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LA RICERCA DELLA VERA FEDE - THE SEARCH OF TRUE FAITH

12 – MESSAGGIO DELL’APOCALISSE PER LA CHIESA CONTEMPORANEA – CAP.9 (13-21): LA SESTA TROMBA E GLI SCORPIONI

di Max Tex (5 giugno 2020)(*)

Prosegue lo sviluppo degli eventi legato alle trombe. La logica e’ sempre quella dell’ammonimento di Dio al fine di ottenere il pentimento degli uomini malvagi.

Satana (la stella cadente) e’ caduto sulla Terra assieme all’anticristo destinato ad insediarsi sul soglio di Pietro. Con se’ trascina tutti i demoni dell’inferno che si vanno diffondendo ovunque spadroneggiando sulla Terra.

Si tratta di scorpioni numerosi come cavallette e con il “volto umano” (e “capelli di donne”) cui viene detto di tormentare per un determinato periodo di tempo gli uomini su tutta la terra!

Ma costoro non includono i veri membri eletti del Popolo di Dio, ovvero i membri del Piccolo Resto guidati dalla BVM in persona, la Vigo Sancta Generalissima!

Chi sono dunque le vittime delle perfide attenzioni degli scorpioni? Sono proprio gli apostati ed eretici che, per interessi venali e di carriera, nonche’ per compiacere e compiacersi delle loro ignobili perversioni, hanno aderito alla falsa chiesa ambientalista, falsamente misericordiosa e pauperista guidata dall’anticristo.

Costoro per cinque mesi, senza avere possibilita’ di scampo, saranno sottoposti alle piu’ atroci sofferenze cui non potranno sfuggire nemmeno cercando la morte. La punizione divina per le loro malvagita’ e’ infatti tremenda.

Ma ciononostante i malvagi non giungeranno mai alla conversione. Proseguono infatti senza deflettere dal loro pertinace rifiuto di ogni minimo pentimento, senza quindi rinunciare alla loro vita corrotta, depravata e senza Dio.

La sesta tromba e’ pertanto la risposta di Dio a costoro, con la manifestazione dell’Ira da parte dell’Agnello (ὀργῆς τοῦ ἀρνίου). Vista l’ostinazione dei malvagi ora il tipo di punizione cambia decisamente. Dopo i tormenti e le sofferenze fisiche, una parte degli uomini malvagi sperimentera’ dunque la morte seguita dalla dannazione eterna!. Secondo Von Balthasar (2) cio’ dimostra “il modo in cui l’uomo ribelle a Dio viene [colpito] nell’innaturalità del suo peccato”-

Quindi non si tratta piu’ di un ulteriore avvertimento ma del durissimo castigo divino che si abbatte direttamente sugli uomini malvagi e perversi. L’Ira dell’Agnello si scatena dunque davvero in tutta la sua forza, pur lasciando tuttavia spazio al possibile pentimento dei sopravvissuti.

La sesta tromba fa seguire eventi che si sviluppano in modo molto piu complesso delle precedenti. L’inizio mostra il sesto angelo che suona la tromba e mette in azione i quattro angeli sterminatori.

13 Il sesto angelo suona la tromba. Allora udii una voce dai lati dell’altare (con 4 corna=Λῦσον )d’oro che si trova dinanzi a Dio.

14E diceva al sesto angelo che aveva la tromba: “Sciogli i quattro angeli incatenati sul gran fiume Eufràte”.

15Furono sciolti i quattro angeli pronti per l’ora, il giorno, il mese e l’anno per sterminare un terzo dell’umanità.

Il sesto angelo da il via ai quattro angeli. Si tratta degli stessi angeli posti ai quattro angoli della terra che (nel capitolo VII) l’angelo Uriele aveva interrotto per poter segnare i servitori del Piccolo Resto dell’Israele di Dio con “il sigillo del Dio vivente”.

Questi angeli sono inizialmente incatenati presso il fiume Eufrate. Sono quindi angeli decaduti e pertanto malvagi.Cosa significa? L’Eufrate segna il confine con il paganesimo rappresentato dalla Mesopotamia e dalle citta’ corrotte di Babilonia e Ninive. Da qui dunque parte la rovina dell’umanita’ portata dai quattro angeli decaduti.Ed ecco improvvisamente che, con un colpo di teatro, cambia la scena. Entra in azione la cosiddetta “cavalleria infernale”. Si tratta di un esercito infernale sterminato.16 Il numero delle truppe di cavalleria era duecento milioni; ne intesi il numero.17Così mi apparvero i cavalli e i cavalieri: questi avevano corazze di fuoco, di giacinto, di zolfo. Le teste dei cavalli erano come le teste dei leoni e dalla loro bocca usciva fuoco, fumo e zolfo.

18Da questo triplice flagello, dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca, fu ucciso un terzo dell’umanità.

19 La potenza dei cavalli infatti sta nella loro bocca e nelle loro code; le loro code sono simili a serpenti, hanno teste e con esse nuociono.

Il compito di questi esseri demoniaci e’ di uccidere un terzo degli uomini. Che non potranno quindi piu’ pentirsi. Non e’ possibile interpretare l’episodio in modo diversoCitando Ugo Vanni (1) “Il demoniaco [ora] si scatena anche tramite un conflitto vero e proprio in cui appaiono cavalli agghiaccianti e spaventosi, con bocche che sputano fuoco e code simili a serpenti velenosi”.

20 Il resto dell’umanità che non perì a causa di questi flagelli, non rinunziò alle opere delle sue mani; non cessò di prestar culto ai demòni e agli idoli d’oro, d’argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono né vedere, né udire, né camminare;

21 non rinunziò nemmeno agli omicidi, né alle stregonerie, né alla fornicazione, né alle ruberie.

Ma gli uomini malvagi non prendono ancora atto della loro condizione di sottomissione ne’ si convertono. I superstiti non imboccheranno la via della conversione rifiutando di abbandonare le regole della Falsa Chiesa atea per la quale i peccati piu’ infami sono considerate azioni giustificate.

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(*) Il commento che segue e’ riferito alla catechesi di Don Alessandro Minutella (5 giugno 2020), con spunti basati sul testo di Ugo Vanni (1) e a quello di Urs Von Balthasar

(2).(1) Ugo Vanni, Apocalisse libro della Rivelazione, Esegesi biblico-teologica e implicazioni pastorali, Ed. Dehoniane Bologna (2019).

(2) von Balthasar, Hans Urs. Il libro dell’Agnello (Italian Edition) (p.7). Jaca Book. Edizione del Kindle (2020).