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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

REFUTAZIONE RAZIONALE DEI MODERNISTI:IL CASO DI GODFRIED DANNEELS

di Max Tex (14 maggio 2020, revisione 15 maggio 2020)

Godfried Danneels e’ stato un cardinale Belga (1). E’ noto (2) per aver fatto parte del cosiddetto Gruppo di Saint-Gall (o San Gallo), gruppo di personaggi di spicco della chiesa cattolica di orientamento modernista tra cui Carlo Maria Martini, Ivo Fueher (San Gallo), Walter Kasper (Rottenburg-Stoccarda) e Karl Lehmann (Mainz).

1 – L’AGENDA MODERNISTA DEL GRUPPO DI SAINT-GALL

La sua ideologia modernista, quale emerge anche dalla biografia (2), coincide praticamente con il programma di Carlo Maria Martini (3). Si tratta dunque di fatto del programma dello stesso Gruppo di Saint-Gall di cui Danneels medesimo e Carlo Maria Martini furono i principali esponenti. I suoi elementi principali sono costituiti da un’agenda di riforme da attuarsi nella chiesa e precisamente:(Punto #1) Riorganizzazione del potere della chiesa, ruolo delle conferenze episcopali in chiave autonoma.(Punto #2) L’obbligo del celibato per il clero da rivedere.(Punto #3) Più considerazione per le coppie omosessuali stabili.(Punto #4) Rivisitare la dottrina sui divorziati risposati.(Punto #5) La comunione per i divorziati risposati(Punto #6) Ordini sacri per le donne(Punto #7) Una nuova morale sessuale.(Punto #8) Rivisitazione del concetto di ecumenismo e dei rapporti con l’Islam.

2 – L’ATTIVITA’ DEL GRUPPO DI SAINT-GALL

L’attivita del gruppo di San Gallo emerge chiaramente dalla biografia di Danneels (2) il quale spiega dettagliatamente gli eventi a due giornalisti Belgi Jürgen Mettepenningen e Karim Schelkens.. Si tratta di fatto di una vera e propria ammissione di responsabilita’ con l’intento probabile di scaricarsi la coscienza. Il tono alla fine del libro e’ infatti quello di una persona serena che si e’ messa in pace con la propria coscenza. Veniamo dunque al racconto dettagliato di Danneels.Gli incontri del gruppo organizzati dal C.M. Martini e I. Fueher si tennero, a partire dal 1995, a San Gallo in Svizzera dove Fueher era vescovo. Fu durante questi incontri, cui partecipo’ anche Danneels a partire dal 1996, che lui stesso sviluppo i principali elementi della sua ideologia. Furono importanti soprattutto perché il cardinale ne sarà il membro con la maggiore anzianità. “Fin dall’inizio, i partecipanti seguivano una semplice regola: tutto può essere detto, non viene prodotto alcun rapporto scritto e la discrezione viene rispettata”.I nuovi arrivati, sempre solo su invito, avevano tutti un profilo molto specifico e chiaramente modernista. Per quanto riguarda in particolare Walter Kasper e Karl Lehmann erano entrambi teologi avversari di J. Ratzinger, al tempo prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Ciò suggerisce anche il tipo di argomenti trattati: “centralismo ecclesiale, ruolo delle conferenze episcopali, sviluppo del ministero sacerdotale, etica sessuale, politica di nomina dei vescovi, attuazione della collegialità”.Nel gennaio 1999, la dichiarazione annuale venne fatta da Martini, con la proposta di convocazione di unnuovo Concilio con un’agenda simile a quella di Danneels (3). La proposta venne accolta con simpatia da Danneels che peraltro obbietto’ sui problemi logistici dovuti alla presenza simultanea di 5000 vescovi. Le discussioni del gruppo su questo argomento non rimasero peraltro senza risposta perché, dopo aver lanciato le sue idee nell’intimità di San Gallo, Martini presento la sua proposta anche al Secondo sinodo dei vescovi sul ‘Europa alla fine del 1999, dove ricevette un’accoglienza mista. Questo modus operandi – una discussione interna approfondita e aperta, seguita dall’azione individuale dei membri sulla scena pubblica – illustra il ruolo e il funzionamento del gruppo di San Gallo. Anche Danneels procedette in questo modo e tenne un discorso analogo durante lo stesso sinodo affermando che “l’Europa non e’ un continente di apostati” ripetendo come un mantra “È davvero tutto così negativo?”. Il suo intervento attiro’ l’attenzione di Giovanni Paolo II, il quale segnalo che, eccezionalmente, il cardinale belga poteva superare il tempo di parola di otto minuti assegnatogli.Negli anni successivi prima della scomparsa di Giovanni Paolo II i membri del gruppo furono unanimi nel dire che la scelta del prossimo papa sarebbe stata decisiva per il futuro della Chiesa. I giorni di gennaio 2003, 2004 e 2005 furono sono quindi incentrati su un programma simile: valutazione della situazione della Chiesa mondiale, primato del papa, legame tra primato e collegialità dei vescovi e successione petrina. Il gruppo acquisisce così una chiara importanza strategica in vista di un possibile conclave. L’entrata nel gennaio 2004 di José da Cruz Policarpo, patriarca di Lisbona e presidente della conferenza episcopale portoghese, non fu banale. Il gruppo ora conta tra i suoi membri ed ex membri una serie di rinomati cardinali che sarebbero stati sulla stessa lunghezza d’onda durante un possibile conclave: Martini, Danneels, Murphy-O’Connor, Silvestrini, Policarpo, Husar, Kasper e Lehmann. Se ciascuno di loro riesce a sfruttare la propria rete, il gruppo rischia di avere un peso considerevole.Alla morte di Giovanni Paolo II il Gruppo e’ pronto. I cardinali del gruppo di San Gallo presenti a Roma inviano a Ivo Fürer una cartolina con il messaggio: “Siamo qui nello spirito di San Gallo”.Il dato più evidente che li univa, oltre all’agenda modernista, era il loro antagonismo all’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il Cardinal Joseph Ratzinger. Tuttavia è il cardinale Ratzinger che il conclave sceglierà come successore, sebbene durante il pre-conclave il cardinale gesuita Jorge Mario Bergoglio rappresentasse un’alternativa realistica.Per illustrare i rapporti tra i superstiti del gruppo e Benedetto XVI basta citare l’episodio dell’incontro di Danneels (7 luglio 2005) con lo stesso Benedetto XVI per la prima volta dal conclave. Dopo l’incontro Georg Ratzinger, il fratello del papa in un’intervista per il settimanale berlinese Junge Freiheit descrisse Danneels come un cardinale le cui dichiarazioni “non sono più compatibili con la fede cattolica”, senze peraltro specificare a quali dichiarazioni stesse pensando.Occorre aggiungere che negli ultimi anni del suo episcopato, Danneels si espresse più spesso e più chiaramente sull’argomento dell’omosessualità e le coppie divorziate e risposate. In particolare ripete’ la sua convinzione che le coppie risposate devono esse stesse decidere nell’anima e nella coscienza se possono ricevere la comunione. In questa zona, prende le distanze apertamente dal punto di vista del principio formulato da papa Benedetto XVI nell’esortazione apostolica Sacramentum caritatis, ovvero che i cristiani che si sposano per la seconda volta non hanno il diritto di comunicarsi.Il conclave sembro pero’ rappresentare l’inizio della fine del gruppo di San Gallo. L’obiettivo apparve improvvisamente meno chiaro. Infatti lo stesso anno “Ivo Fürer si ritirò e pertanto non fu più possibile tenere le riunioni annuali nello stesso posto”. Gli incontri peraltro furono tenuti ancora fino al 2007 nelle vicinanze di San Gallo.Tuttavia l’antagonismo del Gruppo di San Gallo proseguira’ strenuamente negli anni del pontificato di Benedetto XVI ed anzi si attuera’ concretamente in una serie di iniziative volte ad ostacolare e poi a far dimettere lo stesso Benedetto XVI.E’ noto per esempio il vero e’ proprio boicottaggio attuato dai vescovi tedeschi nei confronti di Benedetto XVI sia nelle sue iniziative pastorali che in atti concreti. Per esempio in occasione della sua visita in Germania nel 2011 al suo arrivo all’aeroporto molti di essi si rifiutarono addirittura di stringergli la mano. Altre iniziative riguardarono:- il processo per pedofilia intentato dagli stessi vescovi tedeschi al fratello del papa Georg, successivamente finito nel nulla;- il cosiddetto caso Vatileaks, con la probabile collaborazione dei servizi segreti USA, consistenti nella diffusione di presunti documenti interni del Vaticano;- la diffusione di calunnie attraverso vere e proprie campagne di stampa di giornali della sinistra sempre piene di pretese indiscrezioni e vere e proprie fake news sul papa, sul clero e sull’amministrazione interna del Vaticano;- pressioni e contatti personali volti a indurre Benedetto XVI alle dimissioni. Tra questi noto e’ l’episodio del cardinale Carlo Maria Martini is quale esorto Benedetto XVI a dimettersi al piu’ presto vista la situazione di crisi del Vaticano.Sono comunque gli eventi romani che, inaspettatamente, aiuteranno Danneels a risalire il pendio. L’11 febbraio 2013, un lunedì apparentemente come un altro, Benedetto XVI ha annunciato le sue dimissioni per la fine del mese. Nel fare ciò, sta facendo un gesto storico. Quando sente la notizia (dal) collaboratore dell’arcidiocesi, Danneels è sbalordito. Fu di nuovo ricevuto dal papa il 6 settembre. Sembrava sfinito, ma non parlava di dimissioni. L’incontro si è svolto su iniziativa del Papa. Apparentemente, l’idea gli era stata proposta dal cardinale Martini, morto una settimana prima dell’incontro con il cardinale belga (4,5). All’inizio, Danneels rimase incredulo. La tradizione vuole che il ministero di un papa duri fino alla sua morte. I dubbi presto lasciarono il posto all’ammirazione per il coraggio mostrato da Ratzinger.Le dimissioni di Benedetto XVI, il 28 febbraio alle 20, aprirono un periodo vacante di sede. ll periodo dal 4 all’11 marzo fu’ dedicato alle congregazioni, alle assemblee generali in cui facciamo il punto dei problemi e dei bisogni della Chiesa. Anche in presenza dell’ovvia discrezione, le informazioni sul contenuto dei dibattiti filtravano. All’esterno, fu subito chiaro che questo pre-conclave contrastava con quello che aveva avuto luogo otto anni prima. Anche Danneels se ne rese conto. Più tardi dirà “di aver partecipato agli incontri più interessanti della sua vita da cardinale”. Infatti affermo’ di aver constatato negli incontri pre-conclave proprio “..l’apertura e tono di libertà la cui assenza il gruppo di San Gallo aveva dovuto deplorare, a porte chiuse”. Il suo riferimento al Gruppo di San Gallo e’ quindi esplicito.Sappiamo come e’ finita.

