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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

SAN MARTINO “spacca idoli” CONTRO L’IDOLATRIA! (Rappresentato con l’oca di fianco, in quanto scelto vescovo dalle oche!

Commento di Max Tex alla Catechesi di Don Alessandro Minutella.

San Martino, primo santo non martire, quindi pastore, popolare in tutta Europa (ma specialmente in Francia)! Nato nel 316 o 317 in Pannonia (Ungheria) da genitori pagani poi divenuti ariani.

Perche’ val la pena citare San Martino, anche a prescindere dalla sua ricorrenza di oggi nel calendario religioso? Per la sua furia distruttrice degli idoli! Che prendeva a colpi d’ascia davvero micidiali (essendo stato per vent’anni centurione romano). Furia che dovrebbe rinascere al giorno d’oggi!

E c’e’ un’altra connessione importante con il nostro tempo. Infatti anche all‘inizio del quarto secolo c’e’ una grave crisi della Chiesa Cattolica. Che infatti si trova messa quasi completamente sotto scacco dall’arianesimo, la stessa eresia che, incidentalmente, i vescovi nostri contemporanei in prevalenza massoni, hanno inteso rievocare per esclusivi fini distruttivi e addirittura satanici. Moltissimi vescovi sono infatti, allora come adesso, seguaci di Ario. Con cio’ mettendo in pericolo la sopravvivenza stessa della Chiesa. Solo un santo, come San Martino, puo’ sovvertirne le sorti!

L’INFANZIA DI MARTINO

Il papa’ (di Martino) e’ ufficiale romano e vorrebbe chiamarlo Marte (ma rinuncia e lo chiama appunto Martino).

Quando ha dieci anni la famiglia si trasferisce a Pavia dove di nascosto dai genitori frequenta i cristiani.

LA CARRIERA MILITARE E L’EPISODIO DEL MANTELLO

Il papa’ se ne accorge e si frappone facendolo arruolare nell’esercito romano e mandandolo ad Amiens in Gallia (dove si verifichera’ anni dopo il famoso episodio della cappa di San Martino).

Ed ecco appunto l’episodio in questione. Ormai soldato di professione da circa vent’anni (ha quindi circa trent’anni), l’undici novembre del 346 o 347 in Gallia dove si trova fa freddo e nevica. Un mendicante gli chiede aiuto (ha freddo ed e’ senza mantello). Contro le norme severe dell’esercito romano Martino decide di soccorrerlo proprio dividendo in due il proprio mantello d’ordinanza per darne meta’ al povero. Si tratta di una grave violazione della disciplina militare ma Martino non esita a mettere a repentaglio la propria carriera militare. E’ lo Spirito Santo che lo guida!

La notte seguente San Martino sogna Gesu’ che di fronte al coro degli angeli gli annuncia solennemente che il suo gesto e’ stato glorificato in cielo e per questo sara’ ricordato nei secoli dei secoli venturi! Si tratta di un privilegio enorme! Ma qual’e’ la ragione? Quella di aver anteposto la misericordia al rispetto delle severe norme militari, un vero esempio emblematico di EROISMO DELLA FEDE!

Il mattino seguente San Martino al risveglio trova il suo mantello (cappa) miracolosamente di nuovo intero! Mentre quello stesso giorno e per alcuni giorni seguenti torna a splendere il sole e con esso la temperatura mite dell’estate! E’ proprio l’estate di San Martino istituita da Dio per ricordare il suo gesto!

Alla morte di San Martino per ricordare il famoso episodio verra’ percio’ costruita una chiesetta detta appunto da quel momento “cappella” (e “cappellani” i suoi sacerdoti) dove sara’ custodita la reliquia del suo famoso mantello (cappa). Questa e’ infatti proprio l’origine storica dei nomi “cappella” e “cappellano” (che infatti indica un sacerdote militare)!

LA CARRIERA ECCLESIASTICA

L’anno dopo Sant’Ilario di Poitier lo battezza e lo fa chierico e esorcista! Martino detto “spaccaidoli” va in giro nei boschi da solo appunto per distruggere gli idoli ed evangelizzare i pagani!

Per questo va da solo di villaggio in villaggio in Gallia. La prima cosa che fa quando giunge in un villaggio e’ quello di spaccare con l’ascia gli idoli!

La sua fama (legata alla distruzione degli idoli da parte di Martino) giunge sino a Roma! In seguito a cio’ il proconsole romano di Gallia lo fa incarcerare, fustigare e espellere dal territorio della Gallia!

