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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

La devozione alla Vergine Addolorata

File:Sansevero Madonna addolorata.jpg - Wikipedia
Statua della Madonna Addolorata, opera di Sebastiano Marrocco (sec. XVIII). San Severo, chiesa di santa Maria della Pietà.

La devozione alla Vergine Addolorata viene celebrata ogni anno il giorno 15 settembre, l’indomani della celebrazione dell’Esaltazione della Croce. Fu papa Pio X (1904-1914) a stabilire questa data, ma il culto della Madonna Addolorata e dei suoi Sette Dolori esisteva già alla fine dell’XI secolo. Inizialmente i dolori erano 5, come 5 erano i Gaudi. Si tratta di momenti della vita di Maria raccontati nei vangeli, o tramandati dalla devozione popolare, legati alla Passione e alla morte di Gesù, ma non solo. I dolori di Maria venivano già allora rappresentate per mezzo di cinque spade conficcate nel cuore.

Furono soprattutto Sant’Anselmo e San Bernardo a contribuire al diffondersi di questa forma devozionale che esaltava la figura di Maria come madre e venerava il suo pianto accorato ai piedi della Croce. Il Liber de passione Christi et dolore et planctu Matris eius, un testo scritto da un anonimo, fu solo una delle prime composizione dedicate al Pianto della Madonna, che tanto spazio avrebbe trovato nelle Laudi popolari e nei Misteri del tempo.

Nel XII secolo Jacopone da Todi (ma l’attribuzione non è certa) compose lo Stabat Mater, un componimento poetico musicale liturgico che veniva recitato o cantato durante la celebrazione eucaristica prima della proclamazione del Vangelo. Si tratta di una struggente meditazione sul dolore di Maria ai piedi della Croce. La preghiera comincia con le parole:

Stabat Mater dolorósa
iuxta crucem lacrimósa,
dum pendébat Fílius.

Cuius ánimam geméntem,
contristátam et doléntem
pertransívit gládius.

La Madre addolorata stava
in lacrime presso la Croce
mentre pendeva il Figlio.

E il suo animo gemente,
contristato e dolente
era trafitto da una spada.

Nel 1233 sette nobili fiorentini della compagnia dei Laudesi, una confraternita di Firenze particolarmente devota alla Madonna, assistettero a un miracolo: videro l’immagine della Vergine raffigurata sulla parete di una strada cittadina prendere vita. La Madonna appariva afflitta da un grande dolore, e indossava i colori del lutto. I giovani interpretarono quella visione come un segno del dolore che la madre di Gesù provava a causa dell’odio che divideva le famiglie di Firenze. Così decisero di indossare a loro volta abiti a lutto, gettarono le armi, si ritirarono in penitenza e preghiera sul Monte Sanario e istituirono una nuova confraternita: la compagnia di Maria Addolorata, o dei Serviti.

Molte altre confraternite vennero istituite successivamente, mentre la devozione a Maria Addolorata e ai Sette Dolori della Beata Vergine si diffondeva in tutti gli strati della popolazione. Questa incredibile diffusione è ancora ben visibile oggi, grazie alle innumerevoli feste popolari in onore della Madonna Addolorata che hanno luogo ovunque nel nostro paese. Ma anche nobili e perfino sovrani europei furono devoti alla Madonna Addolorata e incoraggiarono il suo culto. Pensiamo a Carlo V, Imperatore del Sacro Romano Impero germanico, che commissionava quadri raffiguranti i Dolori di Maria per istruire il popolo analfabeta, o ai reali spagnoli. I Serviti e i francescani contribuirono in larga misura a questa diffusione.

In un primo tempo i riti in onore dell’Addolorata erano concentrati nella Settimana Santa, poi vennero istituite nuove date e celebrazioni, fino alla decisione di Pio X.

Basilica Santuario di Maria Santissima Addolorata: risplende lo stile  neogotico - Italian Ways
La Basilica Minore dell’Addolorata si trova a Castelpetroso, in provincia di Isernia, nel Molise. 

I 7 DOLORI DI MARIA

Ecco elencati i Sette Dolori di Maria Addolorata:

  1. Profezia dell’anziano Simeone sul Bambino Gesù: “Simeone li benedisse e parlò a Maria, sua madre: Egli è qui per la rovina e la risurrezione di molti in Israele, segno di contraddizione perché siano svelati i pensieri di molti cuori. E anche a te una spada trafiggerà l’anima.” (Luca 2,34-35)
  2. La fuga in Egitto della Sacra famiglia: “Essi erano appena partiti, quando un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi con te il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e resta là finché non ti avvertirò, perché Erode sta cercando il bambino per ucciderlo». Giuseppe, destatosi, prese con sé il bambino e sua madre nella notte e fuggì in Egitto, dove rimase fino alla morte di Erode.” (Matteo 2,13-15).
  3. La perdita di Gesù Bambino nel Tempio: “I suoi genitori si recavano tutti gli anni a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Quando egli ebbe dodici anni, vi salirono di nuovo secondo l’usanza; ma trascorsi i giorni della festa, mentre riprendevano la via del ritorno, il fanciullo Gesù rimase a Gerusalemme, senza che i genitori se ne accorgessero. Credendolo nella carovana, fecero una giornata di viaggio, e poi si misero a cercarlo tra i parenti e i conoscenti; non avendolo trovato, tornarono in cerca di lui a Gerusalemme. Dopo tre giorni lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, mentre li ascoltava e li interrogava. E tutti quelli che l’udivano erano pieni di stupore per la sua intelligenza e le sue risposte. Al vederlo restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Ma essi non compresero le sue parole. Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore.” (Luca 2,41-51)
  4. L’incontro di Maria e Gesù lungo la Via Crucis (Questo episodio non è narrato nei Vangeli, ma deriva dalla tradizione popolare. Gesù salendo al Calvario incontra la madre).
  5. Maria ai piedi della Croce: “Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.” (Giovanni 19,25-27)
  6. Maria accoglie nelle sue braccia Gesù morto (Anche questo episodio non è narrato nei Vangeli, ma è stato soggetto di innumerevoli rappresentazioni sacre, come la Pietà di Michelangelo, solo per citare una delle più celebri. Maria culla tra le sue braccia il corpo di Gesù deposto dalla croce prima che venga sepolto.)
  7. Maria assiste alla sepoltura Gesù (Episodio non biblico, tramandato dalla tradizione).
I sette dolori di Maria, il culto della Madonna Addolorata