3 – REFUTAZIONE RAZIONALE, SCOMUNICA “LATAE SENTENTIAE” E QUESTIONE DELLA LEGITTIMITA’ DELL’ELEZIONE DI JM BERGOGLIO

Poniamoci ora le domande che ci interessano.La prima, riguarda l’identificazione della natura modernista e quindi eretica dell’agenda di del Gruppo San Gallo. La sua refutazione razionale ne e’ quindi conseguenza immediata.L’agenda rappresentata dai Punti #2-#8 (facendo eccezione solo il punto #1) e’ infatti manifestamente in contrasto con l’insegnamento di Gesu’ Cristo che ha insegnato ai discepoli il bene e il male, promettendo la salvezza nel Suo nome ma anche minacciando il terribile giudizio della geenna ai malvagi che lo rifiutano. La contraddizione razionale con l’intero “Depositum fidei” e’ quindi manifesta in tutti i casi suindicati. Non c’e’ alcuna possibile conciliazioni tra due opposti! Quindi si tratta di un programma eretico! Per la dimostrazione dettagliata di questo punto vedasi anche la discussione riportata in (3).Tale violazione, da parte dei membri del Gruppo di San Gallo e in particolare di Godfried Danneels, ha realizzato al tempo stesso la loro simultanea e immediata auto-scomunica “Latae Sententiae”!Ma le questioni cruciali che rimangono da chiarire sono:- quale ruolo abbia effettivamente svolto il Gruppo di San Gallo nell’esito del Conclave del 2013;e conseguentemente anche la questione cruciale:- della possibile illegittimita’ dell’elezione papale di JM Bergoglio (6).Almeno a prima vista le informazioni fornite dallo stesso cardinale Daneels nella sua biografia sembrano non rispondere in modo chiaro a queste domande.E’ peraltro di tutta evidenza che il Gruppo di San Gallo abbia influenzato in maniera decisiva l’elezione di JM Bergoglio. La prova incontrovertibile e’ fornita dal confronto tra l’agenda modernista del Gruppo San Gallo e il programma politico/teologico attuato dal 2013 a tutt’oggi da parte di Bergoglio.E’ immediato verificare infatti come i punti cruciali indicati dal Gruppo siano gia’ stati in parte realizzati o siano attualmente in discussione! Vedasi al riguardo la discussione sull’apostasia nella chiesa (7) e la dottrina della giustificazione introdotta da JM Bergoglio (8).Non manca proprio nulla! Si tratta proprio del programma del Gruppo di San Gallo!In conclusione si individuano due ragioni distinte che impediscono di poter considerare JM Bergoglio pontefice e Vicario di Cristo:1) il primo, che l’elezione di Bergoglio sia stata manifestamente condizionata da un gruppo di cardinali eretici, il Gruppo di San Gallo;2) il secondo, che lo stesso JM Bergoglio avendo attuato il programma eretico del Gruppo di San Gallo ha commesso eresia. Con cio’ non potrebbe in nessun caso ricoprire tale posizione!

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(1) (Wikipedia) 4 giugno 1933, Kanegem, Tielt, Belgio,14 marzo 2019, Mechelen, Belgio.E’ stato un professore di Teologia,cardinale (dal 1983 fino 2010), arcivescovo e primate del Belgio.(1979),

(2) “Godfried Danneels Biografie”Jürgen Mettepenningen e Karim Schelkens (2014); vedasi Cap. 24 “IL GRUPPO SAINT-GALL”.

(3) REFUTAZIONE RAZIONALE DEI MODERNISTI:IL CASO DI CARLO MARIA MARTINI

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(4) “La rivelazione sulle dimissioni di Ratzinger: Il Cardinal Martini gli consigliò di lasciare”, Mario Valenza, il Giornale (16 luglio 2015),https://www.ilgiornale.it/…/rivelazione-sulle-dimissioni-ra….

(5) L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA NUOVA DOTTRINA DELLA GIUSTIFICAZIONE INTRODOTTA DA JM BERGOGLIO

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3341977365814534&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=GRNy6KcMlKKVkBSK

(6) L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA NEGAZIONE DELL’ILLEGITTIMITA DELL’ELEZIONE A PAPA DI JM BERGOGLIO

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3335962493082688&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=hm06QYD0naBtD01X

(7) ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA PRESENZA DELL’APOSTASIA NELLA CHIESA

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3362574967088107&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=b8YrpIVToUip1SiU

(8) L’ESTREMA (E INUTILE) DIFESA DEI PRO-BERGOGLIANI SULLA NUOVA DOTTRINA DELLA GIUSTIFICAZIONE INTRODOTTA DA JM BERGOGLIO

https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=3341977365814534&id=100000069109306&sfnsn=scwspmo&extid=GRNy6KcMlKKVkBSK