A questo punto va a Milano. Ma Gesu’ gli appare in sogno e gli chiede di convertire i genitori nel frattempo divenuti ariani. Riesce a farlo con la madre ma non il padre (probabilmente ci riuscira’ in seguito, visto il comando cui non poteva mancare di certo!).

Nel frattempo viene pero’ espulso anche dal Milano, per intervento dell’allora vescovo della stessa citta, eretico ariano e nemico mortale di Martino. E’ infatti l’epoca della massima diffusione dell’arianesimo che Martino combatte con tutte le sue forze (e il vescovo eretico lo sa bene!).

Torna quindi in Gallia (nel frattempo e’ scaduta la proscrizione al suo rientro) dove fonda un monastero (ed e’ gia’ in fama di santita’). Ma allo stesso tempo continua la sua incessante attivita’ di evangelizzazione e quindi a spaccare gli idoli!

In un famoso episodio miracoloso, mentre attraversa un villaggio pagano viene sfidato dallo stregone locale a restare sotto un albero pieno di idoli pagani che viene abbattuto dallo stesso stregone. Mentre l’albero precipita al suolo la sua caduta si arresta parzialmente cosi da lasciare del tutto illeso Martino! Si tratta di un evento prodigioso! A seguito di cio’ l’intero villaggio, incluso lo stregone, si converte immediatamente al cristianesimo! (2)

MARTINO VESCOVO DI TOURS

A Tours intanto per la sua fama Martino viene acclamato vescovo dal popolo, ma i vescovi lo rifiutano! Ma i cristiani insistono. Martino viene a saperlo e incredibilmente scappa (non vorrebbe diventare vescovo)! Si nasconde quindi nell’aia di una fattoria in mezzo alle oche. Mentre e’ acquattato tra le oche, tuttavia queste si mettono a starnazzare, rivelando cosi a tutti coloro che lo cercavano il suo nascondiglio!

Martino viene immediatamente sequestrato e a viva forza creato vescovo (lo sara’ per ben 26 anni senza pero’ rinunciare alla vita ascetica e all’evangelizzazione dei pagani).

Quando muore il suo corpo viene portato a Tours dove avverra’ il suo funerale solenne cui parteciperanno tutti i suoi fedeli! (ved. Venanzio Fortunato, Vita di San Martino).

LE SUE RELIQUIE DISPERSE

Il diavolo, che durante tutta la vita di Martino e’ stato cacciato ovunque dai suoi riti esorcisti, si vendica dopo la sua morte tormentando il corpo di San Martino e la sua sepoltura. All’epoca della riforma di Lutero, i protestanti pieni di odio verso il cristianesimo e in particolare il culto delle reliquie dei santi, distruggeranno la chiesa di Tours e le reliquie di San Martino ivi custodite dandovi fuoco! Durante la rivoluzione francese anche la poca cenere rimasta del corpo di San Martino verra poi dispersa dai fanatici atei illuministi nel fiume omonimo!

NOTIZIA IMPORTANTE!

Un tale (diplomatico dell’America Latina) avrebbe ricevuto informazioni in merito a “infami affermazioni” contenute in un post su pachamama scritto da Don Alessando Minutella. Lo stesso diplomatico o presunto tale, dopo aver profferito incredibili e gravissimi insulti allo stesso Don Alessandro Minutella, affermerebbe di aver presentato denuncia al governo italiano per far rimuovere il post!

Si tratta di affermazioni da parte del sedicente diplomatico di indicibile, insopportabile e oscena menzogna, nonche’ oltraggioso insulto personale, che tutti i membri del Piccolo Resto condannano e si ripromettono di denunciare pubblicamente!

Adesso basta! Basta con pachamama e i vergognosi riti idolatrico-satanici in San Pietro! Vergogna ai barbari pagani che li hanno promossi! Vergogna, disprezzo e condanna morale per tutti i proseliti, sostenitori e complici di questa blasfemia anticristica!

LA CONNESSIONE CON SAN MARTINO?

La distruzione degli idoli a colpi d’ascia!

Infatti, gloria e onore a chi sradichera e distruggera’ il sacrilego albero di pachamama! Si tratta dello stesso albero piantato nei giardini vaticani durante l’infame rito sacrilego e blasfemo di presenziato dallo stesso cardinale JM Bergoglio!

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(1) Catechesi di Don Alessandro Minutella

https://www.facebook.com/radiodominanostra/videos/3639035459488936

(2) Ricorda l’evangelizzazione di San Patrizio nei villaggi irlandesi ancora pagani. Le conversioni erano istantanee e complete per tutto il villaggio, quanto lo stregone o il capo del villaggio si convertivano.