e’ interessante per il contributo fornito dagli stessi pro-Bergogliani contro gli “UNA CUM FRANCISCUS” ovvero di tutti coloro che, pur essendo fortemente critici con Bergoglio al punto da dichiararlo esplicitamente eretico ed apostata scismatico, tuttavia riconoscono come validi i sacramenti celebrati in comunione con lui (2). Peraltro e’ ben noto al riguardo il punto di vista del Depositum Fidei, espresso da San Tommaso d’Aquino nella Summa theologiae secondo cui “Peccat quicumque audit missa haereticorum”, ovvero: “commette peccato chi partecipa alla messa degli eretici”.

Ma cosa e’ necessario affinche la messa sia valida? La consacrazione deve avvenire “una cum famulo Tuo Papa nostro..”, formula contenuta nella preghiera eucaristica.

QUESTO E’ PROPRIO IL PUNTO DI DISSIDIO (dei sacerdoti come Don Minutella e agli altri sacerdoti che non riconoscono Francesco ma invece considerano papa Benedetto XVI) CON GLI “UNA CUM FRANCISCUS”, che invece ritengono tale formula del tutto insignificante!

Ma tale punto di vista e’ in contrasto con lo stesso Depositum Fidei, come ribadito da Benedetto XVI nel suo commento al Canone Romano (2006), secondo cui: “Non può dirsi in comunione con Cristo chi non è in comunione con il papa”.

Il paradosso è che però, oltre a Don Minutella e agli altri sacerdoti che non riconoscono Francesco e celebrano invece “UNA CUM BENEDICTUS DECIMUS SEXTUS“, emerge ora anche un liturgista del tutto allineato “pro-bergogliano” come Padre Enrico Finotti, curatore della rivista di  Liturgia Culmen et Fons, il quale sostiene che se non si è in unione spirituale e mentale con papa Francesco non si può fare la Comunione.

CONCLUSIONI

Queste argomentazioni appaiono porre definitivamente in crisi la posizione degli “UNA CUM”, visto che confermano quanto insegna San Tommaso: Rifuggendo dall’ascoltare la messa dei sacerdoti UNA CUM Bergoglio o dal ricevere da loro i sacramenti, noi non rifuggiamo dai sacramenti di Dio, ma piuttosto li RISPETTIAMO”.

__________________________

(1) “Lo spinoso dibattito sulla “una cum”: la Messa in comunione con Francesco è valida?“, Andrea Cionci, Quodidiano Libero, 6 gennaio 2021, https://www.liberoquotidiano.it/articolo_blog/blog/andrea-cionci/25777187/papa-francesco-dubbio-epifania-messa-comunione-validita-una-cum.html

(2) La disperata (e inutile) difesa dei pro-bergogliani su cosa si regge? Il domenicano Padre Francesco Marino obietta a Don Minutella qui: