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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

Validità e liceità della Messa / “Non stacchiamoci dal Corpo, non formiamo fazioni” – CRITICHE E COMMENTI di Max Tex

(Max) RIPORTO QUI UNA VERSIONE COMMENTATA DELL’ARTICOLO (*)

(Max) SEBBENE UN ARTICOLO ANONIMO NON MERITI, DI NORMA, ALCUNA SERIA CONSIDERAZIONE (LA NATURA ANONIMA SUGGERISCE INFATTI UN MERO INTENTO FRAUDOLENTO), LO SCOPO CHE MI PROPONGO E’ QUELLO DI SOTTOPORLO A UN “TEST” DI COERENZA SOTTO I PROFILI LOGICO-RAZIONALE E DELLA RISPONDENZA DELLE FONTI.
(MAX) ANTICIPO CHE IN ENTRAMBI I CASI LA RISPOSTA E’ NEGATIVA. IL PROBLEMA E’ – COME VEDREMO – CULTURALE: L’AUTORE NON HA FAMILIARITA’ CON IL RAGIONAMENTO RAZIONALE NE’ IL PRINCIPIO DI ADERENZA ALLE FONTI.
Cari amici di Duc in altum, l’Investigatore Biblico (a proposito del quale so che è un prete, ma non ne conosco l’identità) mi ha inviato questo contributo, che sottopongo alla vostra attenzione e valutazione.

Una riflessione sulle affermazioni di don Minutella sulla validità e liceità della Messa in comunione con papa Francesco: non aggiungiamo zizzania alla zizzania

Mi sembra doveroso dedicare un articolo su una questione teologica – di non poca importanza – sollevata dal confratello don Alessandro Minutella.
Premetto che non provo sentimenti negativi nei confronti di don Alessandro.
Non spenderò parole riguardo alle due scomuniche e al valore che esse possano avere nell’ottica di questo articolo. Quello che posso affermare è che la logica mi suggerisce che sia un Sacerdote comunque mosso da sincerità, serietà e zelo per il Vangelo.
La gerarchia, mi rincresce dirlo, non si è mai preoccupata di incontrarlo, discutere su basi realmente dottrinali e quali fossero i punti da lui sollevati. Punti (?) che in parte condivido io stesso (?).
(Max) PREMESSA DEL TUTTO INADEGUATA: DOVREBBE INFATTI AVERE LA DECENZA DI INFORMARE SU COSA E IN QUALI TERMINI CONCORDEREBBE CON DON ALESSANDRO MINUTELLA. VISTO IL FATTO INDUBITABILE CHE BERGOGLIO SIA L’ANTICRISTO! COME ADDIRITTURA IL FILOSOFO ATEO MICHEL ONFRAY AFFERMA (1): Si j’étais chrétien, je dirais que le pape François est l’antéchristSe fossi cristiano, direi che papa Francesco è l’anticristo»).

Nonostante tutto, in questa dissertazione (SIC), desidero uscire da un ottica emotiva, opinionistica, e allontanarmi possibilmente dallo schierarsi a favore o meno di Minutella: tali prese di posizione – ho potuto riscontrare – sono inficiate spesso da pregiudizi o considerazioni sommarie.
(Max) IL TERMINE DISSERTAZIONE E’ ESAGERATO. RIGUARDO AI COSIDDETTI “PREGIUDIZI” HA FORSE PAURA DI FARE PRECISI RIFERIMENTI O NON LI CONOSCE?

Scrivo questo come introduzione all’argomento poiché in rete ho visto un esagerato, per l’appunto, schierarsi in fazioni, anche tra chi cerca di difendere la Tradizione.
(Max) QUALE TRADIZIONE? NOMINI, SE DAVVERO LA CONOSCE, QUALCHE COMUNITA’ RELIGIOSA “TRADIZIONALISTA” CHE NON SIA UNA CUM BERGOGLIO.

È doveroso affrontare alcune questioni sulla base di elementi dottrinali e canonici.
(Max) MA QUALI SAREBBERO PRECISAMENTE QUESTI PRETESI (E COME VEDREMO INESISTENTI) ELEMENTI DOTTRINALI E CANONICI?

Purtroppo, come suppongo i lettori ne soffriranno, le dispute religiose ormai si basano su tutt’altro, alimentate dal circo mediatico. La principale argomentazione che voglio affrontare in questa sede è quella più cruciale: l’una cum papa Francisco.
(Max) LA VERA QUESTIONE E’ QUELLA DI CHI RICONOSCE BERGOGLIO COME PAPA E CHE – GUARDA CASO – NEGA AL CONTEMPO, CON ARGOMENTI SPECIOSI SE NON SEMPLICEMENTE RIDICOLI, CHE BERGOGLIO SIA:
1) ERETICO
2) APOSTATA
3) ANTICRISTO
Rifletto su questo tema da parecchio tempo: sono perplesso sulla tesi portata avanti con forza dal confratello Minutella.
In un articolo pubblicato da Marco Tosatti viene citata una parte del nuovo libro di  don Alessandro Pietro dove sei? dedicata al tema dell’una cum.
In esso don Minutella pone una questione: è lecito per i fedeli laici partecipare alla Messa in comunione con papa Francesco? 
Nel suo libro il confratello parte dal presupposto che il papa sia caduto più volte nell’eresia.
(Max) NON SI TRATTA DI UN PRESUPPOSTO MA DI FATTI DI EVIDENZA PLATEALE! CHI FINGE DI IGNORARE L’ERESIA PECCA DI ERESIA LUI STESSO!

Innanzitutto mi conforta il fatto che don Alessandro non abbia più definito invalida qualsiasi Messa celebrata in unione con papa Francesco, ma che attualmente faccia riferimento alla sola liceità.
Purtroppo definire invalida qualsiasi Messa celebrata in qualsiasi Chiesa al mondo risultava un errore davvero troppo grossolano per un Teologo del suo calibro.
Lui stesso infatti ha successivamente ammesso: “Il proclama di una messa invalida in comunione con papa Francesco è stato un tentativo pastorale estremo per evitare che i fedeli cattolici si macchiassero di tale grave colpa, come quando una mamma minaccia l’arrivo del mostro se il bambino vuole a tutti i costi esporsi al pericolo”.
(Max) SI TRATTA DI UNA INTERPRETAZIONE VOLUTAMENTE E ARTATAMENTE DISTORTA! VIENE QUI VIOLATO IL PRINCIPIO DI ADERENZA ALLE FONTI!
(Max) IL SENSO CORRETTO E’ INFATTI: I SACRAMENTI SONO VALIDI MA CHI VI PARTECIPA PECCA DI ERESIA! E’ CERTAMENTE UNA PREOCCUPAZIONE PASTORALE MA ANCHE UNA VERITA’ TEOLOGICA INCONTROVERTIBILE! E’ LA VERITA’ QUELLO CHE TEMONO L’ANTICRISTO E I SUOI SEGUACI!

Tentativi pastorali per mettere in guardia i fedeli, quindi.Tuttavia don Alessandro non ha considerato i danni pastorali che si sono generati.
(Max) QUI EMERGE IN PIENO L’IPOCRISIA DELLA POSIZIONE PRO-BERGOGLIANA DELL’ANONIMO, PRONTO A PASSARE SOPRA OGNI ERESIA, APOSTASIA E BLASFEMIA ANTICRISTICA DI BERGOGLIO!
Riporto un esempio tratto da esperienza personale: alcuni fedeli di mia conoscenza non vanno più a Messa la domenica proprio perché pensano che la Messa non sia valida, venendo nominato nell’una cum papa Francesco.
Quindi, all’atto pratico: se non trovano una Messa vetus ordo in zona, preferiscono stare a casa. Questo, al contrario, è commettere un peccato. Si passa dalla padella alla brace.
(Max) SI TRATTA DEL COMPLETO SOVVERTIMENTO DEI FATTI! I COSIDDETTI “DANNI PASTORALI” SONO IN REALTA’ VERI ATTI DI EROICA “VIRTU’ CRISTIANA”! SI TRATTA INFATTI DI UNA REALTA, ANCHE STORICA, INCONTROVERTIBILE! LE PERSECUZIONI ANTICRISTIANE HANNO COSTRETTO E COSTRINGONO, ANCHE TUTT’OGGI, I VERI CRISTIANI ALL’ISOLAMENTO DELLE CATACOMBE, MA ANCHE ALLA LOTTA PER IL PREVALERE DELLA VERA FEDE! SI TRATTA INFATTI IN OGNI TEMPO DELLA DIFESA DEL DEPOSITUM FIDEI!
Sono tre gli aspetti che vorrei sottolineare.
Primo: molti fedeli che prima si comunicavano regolarmente ora non lo fanno più con la stessa costanza;
Secondo: sappiamo bene che se un’anima smette di comunicarsi con frequenza gli attacchi del demonio sono sempre maggiori e maggiori sono le circostanze di caduta nel peccato; 
Terzo: a un umile prete e pastore di anime come don Alessandro chiedo: come puoi permettere che i fedeli restino senza lo scudo spirituale dell’Eucaristia, in balia delle onde – o cavalloni direi -, dello smarrimento, della confusione, della rabbia, tutte cose che rendono il terreno fertile per la semina del nostro nemico?

In questi casi dobbiamo avere il coraggio di fare nostre le parole di San Paolo:“Vorrei infatti essere io stesso anàtema, separato da Cristo a vantaggio dei miei fratelli” (Rm 9,3). Dal testo greco abbiamo: “ηὐχόμην γὰρ ⸂ἀνάθεμα εἶναι αὐτὸς ἐγὼ⸃ ἀπὸ τοῦ Χριστοῦ ὑπὲρ τῶν ἀδελφῶν μου τῶν συγγενῶν μου κατὰ σάρκα”. Dove i termini chiave di riflessione sono:
anathema: oggetto di maledizione;
ego apò toù Kristoù: separato da Cristo.
(Max) (Che sfoggio! Come del resto tipico dI certi seguaci di Pathmos scarsamente dotati in teologia). SI TRATTA DI TRAVISAMENTO DELLE FONTI, UNITO A UN RAGIONAMENTO ILLOGICO. E’ INFATTI ASSURDO IL PERVERSO TENTATIVO (DA PARTE DELL’ANONIMO) DI FAR CREDERE CHE PAOLO SAREBBE (STATO) DISPOSTO AD ABIURARE A GESU’ CRISTO. COME SAREBBE INFATTI POSSIBILE PER LUI ADERIRE ALL’ERESIA? (APPUNTO ANATEMA, COME QUELLA PRO-BERGOGLIANA?). IL VERO SENSO DELLE PAROLE DI SAN PAOLO EMERGE, DEL RESTO, DAL BRANO COMPLETO DELLA VULGATA:
3 Optarem enim ipse ego anathema esse a Christo pro fratribus meis, cognatis meis secundum carnem,
4 qui sunt Israelitae, quorum adoptio est filiorum et gloria et testamenta et legislatio et cultus et promissiones,
5 quorum sunt patres, et ex quibus Christus secundum carnem: qui est super omnia Deus benedictus in saecula. Amen.”
(Max) EMERGE QUI IN MODO MANIFESTO L’AMORE DI PAOLO PER CRISTO, LUNGI DALL’ABBANDONARLO IN FAVORE DI QUALUNQUE ERESIA (ANATEMA)!
Questa parola di San Paolo ci fa riflettere seriamente – mi rivolgo in particolare ai Sacerdoti -: preferire piuttosto l’essere considerato oggetto di maledizione e separato da Cristo a vantaggio dei fratelli.
(Max) SI TRATTA FORSE DI UN (ROZZO, DISPERATO E INUTILE) TENTATIVO DI PERSUADERE I DUBBIOSI E GLI INCERTI AFFINCHE’ ADERISCANO AGLI “UNA CUM” E CON CIO ALL’ERESIA BERGOGLIANA?
Don Alessandro, comprendo i tuoi sentimenti.
(Max) IPOCRITA TENTATIVO DI CAPTATIO BENEVOLENTIAE?
Oggi regna una confusione mai avvenuta prima d’ora nella Chiesa
(Max) CONFUSIONE (SIC)? MA QUESTO E’ IL REGNO DELL’ANTICRISTO!
Ma occorre essere talvolta pronti a fare un passo indietro, a vantaggio delle anime che ci sono state affidate.
(Max) ECCO IL SUBDOLO E PARADOSSALE TENTATIVO, CHE CONFIGURA ADDIRITTURA LA VIOLAZIONE DEL CRITERIO DI OBBIETTIVITA RAZIONALE! SUGGERISCE INFATTI CHE ANZICHE’ ESSERE ESEMPI NEL BENE, DOVREBBERO QUINDI DIVENTARLO NEL MALE! INCREDIBILE!
Le anime possono restare turbate e confuse
(Max) NON LE ANIME RETTE, NO MAI!
E come dicevo poco fa, questo stato di cose può rendere fertile il terreno per il nemico
(Max) MA CHI E’ IL VERO NEMICO SE NON QUELLO CHE INTENDE INDURRE ALL’ERRORE TRAMITE IL DOPPIO GIOCO! IL NEMICO, INFATTI, E’ LUI STESSO!
Ora parliamo di un altro aspetto – per molti cruciale – su cui Don Alessandro fonda il suo pensiero. Egli scrive: “Un cattolico non può andare a Messa disinteressandosi di chi sia veramente il papa, quando ne esiste più di uno!

Secondo quanto egli afferma, un fedele che partecipa alla Messa nella quale si nomina papa Francesco cadrebbe in stato di peccato, sulla base della convinzione che papa Bergoglio sia eretico, un anti-papa, e la Messa celebrata invalida/illecita.
(Max) LE PAROLE DI GESU’ CRISTO RIPORTATE NELLE DUE LETTERE DI SAN GIOVANNI SONO CHIARISSIME (2)! CHI PONE IN DUBBIO LE PAROLE DI CRISTO E’ ERETICO!
Innanzitutto voglio fare profonda chiarezza su questo punto.
Il papa è sempre uno solo. Ed è papa Francesco, che ci piaccia o meno.
(Max) MA NON AVEVA FORSE DETTO CHE CONDIVIDEVA ALMENO IN PARTE LE OPINIONI DI DON MINUTELLA? UN PUNTO SU CUI TUTTI CONCORDANO, SEMBRA OVVIO, E’ PROPRIO LA QUESTIONE DELL’ELEZIONE IRREGOLARE DI BERGOGLIO. COME APPUNTO AMMESSO DAL CARD. DANNEELS.

Il fatto che Benedetto XVI abbia introdotto per la prima volta la presenza di un ministero petrino non attivo e soltanto spirituale  non elimina in alcun modo la realtà delle sue dimissioni (abdicazione) da papa attivo e, di conseguenza, da guida concreta e visibile della Chiesa. Si legga a tal proposito ciò che resta agli atti: la declaratio di rinuncia.
(Max) AL CONTRARIO! SI VEDA INFATTI LA DECLARATIO IN LATINO. Nella quale Benedetto XVI afferma di rinunciare al “ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri” e non al “munus Petrinus” come avrebbe dovuto.
(Max) Il Diritto Canonico (canone 332 §2) impone infatti al Romano Pontefice che intenda abdicare di rinunciare proprio al munus, attraverso una decisione libera e debitamente manifestata. Papa Ratzinger, però, non ne ha fatto cenno. Ciò a cui ha dichiarato di rinunciare è infatti il ministerium, l’esercizio attivo del potere papale, come avrebbe ribadito durante la sua ultima udienza generale. «La mia decisione di rinunciare all’esercizio attivo del ministero non revoca questo».

Si collega a questo punto del discorso un altro anello: la validità del conclave 2013, definito da molti invalido in quanto manipolato da vizi di forma o sostanza. Per decretare la nullità di un conclave non sono sufficienti le ipotesi giornalistiche e nemmeno le rivelazioni private. Questo, don Alessandro, lo sai molto bene. Per rendere nullo un conclave – atto gravissimo e drammatico – devono sussistere delle condizioni precise. Consiglio a riguardo la lettura di questo articolo del professor Guido Ferro Canale.
Come non citare la discutibile elezione, verosimilmente comprata, di Alessandro VI nel 1492, per la quale fu accusato di simonia? Tuttavia fu eletto, divenne papa, e nessuno lo ha potuto spodestare.
Possiamo permetterci di giudicare il suo comportamento morale definendolo discutibile? Indubbiamente ci possiamo ragionare, ma sarà Dio a giudicare. Ma fu papa: e mai cadde in eresia.

Veniamo all’oggi e a papa Francesco.
Ripeto, che la cosa piaccia o meno, Jorge Mario Bergoglio è papa fino a comprovata e formale prova contraria. Io stesso resto perplesso e confuso davanti a certe sue affermazioni.
(Max) INCREDIBILE DICHIARAZIONE IN CONTRADDIZIONE CON QUANTO SOPRA AFFERMATO! COSA INTENDE? QUALI DUNQUE SAREBBERO I SUOI DUBBI?

Appurato questo, qualcuno di noi può affermare inderogabilmente che Papa Francesco si sia mai espresso in modo eretico ex cathedra? Negativo. Per questo non è formalmente eretico.
(Max) AL CONTRARIO: E’ POSSIBILE DIMOSTRARE RAZIONALMENTE CHE E’ ERETICO ED ANZI ANTICRISTO! AFFINCHE’ COMMETTA ERESIA NON OCCORRE AFFATTO CHE PARLI EX CATHEDRA! SI TRATTA DI UNA AFFERMAZIONE INGENUA (CHE RIVELA UNA IMPREPARAZIONE DOTTRINALE DI FONDO), VISTO CHE CHIUNQUE PUO’ COMMETTERE ERESIA! A QUESTO PUNTO NON SEMBRA POSSIBILE AVERE UN DIBATTITO SERIO! QUESTO ANONIMO NON E’ CULTURALMENTE PREPARATO!


Sul fatto che faccia affermazioni altamente discutibili – in modo del tutto personale – non ci piove.
(Max) PALLIDA AMMISSIONE?

Ma l’accusa di eresia e l’eventuale deposizione di un pontefice deve seguire un percorso preciso nella Chiesa. Egli allo stato attuale non può essere definito formalmente un papa eretico, ripeto.
(Max) SE LA CHIESA NON SI PRONUNCIA VALE COMUNQUE IL DISCERNIMENTO PERSONALE! (SIAMO RESPONSABILI DI FRONTE A DIO!)

Di conseguenza non può avere fondamento l’affermazione di don Alessandro “il fedele pecca se partecipa a una Messa una cum con Francesco”, riprendendo erroneamente alcuni concetti espressi da san Tommaso D’Aquino.
(Max) LE AFFERMAZIONI DI SAN TOMMASO D’AQUINO SONO DI UNA CHIAREZZA LAMPANTE! Infatti riguardo alla messa e all’eucarestia celebrata in unione con gli eretici il Doctor Angelicus scrive: “ideo peccat quicumque eorum missam audit vel ab eis accipit sacramenta” (S.Th., III, q.82, a.9:), ovvero “quindi pecca chiunque ascolti la loro messa o riceva da essi i sacramenti”.
(Max) QUINDI SI TRATTA ANCHE QUI DA PARTE DELL’ANONIMO DI UN INCREDIBILE TRAVISAMENTO DELLE FONTI.
Un papa può sbagliare? Certamente. Un papa è’ infallibile solo ed esclusivamente quando si esprime ex cathedra in materia di fede e di morale. 
(Max) I PAPI POSSONO SBAGLIARE MA NON “EX CATHEDRA”. ERRORI NELLE STESSE ENCICLICHE, DICHIARAZIONI PUBBLICHE, OMELIE, INTERVISTE, FILMATI E REGISTRAZIONI AUTENTICHE, SONO PERALTRO ALTRETTANTO INAMMISSIBILI SE NON SEGUITE DA IMMEDIATA RETTIFICA, SPECIALMENTE NEL CASO ABBIANO UN CARATTERE RIPETUTO, SISTEMATICO E VOLUTO! INFATTI QUALUNQUE PAPA LO FACESSE, PER CONSEGUENZA, RISULTEREBBE AUTOSCOMUNICATO LATAE SENTENTIAE. QUINDI DECADREBBE AUTOMATICAMENTE DA PONTEFICE ROMANO!
Quindi non in una intervista, non in un reportage cinematografico, o in qualsiasi altra forma. Il fedele può non abbracciare un’affermazione del papa, se considerata sviante dalla Dottrina e detta fuori dal contesto ex cathedra, ma non può arrogarsi il diritto di non riconoscerlo come papa regnante, vicario di Cristo.
(Lo stesso atteggiamento deve valere nel giudizio nei confronti della Chiesa stessa. Definirla una multinazionale della vergogna non è un atteggiamento caritatevole e fruttifero. Voglio fare un esempio per chi ha lo stomaco forte: pensate a un figlio che insultasse la propria madre, definendola una puttana, nonostante gli sbagli che possa aver commesso di fronte al figlio. Non cade forse egli stesso in un peccato grave?).

(Max) QUI E’ EVIDENTE IL GOFFO TENTATIVO DI GIUSTIFICARE GLI “ERRORI” DI BERGOGLIO! MA GLI “ERRORI” NON SONO TALI! FANNO PARTE CON OGNI EVIDENZA DI UN STRATEGIA BEN STUDIATA DALLA MASSONERIA ECCLESIASTICA! SI TRATTA QUINDI CON OGNI EVIDENZA DI VERA E PROPRIA APOSTASIA!

Ricordiamo che anche san Pietro sbagliò pesantemente. In Matteo 26,72 troviamo l’emblema dello sbaglio di Pietro: il rinnegamento. Pietro dice di Gesù: “Non conosco quell’uomo”. In greco: “Οὐκ οἶδα τὸν ἄνθρωπον”; “ouk oìda tòn antropon”; “ouk oida”: non conosco. Pietro afferma, davanti a una giovinetta, di non conoscere Gesù.
Questo dopo aver visto i miracoli e le sue opere straordinarie – la moltiplicazione dei pani e dei pesci, le risurrezioni, i ciechi guariti alla vista, gli storpi raddrizzati -, dopo aver lui stesso camminato sull’acqua, dopo essere stato nominato papa direttamente da Cristo. Dopo tutto questo vissuto, Pietro dice: non lo conosco.
Cristo Gesù di contro come reagisce? Lo solleva dal mandato di papa? Lo accusa di essere falso cacciandolo? Al contrario, lo guarda con misericordia. E da questo Pietro ricomincia e si converte.
La Chiesa non è guidata da noi uomini e nemmeno i ministri di Dio possono prendere il posto di Dio, poiché la Chiesa è sempre e comunque guidata dallo Spirito Santo. Chi non crede in questo manifesta un’aperta sfiducia nei confronti di quanto Gesù ha promesso (non praevalebunt).
È interessante una frase di san Vincenzo de Lerins: “Dio alcuni Papi li dona, altri li tollera, altri ancora li infligge”. Ma sempre papi restano.
E ancora sulla questione una cum, nonostante gli errori di traduzione, nonostante quello che si possa pensare della pastorale di papa Francesco, il dovere di andare a Messa non è sindacabile.
Rechiamoci in Chiesa e riceviamo Gesù Eucaristia, come di dovere per un cattolico!

(Max) ED ECCO NUOVAMENTE IL DISPERATO (E INUTILE) TENTATIVO GIUSTIFICATORIO SUI RITI DEGLI ERETICI!

Adoriamolo nel Santissimo Sacramento, che, ricordo, è valido. Chi afferma il contrario incorre in gravissimi errori: state ben attenti alla zizzania che il nemico vuole portare. Non aggiungetene ulteriormente!
Chi gradisce la Messa vetus ordo sia benedetto e partecipi al rito antico. Ma se non ci fosse a disposizione, si cade nel peccato non recandosi a Messa! Sono le basi del Catechismo, amici.
Andare a Messa non è peccato. È un obbligo!
Sono certo che questo articolo farà venire molti mal di pancia ai sostenitori di don Alessandro, ma reputo necessario approfondire determinati aspetti.
(Max) MAL DI PANCIA? IDEA DISPERATA (E INUTILE) DI UN ERETICO PRO- BERGOGLIANO SENZA ARTE NE’ PARTE! NESSUNA DELLE SUE AFFERMAZIONI REGGE AD UNA ATTENTA ANALISI RAZIONALE (HA PERFINO TENTATO DI FAR CREDERE CHE SAN PAOLO FOSSE DISPOSTO ALL’ERESIA! VERAMENTE DEMENZIALE!)

