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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

7 – MESSAGGIO DELL’APOCALISSE PER LA CHIESA CONTEMPORANEA – CAP.6 (9,14): IL QUINTO E SESTO SIGILLO (*)

Il commento che segue e’ basato sulla catechesi di Don Alessando Minutella (24 aprile 2020).

All’inizio del Capitolo 6 dell’Apocalisse i primi 4 sigilli riassumono l’esistenza umana e la lotta del Bene e del Male. Qui analizziamo il quinto e sesto sigillo che riguardano rispettivamente la giustizia divina e l’arrivo del Giorno del Signore (Yom YHWH) con l’ira dell’agnello (τῆς ὀργῆς τοῦ ἀρνίου).Il quinto sigillo e’ probabilmente il piu’ significativo di tutto il capitolo. Prefigura infatti l’intervento della giustizia divina. Intervento che smentisce le illusioni degli eretici di ogni tempo i quali vaneggiano di una salvezza generalizzata, garantita a tutti gli uomini indipendentemente dalle loro colpe. E farneticano immaginandosi il giorno del giudizio per loro pensando: “Che succedera’ quando saro’ davanti al Signore? Mi abbraccera! Stolti! Infatti, il Signore (“Κύριος”) e l’Agnello (cioe’ sia il Messia Vittorioso che il Messia umile e vittima dei Profeti, l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo) assolve puntualmente i giusti ma punisce e condanna i malvagi!

IL QUINTO SIGILLO

Ecco dunque l’Agnello (ἤνοιξεν), cioe’ il Messia che si sacrifica per noi sulla croce, che si accinge ad aprire il quinto sigillo. Di fronte a noi Dio Padre siede sul trono stringendo nella sua mano destra il resto del rotolo. 9. Quando l’Agnello aprì il quinto sigillo, vidi sotto l’altare le anime di coloro che furono immolati a causa della parola di Dio e della testimonianza che gli avevano resa. L’immagine che vediamo ci ricorda l’altare degli olocausti nel Tempio di Gerusalemme dove al tempo di Gesu’ i sacerdoti leviti immolavano in sacrificio le vittime Pasquali, ovvero gli agnelli. Sotto l’altare, dove scorre il sangue delle vittime, ci sono appunto loro, le vittime. Sono i cristiani che furono immolati per la parola di Dio (“Κύριος”) nella battaglia contro Satana. I quali a gran voce invocano il loro Signore santo e verace (o Despota δεσπότης):10. “Fino a quando, Sovrano (Ἕως πότε, ὁ δεσπότης), tu che sei santo e verace (ὁ ἅγιος καὶ ἀληθινός), non farai giustizia e non vendicherai il nostro sangue sopra gli abitanti della terra?”. Le vittime dell’olocausto sotto l’altare sono decisive. Saranno infatti le loro preghiere, assieme a quelle dei superstiti del Piccolo Resto dei cristiani, che alla fine spingeranno Dio ad agire per punire i loro malvagi persecutori, la Bestia e i suoi seguaci. L’Agnello dice loro di pazientare ancora un poco (ἔτι χρόνον μικρόν). Si tratta di una attesa da interpretare non in senso cronologico ma simbolico, in quanto non si tratta di un tempo preciso ma del raggiungimento di uno scopo ben preciso che Gesu’ stesso ha stabilito.11.Allora venne data a ciascuno di essi una veste candida(καὶ ἐδόθη αὐτοῖς ἑκάστῳ στολὴ λευκή) e fu detto loro di pazientare ancora un poco,(καὶ ἐρρέθη αὐτοῖς ἵνα ἀναπαύσονται ἔτι χρόνον μικρόν) finché fosse completo il numero dei loro compagni di servizio e dei loro fratelli che dovevano essere uccisi come loro. Ma intanto l’Agnello consegna loro in premio gli abiti bianchi della Salvezza! Sono dunque tra i beati, avendo passato la Grande Tribolazione!. La vendetta del Signore verra’ quando sara’ completata la schiera dei loro compagni (la battaglia non e’ ancora terminata!).

IL SESTO SIGILLO

Ed ecco che l’Agnello apre il sesto sigillo. Davanti a noi si apre una scena drammatica e sconvolgente. E’ l’avvento del giorno del Signore (Yom YHWH)! Le forze della natura idolatrate dagli uomini perversi, e che invece l’Agnello con la sua divina sapienza guida a suo piacimento permanentemente, si scatenano sia in cielo che in terra:12 Quando l’Agnello aprì il sesto sigillo, vidi che vi fu un violento terremoto. Il sole divenne nero come sacco di crine, la luna diventò tutta simile al sangue, 13 le stelle del cielo si abbatterono sopra la terra, come quando un fico, sbattuto dalla bufera, lascia cadere i fichi immaturi. 14 Il cielo si ritirò come un volume che si arrotola e tutti i monti e le isole furono smossi dal loro posto. La terra e i cielo sono improvvisamente sconvolti da terremoti e sconvolgimenti cosmici spaventosi. Anche lo stesso sole si spegne! Le stelle si abbattono sulla terra! Tutti gli uomini sulla terra ne sono terrorizzati e corrono a nascondersi nei loro rifugi:15 Allora i re della terra e i grandi, i capitani, i ricchi e i potenti, e infine ogni uomo, schiavo o libero, si nascosero tutti nelle caverne e fra le rupi dei monti.Ora finalmente i malvagi tra gli uomini sanno la punizione che li attende! E invocano invano a protezione le loro divinita’ pagane avendo compreso solo ora l’ira dell’Agnello (ὀργῆς τοῦ ἀρνίου) che loro stessi hanno oltraggiato e offeso!16 e dicevano ai monti e alle rupi: Cadete sopra di noi e nascondeteci dalla faccia di Colui che siede sul trono e dall’ira dell’Agnello, 17perché è venuto il gran giorno della loro ira, e chi vi può resistere? Il Male sulla terra e’ quindi condannato alla distruzione per opera dell’Agnello e della collera di Dio!

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(*) COMMENTI ALL’APOCALISSE DI SAN GIOVANNI

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