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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

LA QUESTIONE DEL TALMUD: I PRECETTI RIGUARDANTI I CRISTIANI

IL TALMUD: LA SUA NATURA CONTRADDITORIA

Gli Ebrei contemporanei che aderiscono al cosiddetto Ebraismo Rabbinico considerano quali testi sacri fondamentali non solo la Tanakh, la Bibbia Ebraica, ma anche il Talmud, ovvero una raccolti di commenti rabbinici della Bibbia, oltre molteplici precetti morali.

Tuttavia il Talmud contiene aspetti fortemente controversi in quanto, alcuni (e non pochi) di questi precetti morali sono in radicale contraddizione non solo tra loro ma addirittura con la stessa Legge Mosaica (i dieci comandamenti).

In particolare il Talmud include numerosi precetti specifici contro i cristiani redatti nel tempo da diversi rabbini (1). Dal Talmud emerge infatti l’affermazione secondo cui i cristiani sarebbero idolatri e dannosissimi per gli ebrei. Perciò, qualsiasi israelita che voglia essere timorato di Dio, deve necessariamente osservare tutti i precetti che gli sono stati dati dai padri viventi in Terra Santa circa il modo di comportarsi con le genti idolatre indigene e confinanti.

Gli ebrei sono quindi tenuti – secondo il Talmud – non solo ad evitare i cristiani ma ad impegnarsi per distruggerli ed ucciderli!

Si tratta quindi di precetti in manifesta contraddizione razionale con la Legge Mosaica e in particolare il precetto Non uccidere!

1 – PRECETTI DEL TALMUD CONTRO IL CRISTIANESIMO

Il Talmud contiene numerosi precetti contro il cristianesimo.

GESU’ CRISTO NEL TALMUD

Molti passi dei libri talmudici trattano della nascita, vita e morte di Gesù Cristo e dei suoi insegnamenti. Non sempre Gesù viene nominato con il suo nome, ma in diversi modi come “Quell’Uomo,” “Una Certa Persona,” “Il Figlio del Carpentiere,” “Colui che Fu Appeso”, ecc.

Articolo I. – SUI NOMI DI GESU’ CRISTO

Nel Talmud, Cristo viene chiamato Otho Isch- “Quell’Uomo,” cioè colui che tutti conoscono. Nel trattatello Abhodah Zarah, 6a. leggiamo: “Viene chiamato cristiano colui che segue i falsi insegnamenti di quell’uomo, che aveva loro insegnato a celebrare la festa il primo giorno del Sabato, cioè, di rendere il culto a Dio il primo giorno dopo il Sabato.”

Articolo II. – LA VITA DI CRISTO

Il Talmud insegna che Gesù Cristo era illegittimo e che fu concepito durante il periodo mestruale; che aveva l’anima di Esaù; che era un pazzo, uno stregone, un seduttore; che egli fu crocefisso, sepolto all’inferno e innalzato come un idolo dai suoi seguaci.Articolo III – Gli Insegnamenti di Cristo Il Seduttore e un Idolatra non possono insegnare altro che falsità ed eresie il che era irrazionale e impossibile da osservare.

2 – PRECETTI DEL TALMUD

Articolo I. – SI DEVE FARE DEL MALE AI CRISTIANI

L’ebreo ha l’obbligo di fare del male ai cristiani per quanto egli possa, sia indirettamente – non aiutandolo in nessuna maniera – che direttamente -distruggendo i loro piani e progetti; nè deve salvare il cristiano in pericolo di morte.

I. NON SI DEVE FARE DEL BENE AI CRISTIANI

Nello Zohar (1,25b) si legge: “Coloro che fanno del bene all’Akum … non sorgeranno dai morti.” A volte è permesso fare del bene ai cristiani, ma solo per aiutare Israele, cioè, per amore di pace e per nascondere l’odio nutrito verso di essi. Maimonide nello Hilkhoth Akum (X,6) dice: “È permesso aiutare i gentili bisognosi così come gli ebrei bisognosi, per amore di pace… ” Nello Iore Dea (148,12 Hagah) si legge: “Perciò, se tu entrerai in una città e troverai che vi si celebra una festa, tu potrai fingere di rallegrartene assieme a loro per nascondere il tuo odio. Coloro che tengono alla salvezza della loro anima, comunque, dovranno tenersi lontani da tali celebrazioni. Si dovrebbe far sapere che è cosa odiosa rallegrarsi con loro, se ciò può essere fatto senza incorrere nella loro inimicizia.”

Articolo II – I CRISTIANI DEVONO ESSERE UCCISI

Infine, il Talmud comanda che i cristiani siano uccisi senza pietà. Nell’ Abhodah Zarah (26b) si legge: “Eretici, traditori e apostati devono essere gettati in un pozzo e non devono essere soccorsi.” E nel Choshen Hammischpat (388,10) si legge: “Le spia dovrà essere uccisa, anche ai nostri giorni, dovunque si trovi. Essa può essere uccisa anche prima che confessi. E anche se ammette di aver voluto solo far del male a qualcuno, e se il male che voleva fare non era molto grande, è sufficiente per condannarla a morte. Essa comunque deve essere avvertita di non confessare in questa maniera. Ma se impudentemente essa dice “No, lo confesserò!” allora dovrà essere uccisa, il prima possibile. Se non c’è tempo per avvertirla, non è necessario farlo. Alcuni dicono che un traditore deve essere messo a morte solo quando è impossibile liberarsene mutilandolo, cioè, tagliandogli lingua o strappandogli gli occhi, ma se ciò è possibile non dovrà essere ucciso, dato che egli non è peggiore di altri che ci perseguitano.” E nello Choshen Hamm.di nuovo (388,15) si legge: “Se si può dimostrare che qualcuno ha tradito Israele tre volte, o che ha dato il denaro di israeliti agli Akum, si dovrà trovare il modo, dopo prudente considerazione, di eliminarlo dalla faccia della terra.”

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(1) Rev. I.B. Pranaitis, I segreti della dottrina rabbinica. Cristo e i cristiani nel Talmud, Edizione con testi ebraici a fronte ed una introduzione di Mario De’ Bagni, Roma, Tunmineni, 1939 e succ.ristampe.