IL FONDAMENTO DEL LIBERO ARBITRIO
Nel post sottoindicato (1) viene esposto il punto di vista comune ebraico e cristiano e la questione della compatibilita’ con l’onnipotenza divina.
C’e’ un altro punto importante: la natura dell’uomo. Vediamo di che si tratta. Dall’inceptio dell’enciclica “Veritatis Splendor“(2):
Lo splendore della verità rifulge in tutte le opere del Creatore e, in modo particolare, nell’uomo creato a immagine e somiglianza di Dio (cf Gn 1,26): la verità illumina l’intelligenza e informa la libertà dell’uomo, che in tal modo viene guidato a conoscere e ad amare il Signore. Per questo il salmista prega: «Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto» (Sal 4,7).
Esaminiamo in dettaglio la prima fonte:
Genesi 1,26
E Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, a nostra somiglianza, e domini sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutte le bestie selvatiche e su tutti i rettili che strisciano sulla terra».
E’ quindi implicita la caratteristica fondamentale del libero arbitrio che l’uomo, essendo simile a Dio, deve necessariamente possedere, cioe’ la capacita’ di scegliere tra il bene e il male!
Ma chi ci puo’ far conoscere il bene? Ecco cosa dice al riguardo il versetto citato dei Salmi:
Salmi 4:7
Molti dicono: «Chi ci farà vedere il bene?».
Risplenda su di noi, Signore, la luce del tuo volto.
L’uomo e’ quindi portato naturalmente ad amare Dio e quindi il bene che lui stesso rappresenta!
E come possiamo distinguere razionalmente il bene dal male? La risposta, sempre da “Veritatis Splendor”, e’ questa:
E’ Gesù Cristo, la luce vera che illumina ogni uomo! Siamo infatti tutti
“chiamati alla salvezza mediante la fede in Gesù Cristo, «luce vera che illumina ogni uomo» (Gv 1,9), gli uomini diventano «luce nel Signore» e «figli della luce» (Ef 5,8) e si santificano con «l’obbedienza alla verità» (1 Pt 1,22).
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