La lotta deve essere fatta dall’interno, nella resistenza, non staccandosi dal Corpo, formando fazioni di fazioni di fazioni. Chi una variante, chi l’altra. Facciamo solo il gioco del nemico.
(Max) CHI E’ FEDELE A CRISTO E AL DEPOSITUM FIDEI E’ APPARTIENE ALLA CHIESA CATTOLICA! MA NON CHI SEGUE LA FALSA CHIESA DI BERGOGLIO, I SUOI FALSI PRECETTI E I SUOI FALSI RITI CHE TRADISCONO LE PAROLE DI CRISTO! E’ INFATTI ANATEMA PER CHIUNQUE CAMBI ANCHE UNA SOLA PAROLA DI CRISTO!

Lasciamo al Maestro, Gesù Cristo, decidere quando e come risolvere qualsiasi frattura nella sua Chiesa, resistendo e rimanendo ancorati agli insegnamenti di sempre.
(Max) PREGHIAMO AFFINCHE’ VENGA PRESTO IL GIORNO DELLA VITTORIA PER IL CUORE IMMACOLATO DI MARIA! AFFINCHE’ RIPORTI LA CHIESA CATTOLICA ALLA SUA GRANDEZZA E ABBATTA’ IN POCHE BATTUTE L’ANTICRISTO, LA SUA FALSA CHIESA E I SUOI MISERABILI SEGUACI!

Incredibile particolarmente la sua (ingenua) affermazione che Bergoglio per commettere eresia dovrebbe pronunciarsi “Ex Cathedra”! E dove li mettiamo quindi Ario, Pelagio e Lutero? Non sarebbero quindi eretici? Si tratta semplicemente del solito inutile (e disperato) tentativo di celare le eresie Bergogliane!

Retropensiero dell’autore

[IB: “Duilio, spero che i lettori non abbiano frainteso le mie parole, che non mi bòllino come membro di qualche precisa fazione; sai…è un momento di grande confusione nella Chiesa…”
D: “Non riesco a capire, sir, se rischio partecipando alla Messa. Chitarre, bonghi, “non abbandonarci” invece di “non ci indurre”, “rugiade”, inchini di pace, disinfettante invece dell’acqua Santa, omelie sulla raccolta della plastica, l’inferno è vuoto…ho mal di testa…”
IB: “Duilio, ti faccio una domanda: Gesù Sacramento è nel Tabernacolo?”
D: “Si, sir, lo è!”
IB: “E vuoi lasciarlo solo in mezzo a questo casino?!”]*

Investigatore Biblico

(Max) LA CONCLUSIONE. NESSUNA DELLE ARGOMENTAZIONI PROPOSTE DALL’ANONIMO REGGE AD UNA ANALISI RAZIONALE ED AL SEMPLICE CONFRONTO CON LE FONTI. SI TRATTA QUINDI DI UN LIBELLO CON INTENTI DENIGRATORI E PERTANTO DI NESSUN VALORE.

(Max) Incredibile particolarmente la sua (ingenua) affermazione che Bergoglio per commettere eresia dovrebbe pronunciarsi “Ex Cathedra”! E dove li mettiamo quindi Ario, Pelagio e Lutero? Non sarebbero quindi eretici? Si tratta semplicemente del solito inutile (e disperato) tentativo di celare le eresie Bergogliane!

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(*) documento riprodotto da: https://www.aldomariavalli.it/2020/12/04/validita-e-liceita-della-messa-non-stacchiamoci-dal-corpo-non-formiamo-fazioni/

(1) https://michelonfray.com/archives/-si-j-etais-chretien-je-dirais-que-le-pape-fran?mode=video

(2) https://www.proselitismodellascienza.it/2020/12/06/lestrema-e-inutile-difesa-dei-pro-bergogliani-sulla-condanna-dei-riti-con-gli-eretici-2/

Una risposta su “Validità e liceità della Messa / “Non stacchiamoci dal Corpo, non formiamo fazioni” – CRITICHE E COMMENTI di Max Tex”